Il “modello Genova” adottato per la ricostruzione del ponte Morandi come punto di partenza per l’attuazione del PNRR; è la linea dettata dalla Cisl in occasione del congresso regionale che si è svolto a Genova con la relazione del segretario generale ligure Luca Maestripieri e l’intervento del segretario generale nazionale Luigi Sbarra. Presenti anche il sindaco Marco Bucci ed il presidente Giovanni Toti.
“Esserci per cambiare è il nostro destino ed il nostro dovere è quello di cambiare per noi e per i nostri figli”, dichiara il primo cittadino genovese, “ed ora occorre cambiare urgentemente il clima della guerra per tornare alla pace. La nostra città e la nostra regione sono in una sorta di punto guida delle trasformazioni; il Piano Marshall portò l’Italia a diventare la sesta potenza mondiale mentre ora, grazie al Recovery ed al PNRR, avremo 6 miliardi più 2 per Genova, una cosa mai successa prima. Queste risorse sono importanti per tutti noi e per il futuro della nostra città che può diventare famosa a livello internazionale; a Genova ci sono 23000 nuovi posti di lavoro grazie a fondi che creano sinergia ma servono anche risorse private; con 1 euro investito in infrastrutture ne derivano ben 3 di guadagno. Il lavoro è la priorità numero uno ma serve un buon impiego per tutti affinchè si possa avere un’alta qualità di vita; per avere ciò lavoriamo tutti insieme poichè bisogna essere credibili e vi è necessità di avere un’importante ricaduta economica ed occupazionale”.
Parole simili da parte di Luca Maestripieri, segretario generale ligure Cisl :”La tutela dei soggetti deboli è per noi fondamentale e crediamo sia nella forza del lavoro che nell’articolo 1 della Costituzione; con la guerra in Ucraina stanno emergendo i fantasmi del passato ed in questa vicenda vi è un aggressore ed un aggredito. Noi siamo laici ma ci ispiriamo ai valori della Chiesa e mi sento di dire che è stato fatto poco per la prevenzione dell’aumento dei prezzi; fare polemiche è inutile ma sarebbe una buona cosa fare uno scostamento di bilancio per ridurre le imposte a persone ed aziende. Vi è necessità di rivedere le accise sul carburante senza dimenticare di vigilare le modalità in cui vengono spesi i fondi del PNRR; il sindacato è un baluardo della democrazia che deve essere mantenuto. La pandemia ha fatto emergere le differenze ed abbiamo il 44% in più di poveri rispetto al periodo pre-Covid; quest’anno si vota per le elezioni amministrative di Genova e La Spezia ma la vera incognita sono il Parlamento ed il Governo. E’fondamentale evitare ideologismi ed il sussidio deve aiutare a ripartire e non dev’essere uno strumento di rassegnazione; la sanità privata è importante ma non deve sostituirsi a quella pubblica. Vi è assoluto bisogno di lavorare per la sostenibilità e l’elettrificazione delle banchine è fondamentale ma serve una visione d’insieme; la ricostruzione del ponte ha dimostrato importanti capacità visive e di progettazione”.
“Il Modello Genova è un esempio di efficienza di una città ma soprattutto dell’intera regione”, afferma il presidente Toti, “ed abbiamo colto bene la sfida della Cisl. Le grandi opere sono importanti ma occorre saper cambiare le nostre dinamiche; stiamo vivendo un momento simile a quello del boom economico ma dobbiamo essere all’altezza dei nostri antenati e superare la sfida. Le infrastrutture fisiche sono importanti ma occorre cambiare le dinamiche sociali laddove ce ne sia bisogno”.
“Genova è un modello di unità, concordia e responsabilità e bisogna prendere come esempio quanto fatto con la ricostruzione del ponte; vi è bisogno di valorizzare le attività e fare maggiori investimenti per le infrastrutture creando condizioni forti di intervento per le politiche attive. La vera formazione significa anche stare dentro la fase di transizione ecologica, sociale e demografica portandole dentro quella sociale; bisogna fare di più in Italia ed in Europa e l’Unione Europea deve accompagnare questa fase con un piano di recovery legato all’energia che sostiene i Paesi membri per affrontare l’emergenza. Il Governo deve aprire un confronto su questi temi per alzare la produttività ma la leva fiscale è necessaria per la riduzione delle tasse”, conclude il segretario generale nazionale Luigi Sbarra.
