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“In che modo la normativa italiana vigila sulla sicurezza dei giochi online?”

L’Italia, nazione meravigliosa, fatta di paesaggi mozzafiato e cibo di qualità superiore. Ma gli italiani, oltre ad essere un popolo di santi, poeti e navigatori, sono anche un popolo di giocatori. Non è un caso che il primo Casinò della storia sia nato proprio nel Bel Paese. Per la precisione a Venezia. Si tratta del Ca ’Vendramin, fondato addirittura nella prima metà del ‘600 e tutt’oggi attivo. Altro famosissimo locale adibito a sala giochi è quello di Sanremo. Insomma, in quanto a gioco d’azzardo l’Italia non è seconda a nessuno. Nemmeno a Montecarlo o a Las Vegas. Sia per quel che riguarda i casinò fisici, sia per quel che riguarda quelli online, sempre più diffusi a livello nazionale, specialmente tra i giocatori più giovani, che meglio conoscono le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, sempre più usata anche a livello scientifico, alla base delle sale giochi virtuali.

Ma l’Italia è anche uno dei paesi europei più attenti a vigilare sul mondo del gioco d’azzardo, in modo da permettere a tutti di poter giocare divertendosi in sicurezza, senza cadere nel losco mondo del gioco illegale. Per farlo, è stata fondata l’ADM, ex AAMS. L’acronimo sta per Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La sua funzione è quella di regolamentare il settore del gioco d’azzardo, sia fisico che online, mettendo al vaglio locali fisici, giochi e portali virtuali al fine di evitare che quelli risultanti illegali possano continuare a svolgere il proprio lavoro indisturbati. Sono 9000 circa i siti oscurati da ADM perché non rispettanti determinati requisiti. Un numero, probabilmente, destinato a salire.

Ci sono, poi, requisiti specifici che devono essere rispettati da un casinò, a seconda che siano reali o in rete. Per i primi, che sono controllati non solo da ADM e che sono solamente quattro nel nostro Paese (aggiungendo a Venezia e Sanremo quelli di Vallée e di Campione), sono i seguenti: si tratta, innanzitutto, di essere collocati a distanze definite, ritenute congrue dalle istituzioni, da luoghi sensibili, come le scuole ad esempio; di rispettare determinate limitazioni di orario; di non fare pubblicità che possa incentivare il gioco d’azzardo; di sottolineare che il gioco può comportare rischi a livello sociale e patologico; di impedire, infine, che i minori possano accedere ai locali dell’edificio.

Per quanto riguarda, invece, il settore del casinò online italiano, questo è sotto diretta giurisdizione di ADM, la quale ha stabilito criteri simili a quelli validi per i locali reali, ma con l’aggiunta di alcune norme più rigide nel corso degli anni. Innanzitutto, il portale di gioco d’azzardo per essere considerato legale deve utilizzare solo determinati tipi di software catalogati come legali; deve, poi, garantire che tutte le operazioni economiche, come transazioni elettroniche e vincite, siano trasparenti e controllabili dalle istituzioni ai fini della contabilizzazione; deve avvertire sul rischio che può comportare il giocare su un casinò virtuale, invitando a farlo in maniera responsabile; deve impedire l’iscrizione di utenti al di sotto dei 18 anni; ha l’obbligo di sorvegliare ogni operazione effettuata nel proprio portale (dall’iscrizione alla regolarità dei giochi); deve garantire una percentuale minima di vincita ed evitare possibili truffe che possano portare anche al riciclaggio di denaro. Solo se il casinò online rispetta tutti questi requisiti, allora riceve la certificazione da parte di ADM, che inserisce quel determinato portale nella lista dei siti web sicuri e legali.

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