Cinque milioni di euro, pur rappresentando un ammontare di tutto rispetto, sono sttai necessari per venire incontro soltanto a 64 richieste di sostegno agli investimenti nelle aziende agricole della Liguria. Al bando, approvato alla fine del 2017 dalla giunta regionale nell’ambito delle misure a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, avevano partecipato 239 agricoltori, i cui progetti di investimento sono stati verificati dall’Ispettorato Agrario Regionale che, ad un primo esame, ne ha escluso 21 per non aver raggiunto il punteggio minimo di ammissibilità, mentre altri 7 hanno preferito rinunciare. Le domande di sostegno giudicate ammissibili sono state 211 e sono state messe in graduatoria sulla base dei punteggi ottenuti in base alle risultanze dell’istruttoria.
A stesura della graduatoria avvenuta sono stati assegnati i 5 milioni disponibili, risorse che hanno consentito la copertura finanziaria delle prime 64 domande, escludendo tutte le altre nonostante fossero state ritenute ammissibili. E la penalizzazione è stata notevole soprattutto per gli agricoltori della provincia di Savona che, nonostante sia la provincia a maggiore produzione agricola, si è trovata con soli 6 progetti di investimento finanziati su 64 e tutti in posizione arretrata, con il primo di questi, classificato al 32° posto. Complessivamente ad essere escluse sono state 53 aziende agricole della provincia.
Saranno finanziati, nel Savonese, per un sostegno complessivo di 400 mila euro sui 5 milioni distribuiti a livello regionale i progetti presentati dall’azienda agricola San Bernardo di Alessandro Volkhart di Andora (155 mila euro di contributo), dall’azienda Cà du Nibile di Gabriele Bova in frazione Carbuta di Calice Ligure (106 mila euro di contributo), dalla cooperativa agricola rappresentata da Lorenzo Ferro di Albenga (19 mila euro di contributo), dall’azienda agricola di Karim Benarova di Albenga (18 mila euro di contributo), dall’azienda floricola Gagliolo di Albenga (43 mila euro di contributo,; e dall’azienda agricola U Briccu di Tovo San Giacomo (56 mila euro di contributo), con una comprensibile delusione delle altre aziande agricole.
