E’ riduttivo definire riuscita la presentazione, a cura della libreria Ubik, dell’ultimo libro di Luca Pappagallo, La nostra cucina di casa:oltre 100 golose ricette per riscoprire il gusto italiano di mettersi a tavola. La serata di ieri, iniziata alle 18 in Sala Rossa e continuata, per alcuni, con la cena esclusiva al Ristorante Pescheria degli Artisti di Albissola Marina, si è rivelata, infatti, un autentico successo, successo non casuale, ma basato sul seguito e sull’affezione che il “cuciniere”, così l’autore ama definirsi, ha negli anni saputo consolidare con la sua intensa attività sul web e in televisione, e poi attraverso i libri. Egli ha così fatto riscoprire e apprezzare le tradizioni familiari di una cucina, in generale definita italiana, ma in realtà, come da lui messo in evidenza, composta da preziose variazioni regionali, da cui la sua impareggiabile ricchezza.
Si è cominciato dalla prestigiosa Sala Rossa del Comune – piena zeppa al punto che molti hanno dovuto assistere all’evento in piedi – ieri trasformata, e questo è stato un autentico coup de théatre, in una cucina estemporanea, dove Pappagallo ha preparato la Pasta alla buttera, una delle specialità della sua regione, la Toscana, interloquendo con il pubblico, spiegando con semplicità, simpatia, talvolta umorismo, non solo il procedimento del gustoso piatto, ma anche il senso e il valore dei vari ingredienti, fra cui le salsicce di maiale e cinghiale . Egli non ha neppure nascosto, aspetto ben chiaro a chi lo segue sul web e in televisione, la golosità e il desiderio di assaggiare da cui è preso mentre cucina, sensazioni che riesce a trasmettere molto bene. Mentre nella sala si diffondeva un invitante profumo, il giornalista Claudio Porchia interveniva con i suoi sempre piacevoli e dotti racconti sul cibo e poneva domande al cuciniere, che poi serviva personalmente agli intervenuti un piccolo assaggio di quanto preparato.
La seconda parte della serata si è svolta alla Pescheria degli Artisti di Albissola Marina, locale rinomato per la sua cucina e molto speciale per l’arte ceramica che circonda i commensali. Anche qui la cena riservata e su prenotazione, in compagnia di Luca Pappagallo e Claudio Porchia, con il consigliere Lara Dellepiane in rappresentanza del Comune, ha fatto l’en plein . Il padrone di casa e chef Mauro Granone aveva ideato un menu davvero speciale, nello spirito del libro di Pappagallo, basato su specialità locali e prodotti stagionali, come la zucca di Rocchetta di Cengio e il tartufo di Millesimo, due fra gli ingredienti di un delizioso risotto. Anche lui, prendendo la parola fra una portata e l’altra (l’antipasto, tipicamente ligure, comprendeva brandacujun in una versione d’autore dello stesso Granone, frittella di baccalà, acciuga ripiena), ha sostenuto che la ricchezza della cucina autentica e senza troppi fronzoli, si basa sull’esperienza di famiglia. Le particolari trofie, a base di farina di castagne ma, come egli ha poi spiegato, con aggiunta di patate, e servite con pesto arricchito, sono infatti una ricetta appresa in casa, dalla sapienza ed esperienza di nonna e mamma. Se già il crumble di amaretti conferiva un particolare sapore al risotto, la specialità di Sassello è stata, insieme al chinotto di Savona, l’ingrediente dei deliziosi semifreddi che, accompagnati in bel contrasto da una calda frittella di zucca, hanno concluso una cena davvero da ricordare.
Cena da ricordare anche per l’atmosfera vivace, creatasi per i racconti di Claudio Porchia , che ha dato sapienti spiegazioni sulla cucina ligure, e di Luca Pappagallo, grazie al quale gl’intervenuti hanno scoperto, fra l’altro, il metodo di lavoro della sua squadra, in parte familiare, nel bucolico luogo in cui vive sul Monte Amiata. Si tratta di un lavoro che, oltre alle seguitissime trasmissioni, produce anche i libri, sempre di grande successo, dove le ricette che presentano con semplicità e chiarezza piatti, talvolta un po’ dimenticati, non solo tipicamente toscani, ma dell’Italia intera, sono accompagnate da brevi, interessanti introduzioni, in cui lo scrittore si rivela e aiuta a comprendere quanto accade nella sua cucina. A movimentare ulteriormente la serata sono stati, poi, i vivaci interventi di alcuni ospiti, appassionati di buon cibo, ma anche professionisti della cucina, giunti un po’ da tutta la Liguria, a cui sia Porchia sia Pappagallo hanno saputo rispondere con simpatia e bravura.
Claudia Sugliano
Le fotografie sono di Vincenzo Pinto
