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ATTUALITÀ

Covid-19: Fase 2

DI PINO ROSSO

Tempi difficili quelli che stiamo vivendo, “coronavirus” o “Covid 19” ha stravolto la nostra vita, realtà. La socializzazione on line non ci basta, il bisogno fisico animalesco del contatto, contrasta con le esigenze sanitarie. La Fase 2 sarebbe convivenza con il virus, allentando un po’ le regole (attività lavorative), pur senza abolirle tutte, per arrivare lentamente alla fase 3, normalizzazione Dopo timore, ansia, stress, choc iniziale, bisogna reagire, portare la mente che ci governa a cambiare i gesti quotidiani. Non potendo andare in palestra o in campo che fare? Prima reazione di difesa mentale per sminuire, poi obiettivi reali, performance per migliorare e tornare a vincere la gara. Ripartire, dopo la crisi serve la rinascita, nuovi rapporti umani crescere, migliorare. Prima prendersi cura del corpo, smaltire le tossine, cercando di dormire bene per recuperare, tenendo ben conto se trattasi di soggetto allenato, non allenato. Altro punto focale sono i medici. Categoria di professionisti sempre in prima linea, spesso esposti perché sprovvisti degli elementari mezzi di difesa: tute, occhiali, mascherine, troppi infettati da “Covid19”. Non bastano le foto dei deceduti, dei caduti sul campo, nella sede dell’Ordine. Non solo quelli ospedalieri, ma anche quelli di famiglia, che sono la fondamentale barriera contro tutte le malattie ed in particolare questa battaglia. Finita, auspichiamo presto, la pandemia, sarà necessario pensare al problema ripresa, di un paese in ginocchio: finanza, banche (prestiti), industria, commercio, turismo, agricoltura e scuola altrimenti sarà un disastro. Agricoltura in questo periodo dopo la preparazione, arriva la raccolta e non possiamo lasciare che il frutto di tanta fatica a marcire. Utili comunque le verifiche, i controlli, almeno tamponi, a chi è a contatto con il pubblico, in primis il personale sanitario, degenti in case di riposo, ne muoiono troppi. Attenti anche al ritorno del virus, qualcuno profetizza per l’autunno. In Italia, la ripresa dovrà essere a tappe progressive, dobbiamo rivedere le regole del mercato, per aiutare gli operatori, sperando che si riduca la miopia, l’egoismo europeo. Per le scuole come si riparte, quali i scenari,. Le polemiche tra Stato e Regioni, rinfacciandosi le colpe dei ritardi, in primis tra Lombardia e Stato erano per portare la Sanità in Regione o per avere un po’ di spazio sui giornali per una politica che segna il passo. La paura del “Covid 19” rilancia la teoria dello struzzo (testa sotto la sabbia). L’unico paese ad ammettere ritardi è stata la Gran Bretagna. I ragazzi intanto si allontanano dalla Scuola, dai compagni, dall’apprendimento, speriamo nelle esperienze fatte con la didattica a distanza, on line (un conto studiare, altro giocare), ma certamente cambierà la Scuola, anche se la presenza fisica di docenti e compagni non sarà facile cambiarla. I giovani sono il nostro futuro, il nostro capitale umano, aiutiamoli ad uscire indenni da questo momento terribile. Forse auspichiamo che si possa riprendere, magari allungando un po’ (luglio) per fare il punto della situazione e ripartire anche se con un certo debito (problema classi numerose). Gli esami forse si potranno fare ridotti, semplificati con i propri insegnanti ed un Presidente esterno per la maturità e l’abolizione di quello dii terza Media. Auspichiamo a presto una decisione della Commissione Tecnico Scientifica

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