Domenica 17 dicembre 2023, alle ore 15, si tiene la prima rappresentazione assoluta di Édith, opera lirica in due atti di Maurizio Fabrizio, su libretto di Guido Morra; l’opera è stata composta nel 2023 su commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice, in occasione del 60° anniversario della morte di Édith Piaf. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova; la direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice preparato da Claudio Marino Moretti. L’allestimento scenico è curato dagli studenti dell’Accademia Ligustica Zoe Amato, Cecilia Danesi, Sara Guzzardi, Gaia Macassaro, Beatrice Napoli, Ilaria Romano, Natalia Sacco e Olimpia Cecilia Tonini, con le proiezioni video di Silvia Peschiera e Carola Rabaglio, e con il contributo della Direzioni Allestimenti Scenici del Teatro Carlo Felice; il coordinamento artistico è affidato ai docenti Elisabetta Courir (regia), Francesca Marsella (allestimento scenico e costumi), Luciano Novelli (luci) e Angelo Boriolo (montaggio video). Il costume di Édith alla fine del secondo atto è firmato da Leo Fabrizio. Édith è in replica martedì 19 dicembre alle ore 20 e giovedì 21 dicembre alle ore 20; la rappresentazione racconta la storia d’amore che tra il 1947 e il 1949 ha visto protagonisti Édith Piaf, una delle più grandi cantautrici francesi del Novecento, e il pugile Marcel Cerdan, allora campione del mondo dei pesi medi.
“Ringrazio i presenti dicendo che il ruolo dell’attrice protagonista è molto importante e tutto il cast lavora bene”, dichiara il sovrintendente Claudio Orazi, “valorizzando la creatività contemporanea. Il ruolo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti è fondamentale ed è la prima volta che firma la scenografia ed i costumi; il teatro vuole dare spazio alle nuove generazioni e raccogliamo la sfida per il futuro. Questa imperdibile opera è dedicata ad una grande icona del ‘900 come Édith Piaf nei cinquant’anni dalla sua morte rendendo importante la filosofia esistenzialista; l’opera narra l’amore della diva con Marcel Cerdan ed il compositore Maurizio Fabrizio ha un ruolo decisivo. L’opera debutta a Genova con un cast importante e Donato Renzetti come direttore; lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti che per la prima volta firma l’allestimento completo per le scene, i costumi e la regia. Abbiamo fatto una sperimentazione di questo tipo la scorsa estate con i ragazzi al fianco dei grandi nomi; il teatro guarda ai giovani spettatori ed ai futuri lavoratori del teatro”.
Stessa soddisfazione da parte di Guido Fiorato, direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti :”Ringrazio il teatro dicendo che per noi la formazione è importante rendendo necessario misurare le proprie capacità; lo studio nel mondo dello spettacolo è una grande occasione ed il percorso di formazione permette di conoscere il talento di ogni singolo ragazzo”.
“Porto i saluti del presidente Toti dicendo che coraggio è la parola chiave per quest’opera contemporanea”, afferma Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali della regione in rappresentanza del governatore, “ed Édith Piaf ha in sè tanto coraggio poichè canta poco dopo la morte del compagno un bellissimo inno alla vita come La Vie En Rose. La collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti è importante e spero che allo spettacolo ci saranno tante persone”.
“Porto il saluto del sindaco Bucci dicendo che sono contenta di essere qui”, sottolinea l’assessore comunale alle politiche sociali Lorenza Rosso, “e la collaborazione tra il teatro e l’Accademia Ligustica è importante. Lo spettacolo è molto bello e racconta la storia di un amore vero; sono convinta che la vita vera sia tutto questo trasmettendo un bellissimo messaggio d’amore”.
“Ho pensato a questa opera 2-3 anni fa con il libretto di Guido Morra”, prosegue il compositore Maurizio Fabrizio, “e la rappresentazione si svolgerà in due atti. Nel prologo Édith Piaf si confida con la governante e le dice che vuole innamorarsi poichè per lei l’amore è importante; la famosa cantante ha avuto una vita difficile trascorrendo la sua infanzia in una casa di tolleranza con la nonna cuoca ricordando che in seguito alla morte di Cerdan Édith canta ma poco dopo sviene. Ringrazio Renzetti per cosa ha fatto e la compagnia di canto che mi ha supportato; Édith Piaf basa la sua vita sull’arte ed il suo amore, il pugile Marcel Cerdan, le dirà che per lei solo l’arte è la sua vita. Questa figura unisce il talento e la forza anche perchè lei era una femminista ante litteram; le sue canzoni non saranno usate ma avremo in scena arie d’opera nuove rendendo fondamentale l’ultima aria. L’opera è basata su fatti realmente accaduti e Édith Piaf canta, dopo la morte di Cerdan, una canzone che ha scritto per lui; vedremo in scena la prima parte della vita della famosa cantante quando si innamora del pugile Marcel Cerdan, storia finita tragicamente a causa della morte di quest’ultimo. Vorrei che le persone fossero felici dopo l’ascolto perchè amo fare musica ed è la prima volta che mi avvicino all’opera lirica”.
“Questa è la conclusione di un trittico da me diretto e sono emozionato; la musica è una sola e deve dare emozione. Maurizio Fabrizio scrive con il cuore e nell’opera sono presenti ben 60 melodie”, conclude il direttore d’orchestra Donato Renzetti.
Per informazioni : www.operacarlofelicegenova.it
