Si è tenuta, alla presenza del sindaco Alessandro Bozzano, dell’assessore alla cultura, dei membri della minoranza, degli organizzatori dell’evento e di numerosi cittadini, una conferenza sulla propaganda deviata durante il nazismo.
“Ringrazio i presenti senza dimenticare l’amministrazione comunale, Coop Liguria che ha organizzato l’evento e l’esperto che illustrerà tutti i contenuti”, ha dichiarato il presidente dell’ANPI, “ed iniziative come queste, celebrate per ricordare il Giorno della Memoria, servono per ricordare, capire e far conoscere la nostra democrazia”.
Parole simili da parte del primo cittadino :”Saluto gli intervenuti dicendo che il Giorno della Memoria deve farci ricordare le conseguenze tragiche di quel periodo ed il processo di Norimberga è stato, secondo le parole del pubblico ministero, un processo di civiltà. Ogni giorno, ad Auschwitz, veniva ucciso un numero di persone pari alla popolazione di Varazze e voglio ricordare che Hitler si è ispirato a Mussolini per le sue opere portando l’Italia ad essere un esempio da dimenticare. La sala consigliare è intitolata a Lelio Basso, autore dell’articolo 3 della nostra Costituzione, ed il 21 aprile, giorno in cui gli ebrei ricordano la Shoah, metteremo 15 inciampi su Piazza Pallone”.
“Occorre capire fin da piccoli cosa è stato poichè gli ebrei non sono state le uniche vittime ma sono stati uccisi anche oppositori al regime, zingari, omosessuali ed altri”, sottolinea il rappresentante di Coop Liguria, “e mi piace ricordare l’impegno importante dei partigiani alla lotta di liberazione. La Coop promuove in tutta la Liguria eventi di questo tipo in tutta la regione ma occorre che ognuno di noi abbia comportamenti che rispettino il Giorno della Memoria”.
“Sono stato un balilla perchè obbligato e a scuola mi veniva insegnato a voler bene al Duce e a Dio”, afferma il signor Traverso, “e presso il campo sportivo facevo le manifestazioni del sabato fascista senza dimenticare la raccolta, dopo la scuola, del ferro per la patria”.
“Occorre capire come fosse possibile che tutto ciò sia successo”, evidenzia lo studioso Alessandro Chiabra, “e bisogna ricordare che circa 100 anni fa finì la Grande Guerra, evento che in Italia venne vissuto in modo positivo; Germania e Austria, nazioni sconfitte, pagarono un caro prezzo con la svalutazione eccessiva della moneta tanto che le banconote venivano date ai bambini per giocare. La Repubblica di Weimar faceva capo a tutto ciò ma vi era un generale malcontento ed il popolo faticava a procurarsi il cibo; in quel contesto occorrevano decisioni forti e nacque, inizialmente in sordina, il nazismo che all’inizio lavorava bene per quel tempo dando risposte e soluzioni ai problemi imponendo modelli considerati belli per allora. Urlare tutti lo stesso coro unisce e fa dimenticare i problemi ed il nazismo iniziò a creare il mito dell’uomo atletico con un progetto incredibile per i bambini poichè Hitler era circondato da gente furba che svolgeva un’ottima propaganda. La Germania degli anni 20 aveva un tessuto sociale integro e la Gioventù Hitleriana venne creata sulla base dello scoutismo per vendere al meglio un’ideologia. Attraverso il gioco s’insegnava la guerra, imparando dai fascisti italiani, e la cattedra scolastica divenne un altare al nazismo con nuovi programmi e lezioni nelle quali veniva spiegato l’odio. I libri di scienze si rifanno a Lombroso ed i giochi vengono creati sulle cose del momento, tutto propedeutico alla creazione di un esercito. Alla fine del conflitto vengono mandati a combattere i giovanissimi che vengono usati per cercare morti e feriti sotto le macerie. Piano piano si è arrivati a tutto ciò ed occorre una consapevolezza importante”.
“Ringrazio la Coop e l’amministrazione comunale dicendo che la memoria è un importante vaccino contro l’indifferenza”, conclude una consigliera di minoranza.
