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CRONACAPONENTE

Incendio al Santa Corona di Pietra Ligure

I sospetti: incidente o gesto deliberato?

Pietra Ligure ha vissuto una notte terribile per l’incendio che ha coinvolto un padiglione dell’Ospedale Santa Corona. I Vigili del Fuoco, subito intervenuti,  hanno provveduto a mettere in sicurezza la palazzina, evacuata interamente ai piani inferiori per evitare inconvenienti connessi al rilevantissimo utilizzo di acqua per domare le fiamme; l’immobile pare non aver riportato danni di importante rilievo strutturale. Il comunicato dell’ Asl n.2  sull’incendio all’Ospedale Santa Corona,così afferma: «Questa notte si è sviluppato un incendio per cause ancora da chiarire nel padiglione chirurgico dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure; secondo le procedure previste, grazie all’intervento dei reperibili e di tutto il personale delle vicinanze che si è reso immediatamente disponibile, i pazienti del chirurgico sono stati spostati in altra sede mentre attualmente sono ancora in corso le operazioni e le verifiche da parte delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco».Ancora non chiara la ricostruzione delle cause dell’incendio.  Il Presidente della Regione, Giovanni Toti, recatosi in mattinata al Santa Corona per un sopralluogo, ha espresso il sospetto che l’origine possa essere dolosa.  Le indagini sono comunque in corso e fonti della Procura propendono invece per una matrice”verosimilmente colposa“.  Nel contempo è stata pubblicata sui “social” una testimonianza sconvolgente: una paziente ha riferito dei momenti di paura vissuti durante l’accaduto ed ha affermato che sarebbe stato proprio uno dei ricoverati nello stesso reparto a provocare l’incendio, avendo  dato fuoco all’ossigeno con un accendino; ne sarebbero originati l’esplosione ed il divampare  del fuoco , a seguito di cui gli operatori in turno hanno trasferito tempestivamnete ottantacinque degenti. Tre sono rimasti intossicati,  due si trovano ora nel reparto di Medicina dell’Ospedale San Paolo di Savona, uno in terapia intensiva nello stesso Santa Corona. L’intervento del personale sanitario presente nell’ospedale e dei reperibili chiamati sul posto è stato efficace e pronto;  e pure otto, fra di loro, hanno manifestato sintomi da intossicazione e sono stati pertanto ricoverati al pronto soccorso e successivamente dimessi con prognosi da uno a tre giorni. Non è ancora possibile sapere se il presunto gesto del paziente chiamato in causa dalla testimone sia stato intenzionale, oppure malaccortamente fatale.

Il Presidente Toti così si è espresso, a seguito del sopralluogo, a commento delle convulse ore per le quali l’ Ospedale di Pietra Ligure è salito alla ribalta : “E’ stato fatto un lavoro straordinario di cui vorrei ringraziare non solo i Vigili del fuoco ma anche tutti il personale sanitario che ha lavorato stanotte insieme alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che sono intervenuti. La sinergia è stata straordinaria, e il fatto che siano state evacuate 85 persone, molte delle quali con serie difficoltà di deambulazione, nel giro di pochissime ore è stato segno di grande efficienza .Anche lo stesso edificio ha risposto straordinariamente alle sollecitazioni delle fiamme, diciamo che la macchina ha funzionato e questo ci tranquillizza“.

Ritornando sulle cause Toti così ancora ha affermato: “Sarà la Magistratura, con le perizie a stabilire le cause. Quel che mi risulta è che tutto sia scaturito da un paziente ricoverato sul posto, dov’è stato rinvenuto un accendino e, considerata la velocità di propagazione delle fiamme pur in un edificio costruito con tutti i dispositivi anticendio necessari, i Vigili del fuoco immaginano vi sia stato un comportamento attivo di un soggetto in tal senso“.

Nel frattempo si pensa al ripristino degli spazi del Santa Corona, di fondamentale importanza, resi inagibili. L’Assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Gainpedrone, e il capo della Protezione Civile regionale, Stefano Vergante, presenti al sopralluogo, valutaranno il ricorso a strutture alternative a quelle della palazzina danneggiata dall’incendio per ospitare gli ambulatori dei codici bianchi che erano di aiuto al pronto soccorso sull’autopresentazione dei pazienti meno gravi, come ad esempio le strutture della colonna mobile di Albenga.

Il personale tecnico di Asl 2 e gli ingegneri strutturisti sono già al lavoro – ha concluso Toti – per tornare a rendere agibili quanto prima gli spazi, comprese le sale operatorio del blocco di ortopedia e traumatologia. Se non vi sarà uno spazio all’interno considerato agevole per vicinanza col pronto soccorso, li allestiremo in strutture della protezione civile, ma credo che nel giro di qualche settimana l’edificio possa essere recuperato alla sua funzione“.

 

Immagine da “Il sussidiario net”

 

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