Per comprendere il significato del termine “Politica” è opportuno descrivere le fasi del vivere quotidiano di ogni essere vivente caratterizzate dal poter decidere cosa fare e magari successivamente controllare se si è fatto bene o male ciò che si è deciso. Sì, in ogni momento della vita, dalla nascita fino alla morte, si esercitano dei poteri che hanno una struttura conseguenziale ovvero prima di tutto quello di decidere, anche perché ogni azione presuppone un’attività decisoria su ciò che si intende fare. Cosa si può fare d’altronde senza la precisa volontà del decidere in modo consapevole o meno? Successivamente si tende per logica a controllare ciò che si è fatto in termini di efficacia ed efficienza per migliorarsi anche inconsapevolmente in ciò che si intenderà decidere di fare in futuro.
Le accennate fasi sono insite, ripeto, in ogni essere vivente sin dall’inizio della propria esistenza e nella storia si inquadrano in una evoluzione di interpretazione intellettuale di forma e sostanza variegati ma immutabili nella loro essenza che mi riservo di esporre in seguito limitandomi per ora alla comprensione più semplice e possibile nella sua contemporaneità.
Ed ecco allora che l’attività del decidere si identifica nel termine di politica che consiste nello svolgere sempre e in qualsivoglia contesto un’attività decisoria sia a livello individuale che di gruppo quali la famiglia ed ogni altra entità composta da più soggetti quali il Comune, la Regione, lo Stato e via dicendo. Siamo dunque in presenza del termine politica come politica personale e, quando si è in gruppo, di politica familiare, politica d’impresa, politica comunale, politica provinciale, politica regionale, politica statale e quant’altro che implica, o dovrebbe implicare, il diritto di tutti i partecipanti di partecipare alle decisioni nel modo che spiegherò in seguito.
Una volta decise le finalità (Obiettivi) o anche come affrontare ogni problematica si passa al fare che consiste nell’attività esecutiva, di gestione concreta ovvero di amministrazione di quanto deciso e di conseguenza verificare con le relative azioni di controllo se si è fatto bene.
Propongo nel contesto uno schemino per una più facile comprensione ed una facile visualizzazione dei tre poteri di ogni individuo e di ogni gruppo che se pubblico è soggetto al principio della separazione dei tre poteri come autentica garanzia per un sistema politico democratico.
DECIDERE = POLITICA
FARE =AMMINISTRAZIONE
CONTROLLARE = VERIFICARE E GIUDICARE (Da cui potere giudiziario nei gruppi pubblici)
Cosimo Luppino
