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ATTUALITÀPOLITICA

La grafica del P.C.I., inaugurata la mostra che celebra i cento anni della nascita del Partito Comunista Italiano

Il 21 gennaio 1921 nacque il Partito Comunista Italiano la cui storia si snoda lungo tutto il secolo scorso; per celebrare la ricorrenza è stata inaugurata, presso Villa Groppallo a Vado Ligure, una mostra che ha in sè la grafica del P.C.I. e tutta la sua evoluzione.

“La grafica è molto importante ed ha in sè l’evoluzione del partito con tessere, manifesti e quadri dell’artista cubano Josef Felix Diaz”, dichiara Giancarlo Berruti, presidente dell’Associazione Cento Fiori, “ma è altrettanto importante l’archivio del partito. Sono stati digitalizzati circa 700 documenti che a breve verranno messi online; nel maggio 2022 si celebrano i 100 anni della nascita di Enrico Berlinguer e chiediamo alla giunta comunale di dedicare uno spazio a questa importante figura. Nel mese di agosto ricorrerà il centesimo anniversario dell’occupazione del comune di Savona da parte dei fascisti ed abbiamo chiesto al sindaco Russo di poter realizzare un convegno ed apporre una targa presso il vecchio comune, situato nell’attuale pinacoteca”.

“Il Partito Comunista era molto importante a Savona ed ora si sta pensando di restaurare il materiale storico per renderlo fruibile a tutti; la figura di Marisa Rodano è molto importante ma mi sento di dire che abbiamo perso il concetto di comunicazione con la Seconda Repubblica e l’entrata in politica di Berlusconi ed i social ci hanno portato dietro al Movimento Cinque Stelle e alla Lega. L’era digitale rende le notizie più veloci ed oggi la comunicazione politica è individuale ed affidata ai profili social dei singoli; al tempo del Partito Comunista erano i leader che davano l’impronta alla comunicazione che era un fatto collettivo. Allo stato attuale la comunicazione segue le opinioni della gente ed i social media manager servono per intuire cosa pensano le persone visto che le opinioni influenzano l’idea; ai tempi del Partito Comunista avveniva invece il contrario. Il progetto di formazione collettiva ha in sè un rapporto con l’arte e la cultura ed il giornale era considerato un importante strumento di identità, un modo di fare proselitismo senza parlare; il giornale trasmetteva il fatto che una persona era comunista e se la persona era apprezzata significava molto. Il percorso di realizzazione della mostra dell’eredità del partito è molto importante poichè si ringrazia la tradizione e la cultura per il servizio dato alla democrazia italiana; il lavoro del Partito Comunista nell’Assemblea Costituente è stato molto importante ma soprattutto bisogna ricordare Togliatti ed il suo ruolo nell’accordo che si fece con Badoglio ed il re coinvolgendo tutte le forze antifasciste. Degno di nota è anche il fatto che è passata la sintesi per l’accordo delle culture democratiche e nel 1947 Togliatti chiese di non fare lo sciopero generale per l’esclusione dal Governo; una particolare attenzione è dettata dall’analisi politica ereditata da Gramsci”, conclude Giovanni Lunardon.

La mostra è visitabile fino al 23 gennaio 2022.

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