Le infrastrutture in Liguria valgono 14 miliardi di euro. Il numero degli interventi che nei prossimi anni rappresenteranno il grande cantiere della Liguria abbracciano diversi ambiti; non ci sono solo la diga e il Terzo Valico, ma sarà tutta la regione a essere interessata dal piano per le opere che dovranno consentire un salto di qualità, anche sul fronte della conservazione ambientale. Per la difesa del suolo e la Protezione Civile c’è 1 miliardo di euro, gli investimenti legati al PNRR e alla realizzazione della nuova Diga di Genova pesano 2,8 miliardi, le opere di Rfi valgono 8 miliardi tra Terzo Valico, nodo ferroviario, nodo del Campasso, raddoppio della tratta nel ponente ligure e la Pontremolese nello spezzino; poi c’è il piano di Anas per le Aurelie Bis, in parte già realizzate, a cui si aggiungono tutti gli interventi sulle strade ex provinciali, per un totale di 2,45 miliardi di euro.
“E’fondamentale stare al passo con i tempi ed andare veloce”, dichiara il sindaco Marco Bucci, “ricordando che 1 euro di denaro pubblico investito nelle infrastrutture ne genera 2-3 investiti dai privati. La regione deve essere a livello internazionale e crescere bene; è necessario il confronto ma bisogna realizzare le opere senza ascoltare chi vuole bloccare tutto. Il PNRR è fondamentale per la digitalizzazione e la nostra città è la porta del sud dell’Europa per i dati ricordando che importanti aziende come Amazon sono venute qui; l’ecosostenibilità è fondamentale per migliorare il pianeta ma bisogna lavorare con le aziende del settore senza perdere importanti occasioni. Nei prossimi anni avremo a Genova investimenti per 10 miliardi nel settore delle infrastrutture ma tutto ciò deve avere effetti importanti per la città e tutta la regione; avremo moltissime risorse nei prossimi 5-10 anni senza dimenticare un’importante visione dei progetti che saranno alla base del nostro lavoro. Ci saranno cantieri per il tunnel del sottoporto e per quello della Fontanabuona, primo passo per realizzare la Gronda di Levante; le due Gronde saranno fondamentali per tutti coloro che passeranno da Genova”.
Parole simili da parte dell’assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone :”Abbiamo già speso 1 miliardo per ripristinare e migliorare la resilienza del territorio ma voglio ricordare che la nostra regione ha cambiato il Codice di Protezione Civile”.
“Genova ha molte urgenze ma non dobbiamo dimenticare il lavoro con le ferrovie per ampliare il nodo della città”, afferma Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, “e nonostante le difficoltà tecniche la sicurezza sul lavoro resta fondamentale. L’aumento dei prezzi crea grandi difficoltà ed il Governo deve intervenire; nonostante questi problemi i costruttori devono essere pagati correttamente. Chi realizza le opere acquista le materie prime sul mercato e voglio ricordare che è stato realizzato un progetto in collaborazione con l’università per il tunnel del sottoporto”.
“E’fondamentale portare a Genova con la Diga Foranea tutto il traffico dell’Europa del nord perchè tutto ciò permette alla città di avere un grande futuro”, sottolinea il terminalista Aldo Spinelli, “ricordando l’importanza dei riempimenti e del recupero di 1 milione di metri quadri. C’è bisogna di spazi nuovi e l’opera è realizzabile in quattro anni; l’isola di Montecarlo è stata realizzata in due anni e mezzo e ci sono già 7 palazzi già al tetto, con una profondità di 50 metri”.
“Il dialogo con le autorità locali è fondamentale per coordinare gli interventi e le potenzialità sono notevoli”, evidenzia Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, “e la Liguria può essere una sorta di palestra per la nostra capacità di essere vicini agli utenti con le complicazioni dei trasporti. E’fondamentale modernizzare la regione senza dimenticare il tunnel della Val Fontanabuona molto importante per tutti ma anche il tunnel subportuale che cambierà la mobilità genovese; il sindaco Bucci sta lavorando bene ma sta spingendo per accelerare i tempi”.
“Le infrastrutture sono necessarie per essere competitivi e per permettere l’accesso al turisti, l’insediamento delle aziende e migliorare l’efficienza nei collegamenti; il Terzo Valico, la Nuova Diga con le banchine, il passante di Genova e la Pontremolese sono solamente alcune delle opere che renderanno la nostra regione ancora più moderna. Stiamo vivendo un momento unico che permette di concretizzare cosa la cittadinanza si aspetta; il Modello Genova è un obiettivo importante e noi siamo già pronti a partire aspettando gli altri”, conclude il presidente Giovanni Toti.
