Per Amiu si prevede una crescita a livello di personale di circa 300 unità, numeri che consentirebbero all’azienda di raggiungere e scavalcare quota duemila occupati ricordando che attualmente i lavoratori sono 1.800; è prevista anche una espansione a livello di impianti, dell’organizzazione del lavoro, di ammodernamento del parco mezzi. La nuova legge regionale sul ciclo dei rifiuti, che dovrà essere approvata il prossimo autunno, insieme agli investimenti legati ai fondi del Pnrr, circa 90 milioni di euro dedicati al settore dell’igiene ambientale, produrrà crescita e sviluppo per l’azienda nel prossimo futuro; l’espansione territoriale di Amiu nel genovesato porterà a un incremento occupazionale grazie all’assorbimento in azienda di personale proveniente da cooperative e soggetti diversi presenti oggi sul territorio. Ai lavoratori che subentreranno verrà garantita stabilità occupazionale, applicazione contrattuale e standard di sicurezza sul lavoro; recentemente è stato rinnovato il contratto di settore dei servizi ambientali per il triennio 2022/2024. Attraverso gli investimenti legati ai fondi del Pnrr saranno realizzati nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, ammodernamento e potenziamento di quelli esistenti tra cui Dufour, fondamentale per il trattamento dell’umido, e quello del multimateriale di Sardorella; prevista la creazione di nuove isole ecologiche in città, tra cui quella del quartiere del Lagaccio, per aumentare la differenziata innalzando qualità e capillarità del servizio ai cittadini, la rivisitazione delle Ut (unità territoriali) già presenti e l’ammodernamento del parco mezzi con l’integrazione di mezzi elettrici per un minore impatto inquinante e 30 nuovi porter verranno destinati al centro città, in particolare al centro storico.
“Nel 2017 Amiu stava per essere ceduta ad Iren mentre ora ha un capitale totalmente pubblico, fa investimenti, lavora fuori Genova, ha un contratto di servizio di 15 anni ed ottiene prestiti dalle banche dimostrando di essere affidabile”, dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci, “ed il rifiuto, visto come un problema, deve essere una fonte di profitto ed una possibilità. Abbiamo progetti importanti per il biodigestore e la percezione delle persone è diversa dalla realtà; la città è dei cittadini ed occorre far cambiare impressione alla collettività. Amiu deve diventare una realtà a livello nazionale ma è necessario ottimizzare il sistema; sono stati effettuati investimenti per 60 milioni che trasformano i rifiuti in energia e realizziamo impianti a Scarpino”.
Parole simili da parte di Pietro Pongiglione, presidente Amiu :”Sono le persone che fanno la differenza; abbiamo passato un periodo difficile a causa della pandemia ma ne siamo usciti bene. Tutto il nostro personale ha lavorato al massimo, è stato tutelato e di conseguenza abbiamo avuto pochi contagi; la gestione dei rifiuti non deve essere settoriale e le risorse del PNRR devono essere sfruttate al massimo. La nostra azienda è legata ai territori fuori Genova e quando sono arrivato era appena scoppiata la pandemia ma l’emergenza è stata gestita al meglio; vogliamo crescere ed è fondamentale guardarsi intorno. Il mondo è difficile ed Amiu è stretta tra le esigenze ambientali e l’adeguamento tecnologico anche se siamo in corsa; il PNRR è fondamentale per il nostro futuro dal punto di vista tecnologico ed il personale che ha lavorato durante la pandemia saprà gestire il futuro. La chiusura del ciclo dei rifiuti è importante ed è necessario avere impianti che permettono operazioni di questo tipo; tutto ciò permette un risparmio sia economico che a livello ambientale”.
“Nel 2017 abbiamo passato giorni difficili ed il 23 ottobre 2014 è una data storica perchè ha chiuso la discarica di Scarpino”, afferma Umberto Zane, coordinatore regionale igiene ambientale Fit Cisl Liguria, “ricordando che cinque anni fa l’azienda era sull’orlo del fallimento e la decrescita felice non porta sviluppo. L’amministrazione comunale ha fatto rinascere questa realtà che ora opera in 33 comuni, è in crescita, la percentuale di differenziata è in aumento nelle realtà in cui è presente, è solida e può puntare al mercato regionale; ringrazio il sindaco Bucci per cosa ha fatto ma nonostante tutto l’azienda è un pò indietro per quanto riguarda gli impianti ma grazie al PNRR possiamo adeguarci. Con impianti moderni avremo una tari più bassa e siamo contenti del fatto che sia stata scongiurata l’acquisizione da parte di Iren; il sindaco Bucci ha promesso che avrebbe rilanciato Amiu e così è stato. Vi è un contratto di servizio fino al 2035, l’azienda è in crescita ed abbiamo un sistema di raccolta innovativo con campane moderne”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato”, sottolinea Raffaele Lupia, segretario generale aggiunto Fit Cisl Liguria, “senza dimenticare che l’evento di oggi è fondamentale per guardare al futuro ed allo sviluppo dell’azienda. E’necessario avere impianti moderni ma non si può fare nulla senza l’appoggio politico”.
“Nel 2017 Amiu era sull’orlo del fallimento ma ora è un’azienda sana che ha allargato il suo perimetro di azione gestendo la raccolta dei rifiuti in oltre 30 comuni; nel 2023 avremo un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti che permetterà di ridurre i costi. Questa realtà ha circa 1800 dipendenti ed il comune è centrale alla società ed al servizio; tutto ciò è fondamentale per avere un servizio di qualità”, conclude l’assessore all’ambiente del comune di Genova Matteo Campora.
