Sulla spiaggia di Finale Ligure si è arenata la carcassa di una balenottera in via di decomposizione. Sarebbero i poveri resti di un cetaceo lungo circa una decina di metri, spinti verosimilmente dalle correnti marine.
La balenottera dev’essere morta da più giorni ed i suoi resti in decomposizione si sono approssimati alla riva dopo aver galleggiato in superficie in alto mare.
Lo sfortunato cetaceo potrebbe essere morto per cause naturali, non presentando, la carcassa, apparentemente, segni di traumi o di ferite ma si può comunque ipotizzare che sia stato colpito da una qualche forma di malattia, come accade, in circostanze non chiarite o addirittura misteriose, anche per altri cetacei e delfinidi.
E’ in corso, da parte delle autorità competenti, la valutazione su quali provvedimenti adottare mentre le associazioni ambientaliste chiedono che la carcassa venga trascinata al largo ed inabissata, per limitare le spese di smaltimento ed affidare al ciclo della Natura il destino dei resti della balenottera che, nei fondali più bassi, potrà divenire fonte di alimento per moltissimi piccoli organismi che, a loro volta, verranno a far parte della catena alimentare per il sostentamento 
di altri più grandi abitatori del mare.
Il ricordo, per un cellese come lo scrivente, non può non riandare ai primi anni 1960, quando una piccola colonia di zifi, si arenò, ormai senza vita, sul litorale di Celle Ligure, suscitando, per un po’ di giorni, curiosità ed interesse. Da allora un caso del genere, a Celle, non si verificò più.
