Grande partecipazione al convegno organizzato da Uil Liguria avente come tema la fusione tra Banca Carige e BPER; il sindacato UILCA ha come obiettivo principale quello di ottenere le migliori condizioni per tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Carige, senza dimenticare nessuno.
“L’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro è importante ma serve attrarre investimenti e professionalità che possano occupare i posti di lavoro”, dichiara Mario Mascia, assessore allo sviluppo economico del comune di Genova, “ed è fondamentale identificare i flussi di persone presenti in città. Uno dei miei doveri come assessore è quello di migliorare la città”.
Stessa soddisfazione da parte di Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria :”Carige è una banca del territorio e la nostra regione è spalmata su una terra stretta e lunga; le banche hanno un importante ruolo sociale e BPER è una grande banca. Se Carige sarà legata ad una realtà così importante le cose non potranno che andare meglio ed il sindacato sarà sempre presente”.
“Stiamo attraversando tempi difficili e la collaborazione con BPER è importante”, afferma il presidente della regione Giovanni Toti, “ma voglio ricordare che i sindacati stanno vivendo un momento complesso però ne escono bene. Carige non fa mai venire meno la fiducia verso il territorio ed oggi si realizzano le condizioni della Banca Centrale Europea; la banca sta iniziando un importante percorso ma voglio ricordare che Monte Paschi ha una situazione diversa e la capacità di credito è fondamentale”.
“Questa operazione è importante per il futuro dei lavoratori Carige ed i nodi sono presenti nell’applicazione dell’operazione nella situazione di BPER che vede un’aggregazione di realtà diverse come Unipol, parte di Ubi e Carige”, sottolinea Fulvio Furlan, segretario generale nazionale Uilca, “ma la storia deve essere rispettata. Carige non è un problema ma un’opportunità ed è necessario mettere a terra tutto tra cui i problemi di aggregazione per i diritti, le norme, l’applicazione dei contratti e gli accordi tra le diverse aziende; ci preoccupa molto la chiusura degli sportelli ma è un problema generale delle banche. L’esternalizzazione ci preoccupa e se deve esserci non deve essere del settore ed i contratti devono restare del credito; la cosa fondamentale è la tutela dei lavoratori”.
“Sono contento di essere qui e voglio dire che l’operazione è fatta per gli interessi di BPER e Carige; stiamo lavorando per mettere insieme il tutto alla fine dell’anno. Ci saranno solamente cose buone dalla nuova Carige che ha una connotazione forte sul territorio anche se la clientela con grandi capitali è andata altrove; la nuova banca sarà una realtà solida e vogliamo portare a casa i clienti che ci hanno lasciati. Rispettiamo i piani Carige per l’occupazione anche se gli sportelli sono legati all’anti-trust ed alcuni accorpamenti degli sportelli saranno necessari; questo problema è presente in tutte le banche. Non ci saranno interventi pesanti e discrezionali e faremo l’OPA residuale dopo il via libera della Consob che darà molto probabilmente l’autorizzazione entro l’anno; siamo anche in attesa dell’autorizzazione della Banca Centrale Europea alla fusione che risulta necessaria visto che acquisiamo l’80% della banca. Speriamo di poter realizzare tutto ciò entro l’anno e voglio dire che il marchio Carige resta qui perchè è molto conosciuto; altrove non è così e valuteremo caso per caso”, conclude Pier Luigi Montani, amministratore delegato di BPER.
