Mentre le navi delle organizzazioni umanitarie, hanno in atto un braccio di ferro con l’Italia, i trafficanti di esseri umani, studiano come riorganizzare i loro traffici sulla rotta Greca e Spagnola. Già il mondo antico ci tramanda di profughi, la più nota è la storia di Enea esule di Troia che dopo un lungo viaggio approderà sulle coste italiane, progenitore della stirpe latina Certamente invece più tragica, sino ad essere decantata da Eschilo in una sua opera teatrale è giunta sino a noi lavicenda delle figlie di Daneo che fuggono dalle coste d’Egitto per rifugiarsi ad Argo ed evitare nozze combinate. Dopo essere ospitate nel primo centro accoglienza di cui si ha notizia vengono, evitare una guerra, rinviate alla terra natia per convolare alle nozze prestabilite. La tragedia che sarà presentata anche al teatro di Siracusa le vuole poi uxoricide. Tornando ai giorni nostri, l’Europa aveva bloccato il progetto “Mare Nostrum” dicendo che era inutile, anzi favoriva, dava modo ai trafficanti di invogliare i migranti a partire e messo in piedi il progetto “Triton” che ben lontano dal dissuadere i migranti, non serviva per scopi umanitari. Pare addirittura che il Ministro Europeo Leon vista la gravità della situazione, avesse proposto un blocco navale davanti alla Libia per respingere i gommoni dei trafficanti. Interessante il lavoro effettuato dall’apposito organismo in seno all’Onu, con la registrazione degli sbarchi di migranti avvenuti negli ultimi anni .Nei primi 8mesi del 2019 45.000+ 11.000 a piedi,1/3 in meno rispetto alla crisi del 2012/13, tra Italia, Spagna, Grecia e Malta , per un totale di 56.000 Italia(5000), provenienti in particolare da Marocco,Nuova Guinea,Costa d’Avorio, Mali. Il 75% uomini ed 1/3 sono bambini; si registrano anche 894 dispersi. Nel 2015 in Grecia, dopo l’accordo con la Turchia si era notato un crollo negli sbarchi da 850.000 a 32.000 persone. In Italia da 181.000 nel 2016 scesi a 119.000 nel 2017. In contro tendenza la Spagna saliti d 8.000 nel 2016 a 58.000 nel 2018, momento di difficoltà specie in Andalusia. Numeri ridimensionati dopo accordo col Marocco ( filo spinato e 170milioni).,ed una legge che prevede reclusione per il periodo d’identificazione di 60 giorni e il respingimento in Marocco se non accolta la richiesta di asilo. Grave la situazione dei minorenni che restano in strada senza ogni aiuto per non incentivare nuovi arrivi . In Grecia gli arrivi non cessano specie per le isole Lesbo e di Samos per la vicinanza (800mt) alla costa turca. Questa è la rotta più utilizzata per i bambini soli circa 32.000, in gran parte abbandonati, considerato che i centri di raccolta non hanno posti. Si è cercata la ricongiunzione con parenti residenti in Europa, ma un accordo è stato stipulato solo con l’Inghilterra per 70 bambini . Diamo soldi a Turchia,Libia, Marocco, perché non li aiutiamo a casa loro, ad utilizzare bene le loro notevoli risorse. migliorando le loro condizioni di vita . Eviteremmo e morti in mare o forse servono per coprire loschi affari: tratta, commercio di esseri umani ,sfruttamento, vendita armi. Per i minorenni poi esiste il rischi di espianti di organi da trapiantare. Sono business enormi, forse va bene così.
Lascia un commento
