Grande partecipazione alla cerimonia tenutasi in Largo XII Ottobre a Genova per commemorare Guido Rossa; presente per l’amministrazione comunale l’assessore Giorgio Viale.
“Ricordiamo un operaio che ha denunciato chi appoggiava le Brigate Rosse e per questo ha dato la vita”, dichiara l’assessore Viale, “e tutti, soprattutto i giovani, devono sapere che bisogna stare dalla parte della legalità”.
Parole simili da parte di una rappresentanza sindacale :”Guido Rossa è un esempio positivo per la collettività, un esempio di vita che tramandiamo ogni anno ai giovani attraverso le commemorazioni; le istituzioni si sono sempre dimostrate compatte per ricordarlo ed era sempre in prima linea contro le ingiustizie. Siamo in prima linea contro le discriminazioni e se fosse ancora in vita avrebbe combattuto contro il bullismo, la corruzione, le ingiustizie contro il precariato e l’antipolitica perchè lui credeva nella democrazia e nelle istituzioni; a lui sono state dedicate piazze e libri trasmettendo un messaggio forte e chiaro. Il 24 gennaio è per i lavoratori genovesi ed italiani una data simbolo e l’omicidio di questo grande uomo ha colpito il mondo del lavoro che ha avuto una reazione importante; tutto ciò ha portato alla fine delle Brigate Rosse che per la prima volta avevano ucciso un operaio. La figura di Guido Rossa è un simbolo di lavoro e libertà e ai giovani deve essere raccontata la storia di Genova; i sindacati si sono riuniti davanti alla sua statua ma il modo migliore per onorare la sua figura è quello di essere in prima fila per non dimenticare le ingiustizie”.
“Sono contento di essere qui in rappresentanza del comune di Genova; Guido Rossa deve essere un esempio per il futuro di tutti noi ma bisogna ricordare che la sua scelta ha segnato una rottura. Un uomo solo ha scelto di stare dalla parte del diritto e della Costituzione contro chi uccideva nell’ombra; ha aperto la strada che ha portato alla fine del terrorismo e ci ha lasciato un Paese libero. Bisogna insegnare a tutti, in particolar modo ai ragazzi, che bisogna scegliere la legalità ed il vivere civile e la violenza è un modo sbagliato per difendere le proprie idee; Guido Rossa ha pagato con la vita affinchè l’Italia fosse un Paese libero, il Paese che noi conosciamo”, conclude Giorgio Viale.
