di Claudio Almanzi
Si tratta di una innovativa massaia materana: a crearla, proprio in occasione di Natale, è l’artista Andrea Cenisio che ha il suo laboratorio a Matera, nel cuore dei celebri “Sassi”. Ideatore ed anima dell’
Associazione culturale “Concreta Arti e Mestieri”, Cenisio ha dedicato la propria vita alla conservazione della memoria dell’ambiente culturale dei “Sassi”. Il suo laboratorio è infatti un luogo nel quale la manualità è quella antica, mentre l’ambiente, ricostruito fedelmente da Andrea, con l’ aiiuto del figlio Giuseppe, è quello di una grotta tipica degli abitanti dei Sassi ad inizio Novecento.Siamo partiti da Genova, con un volo per Bari, dove abbiamo incontrato l’artista materano nella sua Galleria di Arte Sacra.
“La passione per gli Antichi Mestieri – ci ha spiegato lo stesso Andrea Cenisio- è nata in me sin da piccolo. Ad 11 anni, sia per passione, sia per necessità, ho deciso di andare a lavorare come ebanista tanto da marinare la scuola, infatti quell’anno fui bocciato ed alla fine scelsi il lavoro che era diventato anche la mia passione ed il mezzo di sostentamento. A quel tempo era difficile imparare i mestieri: dovevi rubarli agli artigiani. Ricordo il maestro, molto severo, che quando lavorava si metteva di spalle per non far vedere come stava lavorando e mi diceva sempre di andare a pulire, di usare segatura e mettere in ordine”.
Una passione dunque profondamente radicata in questo coraggioso artista che, insieme al figlio Giuseppe, è riuscito a tenere vive molte tradizioni dell’ antica Matera per poterle così tramandare ai giovani. Sono decine infatti le classi e centinaia i bambini ed i giovani che seguono i corsi ed i laboratori dell’ associazione. Andrea e Giuseppe realizzano tutta una serie di oggetti in creta e ceramica, piatti, vasi e sculture, souvenir, fra cui le celebri massaie ed i famosi fischietti ad acqua: si tratta di una vasta e singolare produzione. La più recente novità sono le nuove massaie materane che stringono nella mano destra il mattarello e nella sinistra un vassoio con il titpico pane locale.
“ Si tratta- aggiune Cenisio- di un nuovo personaggio, che ho vestito con i costumi tradizioneli tipici del nostro comprensorio”.
La necessità e la passione dunque hanno portato Andrea Cenisio ed il figlio Giuseppe ad essere oggi fra i più validi testimonial della bellissima cittadina della Basilicata. A coadiuvare Andrea nella missione di conservazione del patrimonio culturale locale c’è il figlio Giuseppe che vuole proseguire il percorso del padre e che ha quale obiettivo quello dell’ insegnamento: “La storia di Matera e quella della nostra cultura – conclude Giuseppe- passa attraverso la memoria di luoghi e tempi. Ed il nostro scopo principale è proprio quello di conservare e tramandare questa memoria”.
