Guardando la classifica del Plodio, ultimo con appena sei punti totalizzati, viene da pensare che, quasi sicuramente, i biancoblu l’anno prossimo saranno in Seconda Categoria. A corroborare questa tesi, l’assenza di vittorie: l’ultima, che è anche l’unica, risale all’esordio contro la Baia Alassio. E pensare che domenica scorsa i ragazzi di Brignone erano portati sul 3 a 0 sul difficile campo della Letimbro, salvo poi farsi rimontare con un rete segnata allo scadere dal portiere Bianco. Che beffa!
Fabio, che settimana avete passato dopo il rocambolesco esito del match scorso? Umore sotto i tacchi?
L’umore, bisogna ammetterlo, non era altissimo, ma i ragazzi e l’allenatore devono stare sereni e continuare a crederci. La situazione di domenica e già contro il Don Bosco è una situazione di cui io, e solamente io, sono responsabile. A dicembre quando perdemmo tre giocatori non ebbi la forza e la determinazione per rimpiazzarli e adesso, di fronte a squalifiche e infortuni, la squadra si trova in condizioni precarie. Domenica contro la Letimbro, se avessimo avuto la possibilità di fare dei cambi, molto probabilmente avremmo portato a casa il risultato pieno. C’è rammarico, perché sei minuti abbondanti di recupero, dopo che ne erano stati segnalati quattro, mi sembrano una forzatura. È vero, nel recupero abbiamo effettuato una sostituzione, ma a questi punti si parla di 30 secondi, massimo un minuto in più.
Ma purtroppo questo è il calcio e in questa stagione ogni minimo episodio è a noi avverso. Certamente si poteva gestire meglio il vantaggio del primo tempo, ma bisogna anche dire che la Letimbro si è dimostrata un’ottima squadra, con carattere e con un Cossu che mi ha impressionato. Davvero molto bravo.
Diciamocela tutta. Credi davvero alla salvezza?
Io personalmente ci credo ancora. È vero, sono tanti i punti che ci separano dal Cervo, ma vedo la squadra viva e determinata. Spero che siano dello stesso avviso i miei giocatori. Abbiamo giocatori che l’anno passato hanno vissuto una situazione tragica a Pallare e penso che in loro l’arrendersi non sia contemplato. Hanno sicuramente la voglia di potersi rifare. Mentre quelli che erano già a Plodio l’anno scorso non hanno invece nessuna intenzione di abbandonare senza lottare categoria che si sono faticosamente guadagnati.
Ci sono tutte le intenzioni per lottare fino a quando ci sarà speranza.
Il “caso della settimana”, se così si può definire, ha visto mister Porcella, del Soccer Borghetto, finire del mirino le un presunto saluto romano. Da uomo di sport, cosa ne pensi?
Ho visto la foto: non credo e non ho mai creduto alle coincidenze ancestrali. Tuttavua, penso che sia pieno diritto di mister Porcella avere la possibilità di difendersi.
Si risolverà tutto con le giustificazioni di rito e le scuse ma, a mio avviso, è comunque giusto e doveroso che la Federazione accerti il fatto, soprattutto dopo i tanti impegni presi contro discriminazioni e razzismi.
