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ATTUALITÀPOLITICA

Il sindaco di Tovo San Giacomo Alessandro Oddo si racconta

Ogni sindaco deve affrontare, nel quotidiano, molte difficoltà e queste sono aumentate nell’ultimo anno a causa della pandemia da Covid-19 ma, nonostante ciò, i primi cittadini non si sono mai lamentati e sono andati avanti a testa alta continuando il loro lavoro. A raccontare la testimonianza del suo lavoro come sindaco sarà Alessandro Oddo, primo cittadino di Tovo San Giacomo.

 

Un Suo breve curriculum

Sono nato a settembre 1971 e vivo a Tovo San Giacomo; mi sono laureato in scienze politiche presso l’Università di Genova, dal 1998 lavoro nel settore delle assicurazioni e sono un agente Sara da due anni. Nel 2001 mi sono candidato come consigliere comunale per la prima volta ma non sono entrato così come nel 2006 mentre nel 2008 sono diventato consigliere di minoranza; nel 2011 mi sono candidato come sindaco e sono stato eletto con riconferma nel 2016. In autunno il comune che amministro va alle urne e potrei candidarmi per il terzo mandato avendo meno di 3000 abitanti ma non so ancora se mi ricandido; c’è ancora molto da fare e scioglierò le riserve in estate. Non ho tessere di partito ed amo occuparmi del mio territorio

 

Perchè ha deciso di candidarsi sindaco?

Sono nato e cresciuto a Tovo San Giacomo e ci vivo tuttora; ho in me la convinzione che si possano fare due cose per la propria comunità : vivere in modo acritico il proprio paese partecipando con le diverse associazioni o candidarsi ed io ho deciso di dedicarmi alla gestione della cosa comune, del territorio e dare risposte. Chi vuole dare qualcosa alla realtà in cui vive ha diversi modi come, ad esempio, fare attività sociale, aprire un’attività commerciale o candidarsi per amministrare mettendoci la faccia e prendendosi le responsabilità che ne derivano

 

Cosa significa per Lei essere sindaco?

Sono consapevole che molta gente depone su di me le aspettative per migliorare Tovo San Giacomo; ho grandi responsabilità come ogni sindaco di un piccolo comune. I primi cittadini di realtà piccole hanno meno supporto da un punto di vista operativo mentre un sindaco di una grande città ha l’appoggio di molti uffici; i comuni come il nostro hanno poche risorse e chi governa ha maggiori responsabilità rispetto agli amministratori di realtà più grandi. Ancora oggi entro in comune con lo stesso entusiasmo del mio primo giorno da sindaco, il 16 maggio 2011, e sono convinto che tutto ciò si veda nell’attività che porto avanti con la mia squadra ma più consapevole delle difficoltà quotidiane

 

Cosa si sente di dire in merito alle decisioni del Governo per arginare la pandemia?

Non vorrei essere al posto del Governo centrale poichè ogni decisione presa non è mai condivisa da tutti e vediamo i limiti della gestione politica di una situazione mai capitata. I commercianti sono arrabbiati mentre vi è, allo stesso tempo, il plauso di chi è rassicurato dalla pandemia

 

Una frase che la rappresenta

Male non fare paura non avere. Se le cose sono fatte in modo onesto non bisogna avere paura di prendere una decisione

 

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