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ATTUALITÀECONOMIASAVONA

Cresce l’onda lunga contro il rigassificatore nel porto di Savona-Vado

Se ne è parlato ieri sera alla SMS Serenella di Savona

Ieri sera (venerdì 15) ho partecipato al Convegno “Energia per Chi?” Organizzato, presso i Giardini della Sms Serenella, da varie Associazioni “contro” la improvvida scelta del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e nel silenzio assordante di Istituzioni e Forze politiche savonesi, di collocare la Nave Rigassificatrice Tundra a 2,9 km dalla costa della Riviera delle Palme, nello specchio acqueo antistante la nuova Piattaforma Multipourpose nel Porto integrato di Savona e Vado Ligure.

I Giardini Serenella sembrava ospitassero una serata danzante popolare degli anni ’60 con Mal dei Primitives, gremiti in ogni ordine di posto sia a sedere che in piedi.

Sono arrivato puntuale alle 21, ma era già tutto full, soldout e over booking.

Mi ha salvato solo la gentilezza di una splendida fanciulla savonese che, forse, commossa dalle mie stampelle, mi ha offerto la sua sedia.

Io mi sono subito offerto di ospitarla sulle mie ginocchia, ma, inspiegabilmente, ha preferito declinare la mia offerta.

Non sono più il Ragazzo di una volta, ho riflettuto a voce bassa e Capo chino sul mio block-notes professionale, regalatomi per il compleanno dalla ex Consigliera Comunale di FdI Simona Saccone.

A me (e ne ho fatte tante) di Manifestazioni, Convegni, Dibattiti e Riunioni nelle iniziative di Partito e non, non mi è mai capitato di vedere così tante persone silenziose e attente (uomini, donne tante, giovani tantissimi e diversamente giovani anche con carrozzelle, deambulatori e stampelle).

L’unica analogia quantitativa che riesco a fare, è tornare indietro con il pensiero alle Assemblee di piazzale a Ferrania, Cengio e Bragno nella metà degli anni ’80…anche se va detto, che alla 3M c’erano 1.600 tra operai  impiegati, tecnici e ricercatori e a Cengio e Bragno ballavano 1.750 posti di Lavoro.

Le introduzioni che hanno cadenzato l’iter del Convegno, mi sono parse sagge e rigorose e affatto intrise di integralismo ambientalista, negazionista e perdente.

Socializzazione dello stato dell’arte, stadio delle procedure in progress, prime contestazioni di metodo e di merito.

Consapevolezza di uno scontro assai complicato, in cui si vince o si perde in 200 giorni, ma si vincola il territorio sino al 2048 per altri 22 anni. Cosi è se Vi pare, recitava il Teatro di Pirandello.

Ho ascoltato competenze vere da parte di Donne e Uomini, relatrici e relatori di varia umanità e qualità, ho intravisto una sana passione e ho registrato “critiche scientificamente provate ed anche politiche” finalizzate al merito e per nulla tolleranti le solite osservazioni benaltriste . Chapeau!

Tenere per oltre 3 ore così tanta gente attenta sulle slide show che scorrevano…è stato un miracolo che va riconosciuto apertis verbis agli Organizzatori e ai Comitati spontanei e spintanei.

Il punto di forza? La presenza estesa della società civile savonese a prescindere da ideologie, vincoli e tattiche politiche che ormai lasciano il tempo che trovano.

Davvero preoccupante, invece, l’assenza della Regione, della Provincia (non ho visto- forse per colpa mia – il Presidente Pierangelo Olivieri e…neppure il Sindaco Marco Russo )! Alt! So benissimo che vi erano Assessori delegati….

Ma resto della mia opinione: la qualità del Convegno, dopo la Manifestazione “Teniamoci mano nella mano” di domenica scorsa, per me meritava che il nostro Sindaco si esponesse in prima persona…..Sed unusquisque facit quod volunt et credunt! (Fa un po’ come ti pare), ma io resto della mia opinione e sento il dovere di stigmatizzare la “contumacia” del Sindaco anche mio.

Ciò che ha passato il segno in negativo, “ben oltre le colonne d’Ercole” della tolleranza e del buon senso, è stata la completa, assoluta, totale e strutturale assenza dei Segretari dei Partiti storicamente dati sia di Governo e sia di Opposizione.

Senza voler essere tragico, non trovo similitudine più adatta che richiamare “il fuggi fuggi” dopo l’armistizio nella 2° Guerra Mondiale, ovvero la fuga da Roma del re d’Italia Vittorio Emanuele III di Savoia e del maresciallo d’Italia Pietro Badoglio (  nota anche come fuga di Pescara, fuga di Ortona o fuga di Brindisi).

Non voglio esagerare, ma io ho contezza che l’assenza di ieri, segna la fine dei Partiti Savonesi storicamente dati o, almeno, evidenzia un Vulnus strutturale alla loro credibilità, affidabilità e rappresentanza, ormai  tendente allo zero assoluto.

Sul merito della scelta del Rigassificatore a 2,9 km dalla costa e dell’impatto horribilis sulla salute e sull’ambiente, mi riservo di scriverne next time su L’Eco – Il giornale di Savona appena avrò terminato di studiare le 265 pagine di interesse.

Perché per scrivere o non scrivere a capocchia, bisogna prima informarsi criticamente, studiare duro e metabolizzare.

Dal Vostro Inviato alla Serenella

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