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Per cacciare le zanzare non bevete birra e fate una bella dieta

Anti mosquito sign with a funny cartoon mosquito.

In questa estate che latita un po’, sinora, almeno dalle nostre parti, ricordare che le zanzare sono lì in agguato, pronte a colpirci nel sonno, per il momento comunque non ancora disturbato dal caldo notturno, è comunque giusto. Sulla pagina di Firefox, in proposito, era pubblicato il simpatico articolo comparso su “La Cucina Italiana”,  a firma di Angela Altomare, che proponiamo di seguito, dedicato al singolare argomento se il contrasto alle zanzare possa dipendere da ciò che si mnagia o no! L’autrice, apprendo essere una giornalista freelance dal 2012, mamma dal 2021, smart worker e buongustaia da sempre. Leggo che, dalla Calabria, scrive per la carta e in giro per il web, di salute. Ha collaborato con VanityFair.it, Vogue.it, Glamour.it, Grazia.it, Iodonna.it, Starbene, Donna Moderna, Confidenze, BenEssere, F e Natural Style. Curiosa per professione, testarda per vocazione, così di lei si dice, è sempre a caccia di nuove tendenze da raccontare, con una particolare attenzione al benessere e all’alimentazione sana.  Per le consulenze scientifiche Angela ha interpellato Salvatore Ercolano, biologo Nutrizionista a Sorrento, Meta, Capri e Milano, con laurea in Biologia della Nutrizione conseguita presso l’Università Federico II di Napoli. In seguito il dottor Ercolano ha effettuato un tirocinio presso il dipartimento di Medicina Sperimentale della Università L. Vanvitelli di Napoli e ha perfezionato la sua  preparazione prendendo parte al corso del Brain Health Center di Roma, ad altri convegni e corsi di formazione tenutisi in Italia, così abbiamo appurato. Andiamo all’articolo senza ulteriori indugi, avvertendo che in corsivo sono espressi i commenti.

Cosa non bere e non mangiare per evitare le zanzare

Certi cibi e certe bevande sono una specie di calamita. «L’alcol, ma anche l’eccessivo consumo di caffè, di dolci, di frutta ricca di potassio quali le banane, le prugne, l’uva così come gli alimenti molto salati, tra cui i salumi, i formaggi e i latticini grassi attirano le zanzare» spiega infatti il nutrizionista Salvatore Ercolano. «Questi alimenti – prosegue l’esperto – rendono infatti il sangue ricco di colesterolo e acido urico, due importanti nutrienti per la sopravvivenza degli insetti».

Naturalmente i “cattivi” sono sempre gli stessi, come il “governatore spagnolo” nei films di avventura e naturalmente i cattivi, anche nel caso, non possono che essere, oltre alla frutta indicata, se non i salumi ed i formaggi; non vi sono compresi, stranamente, le “carni rosse”, indicate ormai come responsabili di sciagure che vanno ben al di là della salute umana, per investire addirittura il destino dell’intero pianeta, ed il burro, se per esso non si intendono i “latticini grassi”, ritenuto da qualcuno alla stregua del veleno, pur figurando, insieme con il pane, anch’esso ormai in fama di alimento pericoloso, i formaggi, il vino, la birra, fra gli alimenti più antichi preparati dall’umanità!

Chi beve birra attira le zanzare?

Essendo alcolica, quindi, anche la birra è una di quelle bevande che attirano le zanzare. Il motivo è è che bere birra – e in genere gli alcolici – dona alla nostra pelle un odore particolare che attrae molto gli insetti. A dimostrarlo vari studi, tra i quali uno condotto in Africa, dove le zanzare sono volano di malattie molto pericolose come la malaria.

Non si riesce a comprendere, nel contesto, l’ultima affermazione, pur pertinentissima!

Cosa bere e cosa mangiare per evitare le zanzare

«Tra gli alimenti che in alcuni studi si è visto che potrebbero avere un’azione protettiva nei confronti delle punture di zanzare ci sono invece l’aglio, la cipolla, il basilico, la menta, il peperoncino, i cereali integrali, i legumi, la frutta secca, il pesce e la carne di maiale» suggerisce il nutrizionista Salvatore Ercolano. «Questi alimenti sono in grado di favorire l’alterazione della sudorazione in termini di secrezione e di odore».

I cereali integrali ed i legumi, come il pesce e la frutta secca, un tempo odiata, sono sempre invece fra i “buoni”, come, nei films di avventura che citavamo prima, il pirata generoso e per necessità o la figlia stessa del governatore che ne è innamorata. Ormai non si prescinde più da tali alimenti, peraltro ottimi, come non si potevano accantonare la rucola, nella seconda metà degli anni 1980, o i gamberetti, nei primi anni 2000, comunque ottimi ambedue, essi pure! Si rimane sorpresi che la carne maiale, che a volte non può nemmeno essere nominata, vi sia inserita!

Il menù antizanzare

Un menù tipo antipuntura? «A colazione tè verde accompagnato da pane integrale tostato, marmellata di mirtilli, mandorle o noci. Come spuntino sì a una fetta di anguria, a pranzo invece un’insalata di fagioli, pomodori, cipolla, rucola, olive condita con dell’olio extravergine di oliva e pane integrale e per chiudere una pesca. A merenda un vasetto di yogurt bianco con miele e noci. E infine a cena del branzino al forno con prezzemolo e pomodorini, condito con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, insalata di valerianella con limone e olio, accompagnati da pane integrale» consiglia l’esperto.

Ed ecco descritto il menù che si supporrebbe antizanzare! E chi poteva mai pensare che non vi fossero compresi l’olio E.V.O., i legumi, le verdure – tra l’altro ricompare la rucola! – lo yogurt, il pane ma nella versione “integrale”, non sia mai detto che si debbano ampliare le possibilità del pane “bianco”, e l’intramontabile, invitto, onnipresente ed inossidabile tè verde, bevanda quasi magica e rituale di ogni benessere, se non panacea di tutti i mali alimentari! Intendiamoci, la dieta proposta va benissimo, a parte che il tè verde ed il branzino possono forse essere sostituiti dall’orzo e dalle acciughe, ma come anti-zanzare, mah! Ed infatti l’ultima frase dell’articolo, la più sensata, la più “scientifica”, lo precisa!

«Tuttavia, al momento non ci sono in letteratura prove scientifiche sufficienti a sostegno del cambiamento della dieta come metodo per evitare le punture di zanzara. Mentre sempre più studi suggeriscono che a giocare un ruolo cruciale come fattore di rischio è il microbiota cutaneo, ossia l’insieme dei batteri che vivono sulla pelle e in particolare la presenza che dipende da fattori come la genetica di alcune specie di batteri che rendono più appetibili agli insetti».

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