Il Galata Museo del Mare ha festeggiato il suo ventesimo compleanno con una grande festa per la città; dalle 10 alle 22 circa, 2500 persone hanno visitato il museo e partecipato alle attività proposte.
“E’bello essere qui e far conoscere il museo”, dichiara il presidente del Mu.Ma. Mauro Iguera, “ed io che ho assunto questo incarico da poco tempo voglio ringraziare i lavoratori, i visitatori, i soci fondatori che hanno dato vita a questa realtà che è un’istituzione comunale ed il sindaco Bucci che mi ha assegnato questa carica. Spero di dare il massimo ma voglio ricordare il lavoro fatto dalla Compagnia di San Paolo e l’Associazione Promotori poichè le idee sono state messe in pratica da coloro che mi hanno preceduto, Maria Paola Profumo e Nicoletta Viziano; Costa Edutainment ha gestito questa realtà fino al 2017 e voglio ringraziare il presidente Giuseppe Costa per quanto fatto ricordando tutto lo staff, il direttore Campodonico ed i curatori. Nel 1600 qui venivano costruite le galee e questo luogo, molto importante per la città, ci fa ricordare la cultura marittima; il mare unisce ed è necessario portare i ragazzi qui facendo crescere la città per la cultura e l’occupazione. Rivolgo i miei complimenti a Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, per il lavoro svolto dicendo che occorre far crescere il Galata e farlo diventare attrattivo; anche la Lanterna ed il Mei fanno parte del Mu.Ma. con un percorso integrato di tre siti che mette il mare al centro. La cultura e le imprese sono collegate e la cultura è vicina all’università”.
Stessa soddisfazione da parte di Pierangelo Campodonico, direttore del Galata-Museo del Mare :”Questo è il momento di ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutati e cosa fatto qui è frutto di un’importante sinergia trovando difficoltà a reperire fondi; avere alleati si è rivelato decisivo e ringrazio chi ci aiuta. Il personale del museo è il volto umano dello stesso e rivolgo a Costa Edutainment ed alla Cooperativa Solidarietà e Lavoro un sincero grazie; abbiamo una realtà di 12000 metri quadri ma la cosa più importante sono le persone che tutti i giorni accolgono i visitatori. Leila Maioco ha avuto un importante ruolo ma voglio ricordare che in 20 anni abbiamo avuto 20 consigli d’amministrazione che hanno rafforzato il museo; si va oltre vedendo le numerose possibilità e ringrazio coloro che hanno creduto in tutto ciò senza dimenticare che a metà degli anni ’90 si è formata l’Associazione Promotori Musei del Mare che ci ha aiutato credendo nei nostri progetti. Nel 1993 la visita al deposito del Museo Navale ci ha fatto scoprire un bellissimo patrimonio anche se il progetto per portare qui il Nazario Sauro è stato difficile; abbiamo un grande debito verso Albert Kolgjegja che è morto per un crollo durante i lavori di costruzione del museo l’8 novembre 2003 ed ogni anno viene ricordato. I marinai e gli emigranti hanno una storia comune e voglio ricordare l’apertura del Museo dell’Emigrazione presso la Commenda; facciamo cultura marittima ricostruendo il nostro passato antico e recente anche se la vera sfida è quella di parlare del futuro di Genova che è legato al mare. Il Mu.Ma. e l’amministrazione comunale hanno creato una rete che ci aiuta così come le aziende dello shipping che hanno collaborato alla restaurazione del sommergibile; è fondamentale condividere gli obiettivi mettendo insieme le risorse rendendo il museo empatico visto che ha un messaggio per tutti. La realtà in questione è di tutti ed è necessario coinvolgere i giovani”.
“Saluto le autorità ed il direttore Campodonico dicendo che la sinergia tra pubblico e privato permette di fare tante cose”, prosegue Maurizio Daccà, presidente dell’Associazione Promotori Musei del Mare, “ma è necessario lavorare senza pregiudizi. Per noi è importante esserci e dobbiamo continuare così; fare le cose al meglio è una grande opportunità per tutti”.
“E’bello essere qui e l’Istituto Idrografico della Marina crede in questo museo”, afferma il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, “ma voglio ricordare che l’idea di avere un Museo del Mare ci è piaciuta fin da subito ed è diventata nostra. Al museo ci sono tanti visitatori stranieri e sono molte le collaborazioni con il resto del mondo ricordando la nave scuola algerina; stiamo lavorando per rendere la nostra sala maggiormente fruibile alle scuole”.
“Porto il saluto della regione dicendo che ho seguito questo progetto”, sottolinea la consigliera regionale Sonia Viale, “e sono tanti i liguri andati all’estero a lavorare. La sicurezza sul lavoro è fondamentale e non dobbiamo dimenticare l’operaio albanese morto nel 2003”.
“Ringrazio il mio collega sindaco Giuseppe Pericu (Beppe Pericu è stato sindaco di Genova dal 1997 al 2007) che si è preso la responsabilità di tutto questo ricordando che il 2004 è stato un anno importante per la città; il museo fa vedere cosa significa lavorare in team per raggiungere un unico obiettivo, cosa che si fa ogni giorno sulle navi. Sono pochi i musei del mare e quello genovese è bello anche perchè nel salone si sente odore di pesce; la nostra cultura, così come l’economia, è legata al mare e per secoli la nostra città ha legato al mare la sua economia lavorando al mare, con il mare, sul mare ed attraverso il mare. Proprio il mare unisce le terre, le culture, le persone, i beni ed i dati ricordando, a tal proposito, la presenza dei cavi internet di cui siamo orgogliosi; a Milano è presente un sottomarino a terra mentre qui è in acqua ricordando l’importanza della blu economy visto che abbiamo il sangue salato. Il comune investe nella cultura e nel mare ma dobbiamo ricordare che la Lanterna, il Museo del Mare e quello dell’emigrazione si legano tra loro e tutto ciò è importante per il futuro di Genova anche in vista delle cosiddette grandi opere; il museo insegna la cultura marinara per lavorare al massimo con questo elemento ricordando che in 20 anni sono passate qui 1,5 milioni di persone. Ci impegneremo al massimo per aumentare i visitatori nei prossimi anni e sono proprio i nostri ospiti che distribuiscono la cultura marittima in un Paese con 7500 chilometri di costa; non dobbiamo dimenticare che l’85% delle merci passa ben tre settimane in mare”, conclude il sindaco di Genova Marco Bucci.
