L’ipotesi dell’incendio doloso è stata ritenuta la più attendibile da parte degli inquirenti che cercano di chiarire le cause del rogo che ha danneggiato gravemente , la notte dal 3 al 4 settembre, il reparto di Ortopedia dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Di incendio doloso pertanto è stato accusato e, questa mattina, arrestato, dai Carabinieri del Comando della Compagnia di Albenga, un cittadino straniero, le cui iniziali sono state rese note come L.S., in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dal Procuratore della Repubblica di Savona, dottor Ubaldo Pelosi.
Stando agli elementi raccolti da carabinieri e vigili del fuoco che hanno indagato sull’accaduto, il presunto colpevole, cittadino di nazionalità straniera e senza fissa dimora, pare fosse ricoverato all’ospedale di Pietra Ligure in conseguanza del suo coinvolgimento in una rissa in Piazza del Popolo a Savona; è stato trasferito nel carcere di Marassi, dopo che avrebbe manifestato più volte l’intenzione di allontanarsi. Il pericolo di fuga e la reiterazione di reati simili, hanno indotto la Procura a disporre l’arresto, in attesa della decisione del Gip presso il Tribunale di Savona sulla convalida del fermo. Ancora poco nota la dinamica dell’accaduto ma sembra chiaro che il gesto dell’accusato sia stato volontario e che le fiamme siano divampate dopo che un accendino era stato avvicinato ad una bombola.
Fortunatamente il sistema antincendio di cui sono dotate le camere delle strutture ospedaliere, insieme con l’intervento tempestivo del personale e dei vigili del fuoco, ha evitato che le fiamme si propagassero alle altre parti dell’immobile, dichiarato comunque in gran parte inagibile, anche per i danni causati dall’acqua utilizzata dai Vigili del Fuoco per estinguere le fiamme.
Intanto Asl 2, insieme con i vertici della sanità regionale, ha prontamente avviato un piano di emergenza per evitare di interrompere i servizi erogati negli ambienti dichiarati inagibili. Il quarto piano nel lato levante è tornato fin dalle prime ore successive al rogo in piena operatività, così come ormai il reparto di medicina nucleare al piano terra, l’ex divisione di chirurgia vertebrale e l’utic – unità di terapia intensiva cardiologica – al primo piano.
“In settimana faremo delle prove di carico nel quarto piano, quello sopra rispetto a dove è avvenuto l’incendio, in caso di risposte positive contiamo di rendere operativo anche il lato ponente almeno circoscrivendo la stanza sopra quella dell’incendio“così si era espresso ieri, martedì 6 settembre, il direttore generale dell’azienda sanitaria Mario Damonte Prioli, durante la visita del sottosegretario alla Salute, Costa, mettendo in rilievo come invece la situazione sia più complicata e necessiti di tempi più lunghi al terzo piano, dove si è sviluppato l’incendio.
Le attività ambulatoriali di ortopedia, traumatologia e protesica sono state ricollocate nel presidio pietrese, in attesa del ripristino dei locali, mentre fisiatria è stata trasferita temporaneamente al Santa Maria di Misericordia di Albenga per liberare spazi da destinare all’ortopedia.
Immagine: ospedale di Santa Corona da liguriaoggi.it
