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POLITICA

Alfonso Pecoraro Scanio: Il Pilastro dell’Ambientalismo Italiano che Rifiuta di Svanire

Dalla militanza radicale ai Verdi, fino al sostegno ai Cinque Stelle, Pecoraro Scanio continua a essere un protagonista della scena politica italiana, nonostante il tempo e le polemiche.

L’ex ministro dell’Ambiente, con un passato da avvocato e leader dei Verdi, non ha mai abbandonato la sua lotta per l’ecologia, anche quando le luci della ribalta politica si sono affievolite.


Da Radicali ai Verdi: L’Ascesa di Pecoraro Scanio
Alfonso Pecoraro Scanio, nato a Salerno il 13 marzo 1959, rappresenta una delle figure più iconiche dell’ambientalismo italiano. Dopo una formazione nei movimenti radicali, fondò l’Associazione Salernitana del Partito Radicale e nel 1979 divenne presidente del Consiglio Federale campano. Nel 1985, il suo impegno nei Verdi lo portò a essere eletto consigliere comunale a Salerno, iniziando una carriera che lo avrebbe visto protagonista in varie battaglie per l’ambiente. Il suo approccio radicale e determinato lo rese un punto di riferimento per chi cercava una nuova politica ecologista.

 Il Vertice del Potere: Da Parlamentare a Ministro
L’ingresso di Pecoraro Scanio in Parlamento avvenne nel 1992, eletto con la Federazione dei Verdi. La sua esposizione mediatica non si limitava ai palchi politici: partecipò a trasmissioni di intrattenimento, conquistando il pubblico e dimostrando una versatilità rara tra i politici. Questo presenzialismo contribuì alla sua nomina a ministro delle Politiche agricole nel 2000 e poi, nel 2006, a ministro dell’Ambiente. Tuttavia, il suo mandato fu segnato da critiche, soprattutto per la gestione dei rifiuti in Campania, che ne minarono la popolarità. Nonostante ciò, rimane uno dei simboli più rappresentativi dell’ambientalismo italiano.

 L’Ombra Lunga del Vitalizio
Nel 2011, a soli 52 anni, Pecoraro Scanio divenne uno dei più giovani politici italiani a beneficiare di un vitalizio. Ricevendo 5.802 euro netti al mese, il suo ritiro dalla scena politica attiva sembrava definitivo. Ma l’ex ministro non si fermò: con quel sostegno economico, continuò a viaggiare e a mantenere viva la sua presenza pubblica, cercando l’occasione giusta per un rientro in politica. La questione dei vitalizi è rimasta controversa, ma per Pecoraro Scanio, rappresentò solo un’altra fase del suo impegno, permettendogli di dedicarsi ad altre battaglie fuori dalle istituzioni parlamentari.

Un Pioniere nei Diritti Civili
Nel 2000, Pecoraro Scanio fece una dichiarazione che scosse la politica italiana: fu il primo politico di rilievo a dichiararsi bisessuale. In un’intervista del 2015 a Il Giornale, rifletté su quel momento, ricordando come la sua confessione non avesse avuto l’impatto sperato sui diritti civili. Quella rivelazione, nata durante un’intervista telefonica mentre si trovava in Portogallo, rimane una delle sue eredità più significative, segnando un punto di svolta nella sua carriera. Questo episodio dimostrò ancora una volta la sua volontà di rompere tabù e affrontare temi scomodi con coraggio.

 Un Legame Radicato con i Cinque Stelle
Dopo il ritiro dalla politica attiva, Pecoraro Scanio ha mantenuto un legame stretto con il Movimento Cinque Stelle. L’ex ministro ha sostenuto apertamente Virginia Raggi e Giuseppe Conte, promuovendo la lista “Cultura e Innovazione Roma Ecologista” alle comunali del 2021. Sebbene il risultato elettorale sia stato deludente, il suo sostegno al Movimento rimane solido. Spesso invitato sul blog di Beppe Grillo per discutere di questioni ambientali, il suo nome circolava ancora in ambito politico, con voci che lo davano possibile candidato alle ultime elezioni europee con i Cinque Stelle.

 Il Ruolo di Promotore e Comunicatore
Oggi, Alfonso Pecoraro Scanio è presidente della Fondazione Univerde e promotore della rete Ecodigital, continuando a mantenere viva la sua presenza nel dibattito pubblico. Nonostante il passare degli anni, la sua strategia comunicativa, basata su interventi frequenti sui media, articoli e post sui social, non ha smesso di attirare l’attenzione. Tuttavia, la sua costante presenza potrebbe apparire come un tentativo di mantenere un ruolo di rilievo, anche quando il peso effettivo delle sue dichiarazioni sembra ridotto. La sua capacità di adattarsi alle nuove dinamiche della comunicazione politica è indubbia.

 La Comunicazione: Un’Arma a Doppio Taglio
Recentemente, le dichiarazioni di Pecoraro Scanio su vari temi ambientali e culturali hanno suscitato reazioni contrastanti. Ha parlato del “turismo delle radici” e delle emergenze climatiche, ma le sue parole sono state talvolta percepite come allarmistiche o prive di piani concreti. La richiesta di misure straordinarie per affrontare problemi ambientali ha rafforzato l’impressione di un presenzialismo che copre troppo e rischia di sembrare superficiale. Pur toccando temi importanti, la sua comunicazione può apparire disorganica, rischiando di minare la sua credibilità in un contesto politico sempre più complesso.

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