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CULTURA

Manfredo Camperio, volontario di guerra e pioniere dell’esplorazione in Africa

La sua vita fu caratterizzata da un costante impegno per il progresso e lo sviluppo dell'Italia.

Un patriota milanese che combatté per l’Unità d’Italia e poi si dedicò allo sviluppo economico del continente africano

Manfredo Camperio nacque a Milano il 30 ottobre 1826 in una famiglia numerosa e benestante. Il suo carattere irrequieto lo spinse a viaggiare fin da giovane, e a 14 anni fu inviato in collegio a Dresda e a 18 anni a Graz. Rientrato a Milano, frequentò il Caffè della Cecchina entrando in contatto con i patrioti antiaustriaci.

L’8 febbraio 1848 fu arrestato dalla polizia austriaca e imprigionato prima a Linz e successivamente ritrasferito nelle carceri milanesi, da cui evase grazie ai rivoltosi delle Cinque giornate di Milano coi quali poi combatté. Dopo la controffensiva austriaca, fu costretto all’esilio in Ungheria e poi in Turchia. Rientrato in Italia nel 1849, fu costretto a rifugiarsi in territorio piemontese a causa di un duello con un ufficiale austriaco.

Nel 1859 riprese le armi contro il nemico austriaco arruolandosi nell’esercito sabaudo. Partecipò alla seconda guerra d’indipendenza italiana e alla terza guerra d’indipendenza italiana, ottenendo la promozione a capitano e la nomina di aiutante di campo del generale Manfredo Fanti.

Dopo l’Unità d’Italia, Camperio si dedicò al commercio e ai problemi delle infrastrutture che ne favorivano lo sviluppo. Nel 1869 presenziò all’inaugurazione del canale di Suez.

Il suo animo inquieto lo spinse ancora a viaggiare, e nel 1877 fondò la rivista “L’Esploratore”, un periodico dedicato ai viaggi e alla geografia commerciale.

Camperio fu un pioniere dell’esplorazione commerciale in Africa. Nel 1879 fondò la Società di esplorazione commerciale in Africa, che organizzò diverse spedizioni nel continente africano.

Le spedizioni della Società di esplorazione commerciale in Africa furono spesso fallimentari, ma Camperio non si arrese. Nel 1881 riuscì ad aprire diverse stazioni commerciali in Tripolitania, che ebbero però vita breve.

Le disillusioni che ottenne dalle sue iniziative africane lo spinsero a voltarsi verso l’Asia, in particolare l’India che aveva sempre amato.

Manfredo Camperio morì all’età di 73 anni a Napoli, il 29 dicembre 1899.

Il ruolo di volontario di guerra:

Manfredo Camperio fu un patriota milanese che combatté per l’Unità d’Italia. Nel 1848 fu arrestato dalla polizia austriaca e imprigionato per aver preso parte alle Cinque giornate di Milano. Dopo la controffensiva austriaca, fu costretto all’esilio in Ungheria e poi in Turchia. Rientrato in Italia nel 1849, fu costretto a rifugiarsi in territorio piemontese a causa di un duello con un ufficiale austriaco.

Nel 1859 riprese le armi contro il nemico austriaco arruolandosi nell’esercito sabaudo. Partecipò alla seconda guerra d’indipendenza italiana e alla terza guerra d’indipendenza italiana, ottenendo la promozione a capitano e la nomina di aiutante di campo del generale Manfredo Fanti.

La sua esperienza di volontario di guerra fu determinante nella sua formazione e nella sua visione del mondo. Il suo impegno per l’Unità d’Italia fu motivato da un forte senso del patriottismo e da una profonda convinzione nella necessità di unificare l’Italia in un unico stato.

Conclusione:

Manfredo Camperio fu una figura poliedrica e complessa. Fu un patriota, un militare, un esploratore, un commerciante e un politico. La sua vita fu caratterizzata da un costante impegno per il progresso e lo sviluppo dell’Italia.

Fonti:

https://gw.geneanet.org/fcicogna?n=camperio&oc=&p=manfredo
http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/persona/MIDC0002BF/
https://www.lombardiabeniculturali.it/percorsi/camperio/5/
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fd/4990010197824_-_Autobiografia_Di_Manfredo_Camperio,_Camperio,Sita_Mejer,_180p,_GEOGRAPHY._BIOGRAPHY._HISTORY,_bengali_(1917).pdf
https://it.wikisource.org/wiki/Patria_Esercito_Re/Parte_prima/I_volontari

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