Il Rotary Club Genova Centro Storico ha promosso un nuovo progetto di accessibilità al Museo di Storia Naturale “G. Doria”, che ha trasformato la “Sala dei Cetacei” in una nuova esperienza di visita, con un percorso multisensoriale, fruibile da tutti, anche dai visitatori ipovedenti e non vedenti; la sala, nel 2017 in occasione dei 150 anni del Museo, era stata completamente riallestita e destinata ai cetacei, grazie al contributo dell’associazione Amici del Museo Doria, un’immersione in uno spazio tutto blu con modelli, scheletri, pannelli e uno spettacolare capodoglio che occupa un’intera parete. Adesso, grazie al contributo finanziario del Rotary Club Genova Centro Storico, capofila del progetto, di tutti i Rotary Club genovesi e del Rotaract Club Genova Centro Storico, con la collaborazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sono stati realizzati 6 QR code posizionati all’inizio dell’esposizione e vicino ai modelli tridimensionali in scala 1:1 di stenella, grampo, tursiope, globicefalo e delfino; il visitatore, inquadrando il QR code, riceve informazioni sull’evoluzione e la biologia dei Cetacei, approfondimenti sulla morfologia, anatomia ed etologia delle specie più comuni nel nostro mare ed il racconto termina con i suoni emessi da esemplari delle singole specie. I modelli tridimensionali si possono toccare, apprezzando le forme e le dimensioni delle specie più comuni del Mar Ligure; nell’atrio del Museo è presente una mappa tattile del piano terra del Museo che indica al visitatore i contenuti delle varie sale e la localizzazione della Sala dei Cetacei con i suoi QR code. Il progetto è stato elaborato dal Rotary Club Genova Centro Storico, con la Direzione delle Politiche culturali del Comune di Genova, il Museo di Storia Naturale e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
“Abbiamo avuto la fortuna di poter collaborare con il Rotary ed il Museo di Storia Naturale è stato disponibile a realizzare una sala dedicata soprattutto ai non vedenti ma interessante per tutti”, dichiara Stefano Mantero dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, “e con lo smartphone si inquadra il QR code che descrive le riproduzioni presenti in modo da essere ascoltate o lette. I modelli possono essere toccati avendo un’idea di come sono fatti gli animali che vivono in acqua; questo progetto vede la collaborazione del Dipartimento dei Musei Culturali del Comune con la dottoressa Boitano ricordando che è stato fatto un buon lavoro. Genova ha tanto da offrire e dobbiamo continuare così”.
Stessa soddisfazione da parte di Daniele Pomata, presidente del Rotary Club Centro Storico :”Il Rotary ha come obiettivo primario il miglioramento della qualità di vita delle persone e tutto ciò è molto importante; i musei sono poco accessibili ed occorre lavorare su questo. Da un’idea nasce un progetto che è durato un anno e lavoriamo all’ampliamento dell’accessibilità alle altre sale del museo; occorre esportare tutto ciò ricordando che tutti i Rotary della città hanno lavorato per questa azione concreta”.
“La proposta del Rotary si è rivelata interessante e ringrazio Stefano Mantero per la collaborazione e la stesura dei testi”, prosegue Giuliano Doria, conservatore responsabile del museo, “ricordando che abbiamo modelli 3D in scala 1:1 in una sala accessibile a tutti. La spiegazione per ora è solamente in italiano ma stiamo lavorando per averla anche in inglese; l’applicazione del museo, scaricabile gratuitamente, è sia in italiano che in inglese”.
“Questo progetto, realizzato dal Rotary Club Centro Storico, permette di avere un turismo accessibile”, afferma l’assessore regionale al turismo Augusto Sartori, “ma voglio ricordare che i fondi del Ministero del Turismo dello scorso anno sono stati destinati per la creazione di un turismo sostenibile che è una questione di civiltà. I disabili vengono in vacanza accompagnati e possono creare un importante indotto; tutto ciò ha una forte valenza sociale e dobbiamo avere sempre più spiagge accessibili a tutti”.
“Ringrazio il Rotary Club Centro Storico che è sempre attento ai problemi sociali; occorre stare vicino ai non vedenti dando loro la possibilità di ascoltare le descrizioni della sala dei cetacei. La nostra città è sempre più digitale ed in questo caso tutto ciò si concretizza con l’uso dei QR code; è fondamentale avvicinarsi alla tecnologia senza dimenticare le persone con problemi di vista. Un progetto del genere permette di avvicinarsi all’informatica aiutando chi ha bisogno”, conclude Marta Brusoni, assessore comunale ai servizi civici.
