Chissà quante volte vi sarà capitato di sentire parlare o di leggere su qualche etichetta il termine “oligoelementi” o la dicitura “minerali presenti in tracce”… Vi siete mai chiesti cosa siano esattamente tali sostanze e quale possa essere la loro utilità per il corretto funzionamento dell’organismo? E se vi dicessi che l’integrazione di questi oligoelementi rappresenta uno degli ‘strumenti d’azione’ di un Naturopata? Bene, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire insieme di cosa stiamo parlando: gli oligoelementi, dal greco “oligos” poco, sono minerali “presenti in tracce” nel nostro organismo, ossia in media in una concentrazione inferiore allo 0,01% del peso corporeo. Alcuni di essi si definiscono ”essenziali” e fungono da veri e propri catalizzatori di numerose reazioni fisiologiche al punto che la loro carenza ne può compromettere il corretto svolgimento; il fatto che non vengano sintetizzati dal nostro organismo porta con sé l’esigenza di una implementazione che, nel caso una corretta alimentazione non sia sufficiente, può avvenire attraverso l’assunzione di specifici integratori naturali.
L’integrazione degli oligoelementi si deve in primis agli studi del dottor Jaques Menetrier, considerato appunto il fondatore dell’Oligoterapia; negli anni ’30 del secolo scorso egli si dedicò a sviluppare in modo organico la “terapia catalitica” fondata a partire dalle basi della cosiddetta Medicina Funzionale.
Il Dottor Menetrier, partendo dal presupposto che taluni disordini nella fisiologia umana, legati a predisposizioni individuali, fisiologiche o psicologiche e a fattori esogeni, possano essere reversibili, si occupò di approfondire gli studi di alcuni suoi predecessori. Nonostante molti specialisti dell’epoca ritenessero gli oligoelementi delle “impurità” dell’organismo, Menetrier proseguì le sue ricerche. Fu particolarmente ispirato dall’opera del farmacologo e biochimico Gabriel Bertrand, il quale, alla fine del XIX secolo, scoprì l’effetto catalitico di alcuni minerali: tali sostanze avrebbero agito da catalizzatori enzimatici svolgendo una funzione fondamentale per la vita, sia a livello animale che a livello vegetale. Approfondendo tali ricerche, il Dottor Menetrier utilizzò il termine “oligoelementi” per indicare le sostanze minerali la cui infinitesimale presenza nell’organismo ne avrebbe garantito il corretto funzionamento; la carenza di essi sarebbe stata alla base di uno squilibrio e dunque della malattia. Il concetto di omeostasi, ossia di perfetto equilibrio dell’organismo, sarebbe collegato anche alla corretta distribuzione di questi “elementi presenti in tracce” e nel contempo la reversibilità della malattia risiederebbe nella possibilità di integrare gli oligoelementi carenti prima che il deficit di essi diventi irreversibile.
Ad oggi sappiamo che lo stile di vita moderno espone l’organismo ad una grande quantità di sostanze cosiddette “chelanti”, ossia degli inquinanti (come lo smog, i pesticidi, il fumo, i farmaci) che legandosi agli oligoelementi naturalmente integrati attraverso l’alimentazione, li sottraggono alla loro funzione di catalizzatori rallentando i processi metabolici.
In quest’ottica, l’assunzione di integratori alimentari a base di oligoelementi diventa importante proprio in virtù dell’azione “dechelatrice” svolta dai minerali presenti al loro interno: la loro funzione sarebbe quella di riattivare i processi enzimatici attraverso la liberazione delle sostanze introdotte con l’alimentazione ma che vengono “sequestrate” dalle molecole inquinanti. Possiamo dunque dire che gli integratori a base di oligoelementi lavorano all’interno della cellula e sono altamente biodisponibili a livello degli scambi funzionali che quivi avvengono; in poche parole, la loro integrazione rende ottimale il funzionamento dell’organismo e può aiutare a risolvere problematiche di salute di entità limitata!
Gli oligoelementi sono commercializzati sotto forma liquida, in gocce o in fialette monodose, e la loro assunzione può essere quotidiana oppure avvenire a giorni alterni; spetta sempre al professionista che li consiglia indicare le modalità di utilizzo più adatte alle esigenze del Cliente: il mio consiglio è quello di non affidarsi mai ‘all’autogestione’. Vi ricordo come sempre che gli integratori alimentari richiedono un parere qualificato prima di essere assunti, per cui affidatevi sempre a dei professionisti e se vi servisse una Naturopata non esitate a contattarmi!
Un caro saluto al naturale.
Cristinacavallero.nat@gmail.com
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