Stupore e sgomento nell’aula della sala del consiglio regionale della Liguria; in apertura della seduta il presidente Gianmarco Medusei ha chiesto un momento di raccoglimento per ricordare l’ex premier, che verrà salutato con funerali di Stato e una giornata di lutto nazionale proclamata dal governo Meloni. Una scelta che non tutti hanno condiviso; Gianni Pastorino ha annunciato che sarebbe uscito dall’aula, Ferruccio Sansa è rimasto fuori ad aspettare, Selena Candia è entrata e uscita prima di sedersi. Tutti gli altri, compresi Pd e Movimento 5 Stelle, hanno partecipato al minuto di silenzio; tanto è bastato perché il centrodestra, al grido unitario di “vergogna”, decidesse di abbandonare in massa il consiglio. Prima la giunta in blocco, poi, uno dopo l’altro, gli esponenti della maggioranza; la seduta sospesa e infine chiusa senza affrontare l’ordine del giorno.
“Oggi c’è stata mancanza di rispetto delle istituzioni e del vivere civile”, dichiara l’assessore regionale Marco Scajola, “e domani è stata proclamata una giornata di lutto nazionale poichè un ex Presidente del Consiglio è morto ed il fatto riguarda tutti. Per noi non è stato possibile rimanere in aula perchè si respirava lo stesso clima degli Anni di Piombo ed abbandonare il consiglio regionale è un atto di difesa che tutela le istituzioni; in questo modo la sinistra ha perso un’occasione per essere all’altezza del contesto. Il discorso del consigliere Pastorino mi ha fatto pensare ad un Paese senza cuore e ringrazio i capigruppo dicendo che provo pena verso queste persone; chi mette davanti l’odio al rispetto è una persona vuota”.
Parole altrettanto dure da parte del consigliere regionale Sandro Muzio, capogruppo di Forza Italia :”Questo è un momento difficile per le istituzioni poichè è venuto a mancare un ex Presidente del Consiglio che è anche Senatore; il gesto è molto grave, soprattutto verso le istituzioni, e l’aula non rispetta sè stessa. Provo rabbia e dolore verso questo comportamento di alcuni colleghi che ritengo indegno”.
“Questa vicenda mi lascia scosso perchè mai avrei pensato di vedere una morte strumentalizzata”, prosegue Stefano Mai, capogruppo della Lega, “e Berlusconi è stato uno dei più grandi personaggi del mondo dello sporto, della politica e dell’imprenditoria. Lui ha fatto tanto per l’Italia ed ha lasciato valori importanti; ha avuto la capacità di mettere d’accordo tutti, Salvini era molto legato a lui ma tutta la Lega ci ha lavorato bene insieme. Silvio ha lavorato fino alla fine dando un grande insegnamento ed il comportamento della minoranza è stato vergognoso; il consiglio non è stato rispettato mentre io ho avuto sempre rispetto per tutti coloro che sono stati commemorati in consiglio regionale. Spero che i leader dei partiti della sinistra prendano le distanze da questo gesto”.
“Oggi si ricorda chi ama l’Italia ed è stato chiesto un minuto di silenzio”, afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Sauro Mannucci, “ed ho sempre rispettato tutti nel momento della morte. Questa è stata una polemica fine a sè stessa ed è mancato il decoro e la correttezza verso il dolore altrui”.
“Faccio politica da anni ed ho sempre rispettato gli avversari”, sottolinea Stefano Anzalone del Gruppo Misto, “e ho fatto mia la credibilità delle istituzioni. Il rispetto non è mai mancato e questo è un fatto grave visto che viene meno il rispetto delle istituzioni; è morto un Senatore ed un leader di partito e sono contento di essere diverso da loro”.
“Oggi è il giorno peggiore per il consiglio regionale e si è capito perchè destra e sinistra sono diverse”, ricorda il capogruppo di Cambiamo Angelo Vaccarezza, “ed il rispetto delle istituzioni viene prima di tutto. Sembra di essere tornati agli anni in cui a certe persone si permetteva di tutto poichè erano al di sopra della legge; l’amore vince sull’odio e sull’invidia ed il rapporto umano con i consiglieri di minoranza da oggi cambierà. E’lontano il tempo in cui Almirante salutava la bara di Berlinguer”.
“La sinistra ligure non ha rispettato le regole del vivere civile e siamo usciti dall’aula poichè mancavano le condizioni per lavorare; non possiamo confrontarci con chi non rispetta la Costituzione e questo clima ci fa tornare negli Anni di Piombo. Per noi esistono valori e rispetto e chi è in aula è complice di una sinistra che non rispetta le regole democratiche”, conclude l’assessore Scajola.
