Sarà il primo Puccini diretto dal maestro Fabio Luisi in Italia; il direttore onorario del Teatro Carlo Felice debutterà, insieme al cast, venerdì 19 gennaio, alle 20, con Madama Butterfly, il quarto titolo della Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova con repliche sabato 20 gennaio alle 15, domenica 21 gennaio alle 15, venerdì 26 gennaio alle 20, sabato 27 gennaio alle 20 e domenica 28 gennaio alle 15. Il 2024 si apre dunque con l’omaggio a Puccini nell’anno a lui dedicato in occasione del centenario dalla morte; Madama Butterfly è la sesta opera di Giacomo Puccini. Il compositore si ispirò all’omonima tragedia del drammaturgo David Belasco, alla quale aveva assistito a Londra nel giugno del 1900; il soggetto era particolarmente interessante, ma il processo compositivo durò diversi anni e ciò si deve anche alla approfondita ricerca attorno alla cultura giapponese che il compositore svolse per dipingere con accuratezza personaggi, luoghi e tradizioni insieme ai librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne al Teatro alla Scala nel febbraio del 1904, e fu un insuccesso; oggi è difficile capire quali siano state le ragioni, soprattutto considerando che sin dalla prima ripresa avvenuta qualche mese dopo a Brescia, Madama Butterfly venne immediatamente consacrata come uno dei più grandi capolavori pucciniani.
“Ringrazio il maestro Luisi dicendo che la produzione è bella senza dimenticare l’assessore Corso in rappresentanza del sindaco e l’ingegner Mario Menini che rappresenta la regione presso il consiglio di indirizzo”, dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi, “rammentando che il Municipio IV sta facendo formazione per il nuovo pubblico per questo spettacolo organizzando due autobus per portare le persone a teatro ricordando anche i prossimi due spettacoli, La Bohème ed Il Barbiere di Siviglia. Il teatro persegue la dimensione policentrica fondata sulla qualità dell’esecuzione musicale toccando località di tutta la regione con più di 50 concerti ma anche Piemonte e bassa Toscana; sono stati creati ottimi rapporti con realtà internazionali ricordando che per il prossimo anno abbiamo in progetto di andare negli Stati Uniti per celebrare i 200 anni dell’introduzione dell’opera italiana in quei territori avvenuta il 28 novembre 1825. Questa è un’importante ricorrenza che occorre ricordare”.
Stessa soddisfazione da parte dell’assessore comunale al marketing territoriale Francesca Corso :”Ringrazio chi ha messo in scena quest’opera per il centenario della morte di Puccini; Genova è ricca di teatri e l’Opera del Carlo Felice è unica ma la cosa più bella è il legame con i municipi. La cultura è importante per il turismo e molte persone che vengono da fuori città sono attirate dalle nostre offerte; il teatro e la cultura devono essere accessibili ed iniziative come quella del mini abbonamento e l’accompagnamento delle persone a teatro permettono tutto ciò. Spero che un’iniziativa di questo tipo sia estesa ad altri municipi affinchè tutti possano scoprire un mondo mai visto; tutto ciò raddoppia il valore sociale e la valenza dell’operato delle diverse realtà territoriali”.
“Questa bella offerta è simile al decentramento culturale del passato”, prosegue l’ingegner Mario Menini, presidente dell’Associazione Liguri nel Mondo, “e la Valbisagno ne ha assoluto bisogno. Porgo i miei auguri a tutti coloro che hanno collaborato”.
“Abbiamo un cast importante e ne siamo orgogliosi senza dimenticare il ruolo del Maestro Luisi”, afferma il direttore artistico Pierangelo Conte, “ma questo spettacolo è un omaggio a Puccini. La rappresentazione andata in scena poco tempo fa, Edith, è stato un ricordo ante litteram al famoso compositore poichè Maurizio Fabrizio attinge da lui; proponiamo titoli di repertorio e altri meno frequentati ricordando la tournée dell’autunno 2024 e le due recite del 9 e 10 febbraio a Muscat. Il ritorno di Luisi merita tutta la nostra attenzione senza dimenticare che Puccini era apprezzato dai suoi contemporanei sviluppando il linguaggio musicale europeo”.
“Sono contento di essere nuovamente a Genova anche se Puccini è impegnativo”, sottolinea il Maestro Fabio Luisi, “ma nonostante tutto è fonte di gioia e sorprese ed ogni opera ha in sè l’ispirazione sia musicale che teatrale. Ogni frase ha un corrispondente drammatico e l’orchestra parla e dice cosa succede sulla scena e nell’anima dei protagonisti; l’opera è incentrata su un personaggio e racconta la storia di una bambina in un mondo estraneo che non sopporta la situazione che sta vivendo. Puccini ha lavorato anni a questa opera e subito non ha avuto successo creando la rivista a più riprese; qui verrà rappresentata la quinta o sesta versione che riprende alcune parti di quella originale. Rispettiamo la volontà del compositore ed il suo lavoro di cesello ricordando che la versione originale è interessante ma è altrettanto importante capire perchè è cambiata; la critica sociale resta e questa sarà la prima opera di Puccini che dirigo in Italia”.
“Abbiamo acquistato per una cifra simbolica l’allestimento da La Scala di Milano poichè rischiava di andare al macero; la collaborazione con Milano è importante tanto che abbiamo lavorato insieme per quattro spettacoli. Il legame con la comunità è necessario affinchè tra i giovani possa svilupparsi l’identità nazionale; ringrazio Iren per il progetto che permette di portare i giovani a teatro che sono ben preparati ricordando che il 40% del nostro pubblico è composto dai ragazzi. La cultura deve essere accessibile a tutti visto che migliora la società; ringrazio i presenti e spero che venga molta gente”, conclude il Sovrintendente Orazi.
