Grande successo per l’inaugurazione dell’edizione numero 21 del Festival della Scienza di Genova; la rassegna si terrà fino al prossimo 5 novembre coinvolgendo molteplici luoghi della città e centinaia di scienziati.
“Questo evento importante è nostro”, dichiara la consigliera comunale Barbara Grosso, “ed il tema, impronte, è giusto per iniziare a dire cosa il festival è. Le impronte lasciano il segno ed ognuno pensa a cosa è con l’idea di qualcosa che resta nel tempo; la manifestazione deve crescere ed è importante capire il significato della cultura per la città”.
Stessa soddisfazione del consigliere regionale Stefano Balleari :”Ringrazio gli organizzatori e tutti i collaboratori dicendo che le impronte sono qualcosa che è stato e lascia il segno; è altresì necessario stimolare la conoscenza per la realtà. Porto i saluti del presidente Toti e del consiglio regionale”.
“Il festival è una grande opportunità per la città”, prosegue il presidente Marco Pallavicini, “e coinvolge molteplici realtà genovesi. Questa è una bella festa e spero che cresca anche se è l’ultima edizione a cui partecipo”.
“La mostra legata all’antropocene è importante e non voglio dimenticare il ruolo degli animatori che appassionano il pubblico”, afferma il presidente del comitato di programmazione Francesca Messina, “e la nave del CNR ha un importante ruolo per la salvaguardia del pianeta. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato affinchè potessimo raggiungere i risultati sperati”.
“Il ruolo del consiglio scientifico è fondamentale”, sottolinea il presidente del Consiglio Scientifico Alberto Diaspro, “ed i relatori del festival sono tutti preparati. Sono molte le proposte arrivate per la manifestazione ma il nostro ruolo è l’ossatura portante; le impronte di quest’anno sono importanti e si legano indissolubilmente al tema del libro Oro Puro visto che l’oro non arruginisce ed il ruolo dei ricercatori e degli animatori è fondamentale. I 120 anni dalla nascita di Giulio Natta devono essere ricordati poichè sono una cartina di tornasole di cosa fa il festival; questo grande uomo ha inventato la plastica e con il problema delle isole di plastica possiamo guardare al futuro per la creazione di materiale sostenibile. Una delle cose più importanti è il rapporto tra la scienza e tutto cosa ci sta intorno”.
“L’edizione del festival dello scorso anno è andata bene ma l’inizio di quest’anno è stato emozionante”, evidenzia la direttrice Fulvia Mangili, “quindi abbiamo deciso di mantenere la dimensione ampia con 239 eventi, 26 mostre, 3 spettacoli, 45 eventi extra e altro ancora. I numeri ci fanno ben sperare e i posti per gli eventi nei giorni feriali sono praticamente esauriti con 100.000 prenotazioni; saranno qui 1200 classi provenienti da 10 regioni ma voglio ricordare la collaborazione con l’Acquario di Genova e l’Istituto Italiano di Tecnologia visto che festeggiano importanti anniversari. Ci sono progetti speciali per Genova Capitale del Libro attraverso 16 incontri con autori ed il progetto RAISE, compreso nel PNRR, che ha spazio in Porta Siberia”.
“La Fondazione Compagnia San Paolo sostiene da 20 anni questa manifestazione”, ricorda Nicoletta Viziano, “e sono stati investiti più di 7 milioni di euro. Il festival cresce per numeri e qualità ed il ruolo degli animatori è fondamentale; ai giovani piacciono le materie STEM ed è bello vedere che sono proprio i ragazzi a parlare ai giovani”.
“Questo evento è molto bello ed importante per l’università”, commenta Stefano Schiapparelli in rappresentanza dell’ateneo, “ed è fondamentale condividere le conoscenze”.
“Per noi sostenere il festival, che è sempre più inclusivo, è importante”, riprende Paola Noli, vicepresidente della Camera di Commercio, “ed abbiamo eventi in 35 location diverse senza dimenticare le opere di Pistoletto a Palazzo della Borsa. Il legame tra scienza, arte e cultura deve crescere poichè riguarda tutti”.
“Il legame con le scuole è necessario”, asserisce Antimo Ponticiello dell’Ufficio Scolastico Regionale, “e ringrazio i docenti che accompagnano i ragazzi. E’fondamentale valorizzare la scienza fin dalle scuole elementari e con i fondi del PNRR potrebbero nascere nuovi laboratori”.
“Porto i saluti del presidente Beppe Costa”, sottolinea la rappresentante di Costa Edutainment, “ricordando che alcune attività si terranno presso l’Acquario e la Città dei Bambini e dei Ragazzi”.
“Il festival è bello e si rinnova”, afferma Tiziana Cattani per Coop, “ed il nostro lavoro con le scuole è importante. Con questa manifestazione abbiamo trovato il punto che valorizza la nostra esperienza”.
“Abbiamo importanti investimenti sul territorio e vogliamo essere più presenti”, prosegue il rappresentante di Leonardo, “ma la cosa più importante è attrarre giovani talenti”.
“Noi siamo precursori della sostenibilità”, evidenzia il rappresentante di Amico & Co, “e sosteniamo questo evento dal 2016. Voglio altresì ricordare che appoggiamo altre realtà genovesi come la GOG e la Fondazione Gaslini perchè crediamo che le realtà che aiutiamo rendono migliore la società”.
“Nel festival ci sono la bellezza e l’autonomia conoscitiva e speriamo che sia un successo”, conclude Diaspro.
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.festivalscienza.it, da cui è possibile anche scaricare il pdf del catalogo; attivo il call center gratuito del Festival al numero 010 8934340, per informazioni e prenotazioni. L’acquisto dei biglietti si può effettuare sul sito del Festival (senza necessità di ritiro in biglietteria) e all’Infopoint allestito nel cortile interno di Palazzo Ducale, in cui gli animatori possono fornire anche consigli sulle attività da seguire nel corso della giornata; maggiori informazioni sui biglietti su https://www.festivalscienza.it/info-utili.
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