Ritornano in vendita, dopo i tentativi non riusciti dello scorso anno, le proprietà immobiliari della Scavo-Ter, la società della famiglia Fotia dichiarata fallita nell’aprile del 2016 dal Tribunale di Savona. A raccogliere le offerte (il termine è fissato per il prossimo 25 giugno) è il curatore fallimentare, Stefania Chiaruttini, dello studio Chiaruttini & Associati di Milano: si tratta di un capannone per insediamento artigianale a Parco Doria, un deposito a Bossarino, un terreno a San Genesio e un posto barca da 18 metri di lunghezza nell’approdo nautico di Porto Maurizio.
La vendita avviene per lotti distinti e le richieste poste a base di gara risultano drasticamente ridotte rispetto allo scorso anno. Il lotto più rilevante per importo riguarda il capannone ricavato nell’ambito degli insediamenti di Parco Doria (nella foto), tra via Braja e via Stalingrado: costruito 10 anni fa,1.200 metri quadrati, è stato valutato dal tecnico incaricato, Emmanuele Auxilia, oltre 1,3 milioni, anche se l’importo base è ora fissato in 709 mila euro (1 milione 182 mila euro nelle aste precedenti).
Il secondo lotto riguarda il deposito artigianale di via Tommaseo, nella zona di Bossarino, a Vado Ligure, stimato in 36.500 euro (circa 61 mila nel 2017) a fronte di una superficie di 280 metri quadrati. Terzo lotto, il terreno agricolo di circa 400 metri quadrati ai margini di via Montegrappa, un po’ oltre la frazione San Genesio di Vado Ligure: 15.300 euro di valutazione (da 25.500). Infine il posto barca a Porto Maurizio: 18 metri di lunghezza per 6 metri di larghezza utilizzabile, pari a 102 metri quadrati di specchio d’acqua e in concessione cinquantennale: è in vendita per 63.500 euro (105.730 euro nelle aste dello scorso anno).
