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Genova: chiesto un tavolo di monitoraggio sulla sicurezza dei dipendenti AMT

Il 17 giugno scorso un autista vittima di una aggressione violenta

Il 17 giugno scorso, a Genova, un autista dell’ “AMT” – Azienda Mobilità e Trasporti – di Genova, è stato aggredito da un passeggero irritato per il cambio di percorso dell’autobus da lui condotto in quel turno. L’episodio, l’ultimo di una serie che più  volte si è limitata solo a espressioni verbali, ha allarmato le organizzazioni sindacali che, ieri 21 giugno, hanno diffuso il seguente comunicato:

A seguito dell’ultimo gravissimo caso di violenza ai danni di un autista di AMT, ieri è stato attivato
nuovamente il tavolo di monitoraggio sulla sicurezza al fine di individuare e mettere in opera tutte
le azioni necessarie per rispondere con velocità all’emergenza sicurezza che si è venuta a manifestare
a bordo dei mezzi AMT. Al tavolo erano presenti FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, FAISA
CISAL , il corpo di Polizia Locale rappresentato dal Dott. F.C. Manzo, il Comune di Genova con
gli assessori Campora e Gambino, AMT Spa con Gavuglio, Pesci, Toso, Ramagli e Castello;
assente al tavolo invece la Città Metropolitana di Genova.
Le OO.SS. hanno manifestato la gravità dell’episodio di gratuita violenza dello scorso lunedì.
Occorre quindi individuare altre misure in aggiunta a quelle già messe in campo dal Protocollo sulla
Sicurezza e che avevano dato risposte soddisfacenti (Guardie giurate, video sorveglianza, maggior
presenza delle forze dell’ordine, posto guida isolato ecc.): il servizio, tanto quello estivo quanto
quello invernale si sta rivelando non più in grado di rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini.
Troppo spesso infatti l’utenza si trova a viaggiare su autobus al completo e, ormai troppo spesso, con
temperature ambientali insostenibili. Come se non bastasse, spesso, per “regolarizzare” il servizio in
seguito a ritardi accumulati, si ricorre alla limitazione delle corse stesse, acuendo i disagi e
innescando comportamenti violenti nei confronti degli autisti di AMT.
Abbiamo inoltre espresso il nostro stupore e la contrarietà riguardo l’istituzione della linea 608 in
luogo delle sussidiarie di 607. Quest’ultime infatti, dopo le implementazioni da noi richieste, avevano
prodotto un risultato ottimali per lavoratori e clienti.
Come prima risposta abbiamo chiesto, ottenendo una prima risposta positiva, un aumento del
servizio che consenta un miglioramento dei tempi di percorrenza sulle linee considerate a rischio:
questa misura non può prescindere da un aumento degli organici del Personale Viaggiante che già
oggi non è sufficiente a coprire il servizio. Pertanto abbiamo chiesto al Comune e AMT (e ottenuto
altra risposta positiva) di anticipare entro il mese di Settembre, gli inserimenti di Personale previsti
per il 2024, in attesa di un nuovo piano del fabbisogno organico che aumenti il numero delle
assunzioni.
Una seconda misura concordata con Comune e Azienda è quella di una maggiore dislocazione del
personale graduato di AMT nei punti strategici delle linee a servizio di zone della città interessate da
cantieri, unito a una presenza maggiore della Polizia Locale nei punti critici della viabilità cittadina
in modo da favorire una maggiore fluidità della circolazione dei mezzi pubblici.
La terza misura che si è concordata è quella di avviare una campagna di comunicazione e di
sensibilizzazione sul tema della sicurezza e della tutela del personale AMT, così come era stato
previsto nell’incontro del 14/6/2024.

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