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Alassio, consegnati gli Alassini d’Oro

Sono stati consegnati, durante una cerimonia a porte chiuse, gli Alassini d’Oro, prestigioso riconoscimento che l’Amministrazione Comunale alassina conferisce ai cittadini che maggiormente si sono messi in evidenza nei rispettivi settori di competenza. Il regolamento, recentemente modificato dal Consiglio Comunale, prevede che una particolare commissione, composta da ex Sindaci, raccolte le istanze delle realtà cittadine, esprima un nome e la relativa motivazione. Sempre da regolamento è possibile aggiungere un’onorificenza alla memoria.

L’ALASSINO D’ORO 2020 E’ CONFERITO AD ALBER BACA DETTO ALBI ALBINO per aver dimostrato coraggio, dedizione e abnegazione in occasione dell’inizio della pandemia Covid-19 in Italia, con la tragica situazione di emergenza venutasi a creare ad Alassio e in particolare nel cosiddetto cluster dell’Hotel Bel Sit, presso il quale collabora da diversi anni e dove il suo prodigarsi con premura e senso di solidarietà ha alleviato la delicata situazione degli ospiti in quarantena all’interno della struttura. Con il suo impegno e la sua simpatia rappresenta e simboleggia tutti gli operatori turistici alassini che hanno difeso il nome di Alassio come meta turistica non solo bella e piacevole ma anche accogliente e affidabile.

L’ALASSINO D’ORO ALLA MEMORIA 2020 E’ CONFERITO A DON GIORGIO COLAJACONO Direttore dell’Istituto Don Bosco di Alassio, salesiano di grande valore e umanità, di spessore culturale e religioso, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, simbolo di un’Istituzione che ha diffuso nella nostra città un’importante opera educativa ed istruttiva. Nel 150° della fondazione dell’Istituto, un doveroso riconoscimento al ruolo da esso svolto nella comunità cittadina di educazione religiosa ed etica, di istruzione, di cultura aperta e tollerante, di formazione e trasmissione di valori umani e civili, contro la povertà e l’ignoranza. Don Giorgio, stroncato dalla pandemia, certo sarebbe stato in grado di portare ancora rinnovamento e nuova energia all’Istituto salesiano di Alassio. 

“Questo è stato un anno difficile ed il mio vice, Angelo Galtieri, ha gestito bene la situazione difficile che ha visto una seconda mareggiata e la pandemia di Covid”, dichiara il sindaco Marco Melgrati, “soprattutto perchè qui c’è stato il primo cluster e se i casi sono stati circoscritti è merito di chi si prodigato. In passato l’Alassino d’Oro era assegnato dalla giunta venendo spesso strumentalizzato ed usato per avere consenso ma oggi ha un regolamento ben preciso e la commissione, composta da ex sindaci, analizza le proposte della cittadinanza e delle associazioni che verranno valutate; verrà assegnato un alassino all’anno con la possibilità di uno aggiuntivo alla memoria. Il premio, dato per la prima volta nel 1995 a Roberta Zucchinetti per meriti sportivi, è stato assegnato, negli anni, all’attuale assessore Battaglia ed al fotografo Silvio Fasano, testimone della movida alassina; il premiato di quest’anno ha dimostrato coraggio e dedizione all’inizio della pandemia assistendo i malati di Covid presso l’Hotel Bel Sit, prodigandosi per loro con senso di solidarietà e simboleggia tutti gli operatori del turismo che hanno tenuto alto il nome della città”.

Simile soddisfazione da parte dell’assessore alla Protezione Civile Franca Giannotta :”Ringrazio il premiato per il lavoro svolto e voglio dire che è stato anche un buon collegamento tra l’amministrazione ed i media; Alber è una persona magnifica ed è anche stato una sorta di voce amica per noi e tutti gli ammalati dell’hotel”.

“Ringrazio l’amministrazione, le forze dell’ordine, tutti i sanitari ed i volontari”, afferma Alber, “senza dimenticare i miei colleghi dell’hotel insieme ai quali ho superato quei giorni terribili ed è un onore per me ricevere l’Alassino d’Oro”.

“Il volontariato è molto importante per il nostro Paese”, sottolinea la presidente della Croce Bianca di Alassio, “e sono orgogliosa del fatto che Alber è un nostro volontario. Lui è una persona stupenda, molto matura, presente nella nostra realtà e si merita davvero questo premio”.

“Propongo al governatore Toti ed al Presidente Mattarella di assegnare ad Alber la cittadinanza italiana”, riprende il primo cittadino, “poichè se la merita pienamente. Il secondo alassino assegnato, quello alla memoria, è stato assegnato ad una persona che per me è stato un vero amico, il direttore dell’Istituto Don Bosco Don Giorgio Colajacono morto anche per Covid. 150 anni fa è stato fondato l’istituto dei salesiani che ha tolto molti ragazzi dalla strada e sono convinto che questo riconoscimento non sia solo per Don Giorgio ma per tutti i salesiani, persone di grande umanità con lo sguardo verso il futuro. I salesiani diffondono la loro opera educativa in città riconoscendo l’educazione storica ed etica, trasmettendo valori civili contro la povertà e l’ignoranza; Don Giorgio sarebbe stato in grado di portare ancora nuova energia con una formazione culturale ed umana continua. Io sono un ex alunno dei salesiani e sono orgoglioso di dire che gli spazi vengono concessi anche ai ragazzi che non studiano qui per poter giocare”.

“Ringrazio l’amministrazione a nome mio e di tutto il gruppo”, ricorda il rappresentante dei salesiani, “ed anche se siamo pochi lavoriamo molto bene”.

“Alassio deve molto ai salesiani”, commenta il vicesindaco Angelo Galtieri, “e tutti loro hanno dato molto per la cultura e l’umanità”.

“Ringrazio la commissione ricordando che i salesiani hanno in Alassio radici antiche ma privilegiate”, dichiara l’assessore Fabio Macheda, “ed è stata riesumata la delibera originaria della fondazione dell’istituto trovando ricordi di Alassio negli scritti di Don Bosco. Portiamo avanti la collaborazione tra l’amministrazione ed i salesiani che voglio ringraziare per la collaborazione e la disponibilità delle aule per gli studenti delle scuole che saranno demolite senza dimenticare la convenzione per l’oratorio con il doposcuola per i ragazzi delle scuole pubbliche”.

“Ringrazio gli amministratori e le autorità dicendo che il rapporto fede-amministrazione è molto importante”, conclude il sindaco Melgrati.

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