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Dentro alle Istituzioni Sportive – Crisi Coronavirus (LND) : “Numeri preoccupanti, rischiamo il collasso”

Porre rimedio alla situazione di emergenza venutasi a creare ma come ben si sà i punti di vista e le posizioni spesso sono ben diversi.Il calcio infatti non è solo Serie A e Champions League, rami anche questi in netta difficoltà a causa dell’ epidemia Coronavirus, dunque si immagini la crisi a cui potrebbe dover dare conto tutto quel settore rappresentato dalle società dilettantistiche che comunque rappresentano la stragrande maggioranza del mondo calcistico. A tal riguardo Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente Figc, è intervenuto presentando il conto : “Rischiamo l’abbandono del 30% delle società”. Queste le sue parole di esordio, proseguendo così : “Abbiamo più volte manifestato alla autorità e al governo che la situazione del calcio di base rappresenta 12mila società in Italia, un milione di tesserati, i numeri sono elevati. Al Governo, attraverso una relazione, abbiamo manifestato il nostro timore sulla ripresa. Il Coronavirus ha messo in ginocchio la nostra economia reale dei piccoli imprenditori che sostengono questo calcio di base, noi ci aspettiamo una vicinanza concreta altrimenti dovremo fare i conti con un problema enorme, con un abbandono del 30% delle nostre società, numeri preoccupanti. Il calcio esce da questa emergenza se riesce a modificarsi, serve un modo compatto per affrontare le difficoltà. Al momento prendendo atto delle nuove disposizioni contenute nel DPCM del 10 aprile 2020, ho esteso la sospensione delle attività sino a tutto il 4 maggio 2020, sia a livello nazionale che territoriale. Resta ferma ogni riserva di adottare eventuali ulteriori provvedimenti che si rendessero necessari all’ esito di specifiche indicazioni provenienti dalle Autorità sanitarie e, comunque, contenute in successivi provvedimenti legislativi.

 

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