Martedì 30 aprile alle ore 18.30 alla Sala Quadrivium (Piazza Santa Marta 1), a cura dell’Ufficio Lavoro, Problemi Sociali e Custodia del Creato è in programma il convegno “Lavoro è partecipazione”; questo momento, che si pone alla vigilia dell’1 maggio, Festa del Lavoro, nasce per offrire alla città un’occasione di riflessione e approfondimento, da parte della Diocesi di Genova, sul grande tema del lavoro, declinato nei suoi tanti aspetti. La Diocesi di Genova ha riservato da sempre grande attenzione al lavoro e agli ambienti di lavoro, basti pensare all’esperienza unica in Italia dei Cappellani ARMO; per moltissimi anni, il 19 marzo in Cattedrale si è celebrata la S. Messa per il mondo del lavoro con le istituzioni, le aziende locali, i sindacati, i lavoratori. Quest’anno si è scelto di posticipare questo momento alla vigilia dell’1 maggio, San Giuseppe Lavoratore, con la S. Messa presieduta dall’Arcivescovo martedì 30 aprile alle ore 17.30 nella Chiesa di Santa Marta in suffragio delle vittime del lavoro, e il convegno al Quadrivium con riflessioni e testimonianze alla luce del Messaggio dei Vescovi Italiani per l’1 maggio 2024 “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”.
“Non è sufficiente avere i soldi per vivere ma occorre essere attivi avendo dignità”, dichiara Don Gian Piero Carzino, Coordinatore Ufficio Lavoro, Problemi Sociali e Custodia del Creato della Diocesi, “e durante il convegno del 30 aprile verrà diffuso il messaggio dei sindacati e degli imprenditori ricordando che la dignità del lavoro è fondamentale. Siamo contenti di poterci collegare alla giornata del 1 maggio che la Chiesa Cattolica riconosce come Festa del Lavoro; a Genova siamo legati a San Giuseppe ma abbiamo deciso di collegarci ad altre chiese. Voglio ricordare che il Cardinale Siri era solito celebrare le messe nelle aziende ma bisogna far conoscere l’attività delle industrie senza dimenticare la funzione alla cattedrale ed il pellegrinaggio alla Guardia; è necessario collegarsi con i lavoratori e l’evento del 30 aprile è legato alla Festa del Lavoro. Papa Giovanni Paolo II ha scritto un documento sul lavoro ricordando il periodo che era operaio in Polonia ma la cosa più importante è che il lavoro è collegato alla dignità della persone; i cristiani devono interrogarsi a questi temi visto che fanno parte della vita delle persone. Nel 2017 Papa Francesco a Cornigliano ha parlato della transizione digitale e del lavoro che cambia ricordando che si perderanno molti posti di lavoro; vi è assoluto bisogno di riorganizzare la società”.
“L’incontro, nato grazie al Cardinale Siri in occasione di San Giuseppe, è stato spostato ma è fondamentale poterlo legare al 1 maggio dando spazio alla celebrazione ma anche al momento di coinvolgimento della chiesa e della città sui temi del lavoro; gli argomenti in questione sono delicati e la chiesa genovese è sempre stata sensibile su queste problematiche grazie ai cappellani del lavoro ed alle diverse realtà. Il convegno permetterà di stimolare la città su temi importanti quali economia, lavoro e comunicazioni; il mondo del lavoro ligure e genovese sta andando a due velocità con il turismo ed il relativo indotto e le difficoltà legate alle industrie. Il cosiddetto terzo settore e l’intelligenza artificiale sono un settore di sviluppo da inventare e sia la regione che la città possono avere l’ultima parola in merito alle nuove innovazioni; le potenzialità devono essere valorizzate senza dimenticare i problemi legati alle infrastrutture visto che servono reti e viabilità”, conclude Don Gianfranco Calabrese, Vicario Episcopale per l’annuncio del Vangelo e per la missionarietà.
Per informazioni:
www.chiesadigenova/vitasociale
