Oggi a pranzo alla Stella Marina di Vado Ligure, si è avvicinato al mio Tavolo un “nonnino” con in braccio una bellissiĺma bimba bionda che sembrava un angioletto, era la nipotina di Renato Viazzi!
Molti di Voi diranno “e stì azzi? Chi sarebbe Renatino? Siamo mica a Roma con la banda della Magliana?
Renato in quel tempo (1990) mi sostituì alla guida dei Chimici savonesi, quando io sono stato spedito “in esilio” a Genova nel mese di settembre 1990 per aver peccato e votato contro il PCi e a favore del PSI che stravince le elezioni comunali a Cairo Montenotte con un risultato senza precedenti (+ 2 Consiglieri) per Osvaldo Chebello e le due giovani matricole socialiste Maria Zunato con 600 preferenze (la mia colpa era di aver votato mia moglie) e il Dott. Pietro Infelise con 420 preferenze, Radiologo dell’ospedale di Cairo quando Cairo era un Ospedale e non un “vergognoso cronicario per over 80,” (#sischerzamancheno)! Pietro purtroppo è mancato giovane da tempo per una bestia di Tumore ai Polmoni…proprio Lui che ne aveva diagnosticati a migliaia! Sic Transit gloria mundi! Oggi a continuare la sua opera politica c’è la Figlia Eleonora che pur vivendo a Volterra, avvocato, moglie e figli, non dimentica Cairo e il suo Ospedale.
Io andai a Genova a dirigere, assieme a Renzo Miroglio e Gianfranco Angusti la Filt CGIL che era la più grande, importante ma complicata e difficile Pluri Categoria della CGIL Liguria e organizzava nel suo seno i Portuali delle Autorità e delle Compagnie, i Ferrovieri da Ventimiglia a Sarzana, gli Autoferrotranvieri delle Municipalizzate delle 4 Province, i Marittimi pubblici e privati di bandiera italiana e non, la Logistica e le Merci, i Terminalisti Privati e il nuovo Porto di Voltri, glii autogestiti nei Mercati e i Macelli: una vera e propria Potenza e una grande Corazzata invincibile era la Filt CGIL (da sola eleggeva indirettamente 2 Parlamentari). Ma va beh…!
Devo dire che non è stato facile per me mantenere una sostanziale autonomia dal Psi che iniziava la deriva e gestirmi tra Meoli, Cerofolini, Intini, Morchio, Sanguinetti, Magnani, Merella & Company che mi tiravano per la giacchetta.
Una cosa è certa andare tutti i santi giorni a Genova da Cairo o da Millesimo non era una gita piacevole e, soprattutto, gli orari erano destabilizzanti con una richiesta di presidio, trattative h24 e riunioni Romane quasi 2 volte la settimana: la Filt non era una Categoria, ma una sorta di Confederazione con 10 Categorie e 10 Contratti.
Renzo Miroglio amava dire che un anno di lavoro alla Filt, avrebbe dovuto valere almeno tre anni di contribuzione! Per me avrebbe dovuto valere 5 visto che venivo dalla Valle, da Savona e, prima ancora da Roma: un altro mondo!
Pensate solo al mio Rapporto con il Console della Culmv Paride Batini, che parlava solo in stretto genovese o con modi di dire Portuali storici; confesso apertis verbis che io spesso non capivo proprio un belino di cosa volesse da me e mi chiedesse di fare “Chi ù l’è stù Çhì” diceva….. “L’è un tù Ģalante? Gian? Poi dopo qualche settimana capii che l’unica cosa vera che voleva da me era un rapporto diretto (ma mediato dalla CGIL), un “ponte” o “un Taxi” come avrebbe detto Ottaviano Del Turco, per arrivare al Presidente della Port Authority Rinaldo Magnani, socialista e ai nuovi manager dei Terminal Privati Musso, Negri, Cosulich, Grimaldi, la Fiat per Voltri e i due Manager pubblici di cui una stupenda giovane Donna bionda che si chiamava Roberta Falqui.
Ma torniamo a Savona e a Renato! La mia sostituzione non fu un privilegio ma una croce per Renato Viazzi, non tanto e non solo perché “era meno bravo di me”‘, quanto perché proveniva dalla Fiom, dai metalmeccanici che rispetto ai Chimici erano un altro mondo e ci entravano come i Cavoli a merenda! Il mondo delle relazioni industriali, dei contenuti del negoziato e delle trattative erano agli antipodi e difficilmente apprendibili e fungibili…al punto tale che dopo il 1990 il maggior referente degli Imprenditori e della Unione industriali era diventato Pino Congiu della Uil che ha vissuto per anni e anni (oltre un decennio) di rendita essendo cresciuto alla scuola dei due violini di Paganini (tradotto in vulgata il Sottoscritto e il buon Angelo Rossi di Pallare della CISL).
Renatino, però, mi batteva nettamente nell’attirare le attenzioni delle Donne e con Lino Alonzo Alonzo avevamo il Palmares dei Casanova sindacalisti della mitica Camera del Lavoro di via Giusti.
Io e Giancarlo Pinotti in una virtuale graduatoria eravamo in retroguardia come la Sampdoria sta oggi al Napoli.
Ma non voglio dare l’impressione di voler dare a Viazzi colpe e responsabilità che non ha e non merita per il disastro dell’industria chimica avvenuta nella terribile ristrutturazione del lustro 1995/2000.
L’incredibile catastrofe del Polo chimico della Valle Bormida e del Vadese arriva dopo Viazzi, quando arrivano gli Attila senza storia e senza cronaca: gli interlocutori del Ciclope Polifemo…Nessuno, uno o centomila…fate pure voi che non sbagliate; una sorta di chiacchiere e campanelli senza alcuna autorevolezza sia nei confronti dei lavoratori e sia, purtroppo dei Padroni e del Management.
Ricordo ancora oggi la telefonata del mio caro amico e controparte ing. Francesco Gervasio: era il marzo inoltrato del 1983!
Con la voce rotta dalla commozione mi disse “ Volevo avvertirla per primo, per l’affetto e la stima reciproca che ci lega, che ho già deciso di lasciare l’incarico e l’Azienda 3M Italia e di candidarmi a Sindaco di Savona “.
Da quel giorno iniziò il declino della chimica e della industria savonese sino alla sciagura e alla tragedia di oggi.
Per chiudere con Renatino, in 23 anni, ci saremo incontrati a Savona 11/12 volte per puro caso come oggi: e ogni volta è lo stesso Film con sceneggiatura, attori e registi identici: “Ciao come stai? Dobbiamo assolutamente vederci magari a pranzo con dù Penne all’Arrabbiata, ci sta? Certamente sì, a presto” …e così pass il tempo e gli anni….
Pillole di memoria storica: Esiliato dai chimici di Savona per trasferirmi a Genova alla Filt Cgil
