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Elezioni regionali: testa a testa serrato fra Bucci e Orlando

Non ancora conclusi gli scrutini; affluenza alle urne sotto il 50%, in notevole calo

Non sono ancora concluse, al momento di questo nostro comunicato, le operazioni di scrutinio dei risultati per l’elezione del presidente e del consiglio regionali della Liguria ma Marco Bucci è in vantaggio, di misura, con il 48,35%,  mentre Andrea Orlando lo segue al 47,75%. Il testa  a testa, con 2000 voti di differenza, prosegue ma forse, quantunque al quartier generale di Bucci si mantengano il riserbo e l’attesa, si profila la vittoria di Bucci.

I voti a favore degli altri candidati oscillano intorno all”1%; a quasi metà dello spoglio Francesco Toscano, candidato presidente per “Democrazia Sovrana Popolare” era all’1,09%,  Nicola Morra, di  “Uniti per la Costituzione”,  toccava lo 0,70%, Nicola Rollando,  con “Per l’Alternativa – Potere al Popolo! – PCI – Rifondazione Partito Comunista Sinistra Europea.” era allo 0,64%, Marco Giuseppe Ferrando era intorno allo 0,55% per il “Partito Comunista dei Lavoratori,” Alessandro Rosson non supe  rava lo 0,49%), con la lista “Indipendenza! Alemanno per Rosson”,  Davide Felice, candidato di  “Forza del Popolo,” era intorno allo 0,40%), mentre Maria Antonietta Cella, candidata sotto l’insegna del Partito Popolare del Nord, fondato da Roberto Castelli, ex ministro ed ex esponente della Lega, non supera lo 0,17%. In termini di numero di voti,  le liste minori  contano risultati esigui, dai 56 voti di Maria Antonietta Cella, ai 355 di Francesco Toscano.

Il dato clamoroso di queste elezioni regionali ligure è la bassa percentuale dei votanti; l’affluenza si è fermata  è del 45,96%,  in calo rispetto al già non troppo rilevante 53,42% degli aventi diritto delle precedente elezioni regionali del  2020. In provincia di Genova ha votato il 48,2% i, circa il 5% in meno rispetto alle Regionali del 2020, in provincia di Imperia il 38,1%, quasi il 12% in meno, in provincia di La Spezia il 47,2%, circa il 7% in meno e in provincia di Savona il 43,7%, circa il 12% in meno.

 

Foto da Il Secolo XIX

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