BALLIAMO SUL MONDO! Un musical ma anche una proposta di vita, firmata Chiara Noschese con le musiche del Liga

Cosa fai un mercoledì sera di Ottobre? Prendi e vai a Milano al “Teatro Nazionale Che banca” perché c’è il musical tutto italiano firmato Ligabue. Avete capito bene, dal 26 settembre e fino al 27 ottobre, il teatro ospiterà questo nuovo musical, neo nato dalla capacità registica e direttiva della brava Chiara Noschese con le musiche e il contributo al testo del Luciano nazionale, proprio lui, Ligabue! La trama racconta l’alba del 2° millennio vista da un gruppo di giovani di provincia che si ritrovano al Bar Mario. E’ capodanno, e ciascuno custodisce progetti, desideri, paure e speranze per il futuro. Lo scenario si apre con personaggi (13 in tutto) che man mano riempiono il palco. Una recitazione in contemporanea dove nessuno è protagonista e ciascuno ha qualcosa da esprimere, da dire. Realtà diverse, così come i caratteri e le situazioni. La Noschese punta alla personalizzazione dei personaggi anche nei particolari, i vestiti, le fisicità diverse, costruendo su ciascuno di loro una storia che si intreccia con quella degli altri. Un gioco registico e di direzione mica semplice, legato, fin dall’inizio, dall’entusiasmo con cui dipinge un’epoca generazionale di qualche anno fa, il fiorire di una gioventù che non sa ancora dove sta andando e il tutto con il sottofondo (che a un certo punto, ve lo garantisco, non è più sottofondo ma coinvolgimento!) delle canzoni che legano la storia e più volte ti fanno battere le mani e, alla fine, alzare in piedi, cantando a squarciagola! Nel secondo atto, poi, ritroviamo lo stesso bar, a Capodanno, ma 10 anni dopo…e qualcosa, e qualcuno, è inevitabilmente cambiato. Non vi sono effetti scenici o cambi di scenografie, vige la semplicità “degli anni che furono”, del ricordo, per i nostalgici come me, c’è l’accoratezza nel cantare le canzoni in gruppo, tutti insieme! Siamo abituati ad ascoltare un Ligabue “monocorda”, sempre da solo ad eseguire i suoi pezzi, e devo dire, da parte mia, la titubanza c’era nel pensare a come sarebbe stato ascoltare le canzoni del cd che ho sempre in macchina in una versione così diversa. Bè…che ve lo dico a fare….Un trionfo! Vi sono nel cast grandi voci, alcune davvero che si distinguono, sopra le righe, gli strumenti suonati dal vivo e la storia che snocciolandosi, tra il primo ed il secondo atto fa molto pensare….Ai desideri lasciati chiusi nei cassetti, alle speranze di lontane gioventù, alla vita di tutti i giorni, all’amore, che ci insegue e talvolta ci mette tempo prima di sbocciare. Io poi, personalmente, ho anche avuto l’onore di assistervi accompagnata da Diego, sosia vocale del Liga, cantante de “I Fandango”, band Valbormidese composta anche da Pier Colla, Domenico Gabbani, Leano Torello e Roberto Cecchin che vanta 16 anni di storia nel portare fedelmente in giro le sue canzoni! E’ stato come accarezzare un sogno da vicino, dove la musica ed il teatro, miei grandi amori da una vita, mi stessero regalando qualcosa in quell’istante, attraverso lo spettacolo che stavo guardando….e credo sia stato lo stesso per il mio vicino, alla mia destra, un arzillo 70enne, che nel finale, insieme alla platea intera non ha esitato ad alzarsi, scatenato, per battere le mani e cantare sulle note di “urlando contro il cielo” mentre lo spettacolo volgeva al termine e 2 h sembravano essere volate in 15 minuti. Consiglio di andarlo a vedere, per gli amanti del genere, per i nostalgici anni ’90, per chi ha voglia di una parentesi di gioia e spensieratezza; non mancano i momenti commoventi, ma si ride, si canta, si battono le mani a tempo. Una nota di merito, infine, all’attore Bob Messini, noto sia al cinema che in tv, che nella parte di Mario incalza a pennello lui, il Mario delle canzoni che ci siamo sempre immaginati!  Prossime date: fino al 27 ottobre a Milano, 7 /8 Dicembre Bologna, Teatro Europauditorium, 14 Dicembre Bergamo, Creberg teatro e 21/22 dicembre Firenze, al teatro Verdi.