Dal 10 al 12 marzo sarà organizzata la XIX edizione del Salone dell’Agroalimentare Ligure a Finalborgo; l’evento, che negli anni è diventato un appuntamento fisso per gli appassionati di enogastronomia, sarà allestito presso il Complesso Monumentale di Santa Caterina e nel centro storico di uno dei Borghi più Belli d’Italia. La collaborazione con il Comune di Finale Ligure ha fatto sì che si potesse organizzare un evento sempre più attrattivo per il pubblico; dopo l’emergenza pandemica da Covid-19, l’evento torna nel suo mese naturale, quello di marzo, messo a punto dagli organizzatori per destagionalizzare il turismo nella Provincia di Savona.
Il 2023 avrà molte novità in termini di programma e di presenze espositive. L’Auditorium Vision Plaza, sarà il fulcro degli incontri che andranno a toccare le tematiche 2023, che seguiranno le tendenze del settore food and beverage: etica e tecnologia a supporto dell’agricoltura e del turismo. Le altre sale eventi saranno la Sala Liguria, dedicata ai laboratori di degustazione e agli show-cooking a cura dell’Istituto Alberghiero di Finale Ligure e la sala dedicata ad Assaggia La Liguria che, per il 2023, allestirà uno spettacolo teatrale a cura del Teatro del Piccione, per presentare le DOP liguri.
“Questo è un evento importante per tutta la regione senza dimenticare il supporto a diversi soggetti”, dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana, “e ci sarà anche l’area Assaggiamo la Liguria per far conoscere le nostre eccellenze. Ringrazio i consorzi dell’olio, del vino, del basilico e del pesto che sono nostri ambassador ricordando che in Italia la filiera dell’agroalimentare vale ben un terzo del nostro pil; tutto ciò è fondamentale per la nostra produzione che è un’eccellenza a livello mondiale. La tracciabilità dei prodotti è necessaria e voglio ricordare che la Liguria ha saputo ritagliarsi il suo spazio nel settore e questa manifestazione fa conoscere le nostre specialità; i fiori sono il simbolo della nostra riviera tanto che ben il 33% della produzione nazionale avviene qui. I fiori rappresentano anche la nostra storia sociale ed economica, un comparto da 400 milioni per la nostra regione; la Piana di Albenga è famosa per le aromatiche tanto che su 150 milioni di vasi prodotti a livello nazionale ben 102 arrivano da quella zona. Le nostre eccellenze sono una piacevole scoperta e permettono di ritrovare sapori perduti; all’ultimo Golosario a Milano ha vinto un ristorante genovese ma i nostri operatori sono bravi a trasformare i prodotti. Il territorio ligure è difficile da coltivare ma la qualità dei prodotti ricompensa tutti i sacrifici”.
Stessa soddisfazione da parte di Ugo Frascherelli, sindaco di Finale Ligure :”Questo evento è ormai una tradizione visto che è giunto all’edizione numero 19; i colori ed i profumi sono importanti e tutto ciò è una grande vetrina per il nostro territorio e le sue eccellenze. Per le nostre aziende e tutto il comprensorio è un’occasione di promozione fondamentale; in questi tre giorni abbiamo l’occasione di esporre, raccontare ed assaggiare i nostri prodotti che devono essere scoperti e valorizzati. Altrove sono stati più bravi a mettere in luce le loro eccellenze ma voglio ricordare che la cucina ligure è povera ma anche ricercata e salutare”.
“Ringrazio la regione ricordando che questo evento è importante sia per il settore florovivaistico che per il turismo”, prosegue Cristina Bolla, direttore del salone, “e tutto ciò è stato creato per destagionalizzare le presenze. La manifestazione è in crescita e permette di visitare sale poco conosciute creando una rete di marketing museale; il distretto florivivaistico della Liguria è un pezzo importante del settore e il ranuncolo sarà il simbolo della manifestazione. Durante l’evento i vari consorzi presenteranno le dop liguri tra cui l’olio, il vino ed il basilico; questi prodotti verranno raccontati attraverso una rappresentazione teatrale senza dimenticare diversi laboratori ed angoli in cui sarà realizzato il pesto. Il Premio Fassone sarà assegnato a chi fa del pesto un prodotto turistico; la sostenibilità è fondamentale ma voglio ricordare che ci sarà un’area dedicata alla lavanda ed il salone è nato come contenitore di tutti i prodotti tipici del ponente ligure che potranno essere conosciuti da turisti e residenti. Saranno tre giorni molto ricchi in cui i fiori di Sanremo vengono valorizzati attraverso il Distretto Florovivaistico della Liguria senza dimenticare i laboratori che coinvolgono gli studenti dell’Istituto Alberghiero; l’area Assaggiamo la Liguria farà conoscere i tre marchi regionali dop ed il taglio del nastro sarà venerdì alle 16”.
“La valorizzazione dei fiori di Sanremo dimostra come nel tempo è cambiata la coltivazione dei fiori attraverso uno show interattivo”, afferma il direttore del Distretto Florivivaistico, “e durante questa dimostrazione verrà ripercorsa la storia del Festival di Sanremo e l’evoluzione dell’estetica floreale e della produzione florovivaistica facendo vedere come sono cambiati gli omaggi floreali che hanno accompagnato la kermesse negli anni. Questa sarà l’occasione per apprezzare l’evoluzione nel gusto e nello stile dei mazzi dal secondo dopoguerra agli anni ’80 per finire con i bouquet più contemporanei, da Nilla Pizzi ai Maneskin; i prodotti realizzati resteranno in esposizione durante il periodo del Salone”.
“La produzione agroalimentare è un importante fattore di sviluppo”, sottolinea l’assessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti, “ed è necessario creare reti economiche di produzione. I prodotti sono coltivati con modalità ottimali e la regione sarà sempre presente”.
“Assaggia la Liguria è molto importante anche per noi operatori poichè dobbiamo far conoscere i prodotti come attrattiva turistica; i prodotti tipici possono diventare una grande opportunità per fare business”, conclude il rappresentante del Consorzio per la Tutela del Basilico.
