Pochi giorni ed ecco altro incidente. Grave, ma, per fortuna, senza decessi. Dietro una curva, ecco spuntare un tir, un bestione di 50 tonnellate, che invade la corsia opposta, perché troppo grande per fate regolarmente il raggio. Colpita in pieno un’auto che, dopo un testacoda, finisce la corsa contro un altro furgone che proviene dal senso contrario. Auto distrutta, giovane ferito gravemente. Cari tutori dell’ordine, che con l’installazione degli autovelox, negli unici rettilinei in salita con possibilità di sorpasso, dove credete che limitare la velocità sia l’unica soluzione per ridurre gli incidenti, scusate, ma non siete nel giusto. È obbligatorio non far più percorrere ai mezzi superiori alle 25 tonnellate, il tratto tra Altare e Savona. Esiste l’autostrada. Abbiamo dimostrato più volte che, mantenendo la media dei 50 orari, si guadagnano 15 minuti, in quel tratto, senza tir, senza inquinare, senza incidenti. Io percorro il Cadibona tutti i giorni, in auto, moto o bici, e garantisco che, ad ogni curva negativa, ho timore di trovarmene uno di fronte, ed è già capitato centinaia di volte, senza contare il tempo perso, quando due di loro, i bestioni, si incontrano nella strettoia di inizio località. Chiudiamo la statale a questi mezzi. Il tratto non è zona industriale e non è percorribile alle loro dimensioni. Ne recuperiamo in tempo, in salute, e ne traffico, che a Savona, in corso Ricci, diventa ingestibile e inquinantissimo.
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