Regione Liguria ha presentato i risultati della campagna 2023 “Io Cammino Sicuro”, un’iniziativa dedicata alla prevenzione del rischio sui sentieri; la campagna 2023 “Io Cammino Sicuro” è un’iniziativa volta a rendere gli escursionisti dilettanti o che si approcciano per la prima volta ai sentieri liguri più consapevoli del rischio che ogni passeggiata nella natura può comportare e sulle buone pratiche da tenere per minimizzarlo. L’iniziativa ha fatto seguito all’aumento dei camminatori, biker e runner che frequentano i sentieri e che sono cresciuti in maniera importante negli ultimi anni dopo il lockdown da Covid-19 e di pari passo, infatti, sono aumentati anche gli incidenti. Dai 300 interventi del 2020, nel 2022 si è superata la soglia dei 400 casi, da cui la decisione di Regione Liguria di promuovere la cultura della sicurezza in montagna e sui sentieri.
“Esaminiamo i dati e ringraziamo gli enti capofila del progetto tra cui il consigliere comunale Alessio Bevilacqua e Roberto Manfredi per il Cai”, dichiara l’assessore regionale all’escursionismo ed al marketing territoriale Alessandro Piana, “senza dimenticare gli esperti del settore. Le buone pratiche per andare in montagna sono fondamentali e da aprile a settembre 2023 abbiamo creato presidi presso le aree protette tra cui l’Antola, l’Adelasia, il Beigua e le Alpi Liguri; è stato realizzato un sondaggio per la preparazione degli escursionisti a cui hanno aderito 520 persone. Da gennaio a settembre 2023 sono state soccorse circa 330 persone di cui 1 su 4 per la scarsa preparazione ed abbigliamento poco adeguato; voglio inoltre dire che chiamando i soccorsi si tolgono risorse per casi più gravi e si mette in pericolo la vita dei soccorritori. E’fondamentale avere preparazione ed abbigliamento adeguati ricordando che il 63% degli intervistati sovrastima le proprie capacità e la paura salva la vita; il rispetto per la montagna è necessario ma solamente il 50% degli intervistati conosce i segna via creando pericoli per noi stessi e per gli altri ed il 17% sa calcolare i tempi di percorrenza dei sentieri che con il buio diventano più difficili. La sensibilizzazione crea le condizioni per un approccio corretto all’outdoor ed il nostro territorio porta qui molte persone; continuiamo ad investire sulle infrastrutture ricordando che l’Alta Via è lunga 440 chilometri da Ventimiglia a Sarzana interessando anche le arterie secondarie. Ringrazio il Soccorso Alpini, il Cai ed i nostri uffici ricordando che abbiamo una convenzione con il Cai per la pulizia dei sentieri; abbiamo stanziato 1,050 milioni per la cooperazione tra Gal ed Alta Via ricordando che la biodiversità deve essere preservata anche perchè ne derivano tante ricadute per il territorio. Tanti giovani investono e tutto ciò permette di invertire la tendenza dello spopolamento; servono corsi per formare chi va in montagna affinchè si possa evitare di chiamare i soccorsi che hanno un costo”.
Stessa soddisfazione da parte del consigliere comunale con delega alle vallate Alessio Bevilacqua :”Saluto e ringrazio i presenti, la regione e l’assessore Piana per cosa fa ricordando che sono tante le iniziative a tutela del territorio; sono qui in rappresentanza del comune ed è necessario parlare di dati e sicurezza ricordando che sono presenti il Cai ed altre grandi realtà. Noi facciamo la nostra parte senza dimenticare il presidio presso il Parco delle Mura; è bello riscoprire il territorio attraverso i sentieri ma serve rispettare la natura ed i sentieri senza dimenticare la sicurezza al fine di poter vivere momenti di serenità durante il tempo libero. Un programma congiunto può essere motivo di spunti e dare messaggi attraverso i cartelli è fondamentale; bisogna rispettare la natura ed il territorio affinchè non sia vanificato cosa è stato fatto”.
“Sono contento di essere qui e questa campagna è importante perchè il nostro territorio attrae molte persone senza dimenticare che i soci Cai sono 11000 e qui vengono tanti turisti”, prosegue il presidente Cai Liguria Roberto Manfredi, “ma occorre ricordare che questo è un territorio delicato ed il 25% delle persone che chiamano i soccorsi si sono perse e l’elicottero costa. In queste zone si arriva, in cinque chilometri, dal bagnasciuga a 1000 metri di altezza ed il territorio è fruibile per un lungo periodo; la campagna è necessaria e siamo partiti con i volontari che hanno sottoposto il questionario a più di 500 persone rendendolo un punto di partenza per la sensibilizzazione e la raccolta dei dati. L’analisi di questi ultimi è difficile ma significativa e voglio ricordare che siamo attivi per il rinnovo della segnaletica; queste sono iniziative importanti ed occorre continuare così. Gli errori più comuni sono dovuti alla preparazione fisica, al materiale ed alla conoscenza del territorio; il 25% degli interventi viene fatto a favore di chi si perde”.
“In Liguria le nostre squadre sono uscite quest’anno più di 450 volte”, afferma il consigliere nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Fabrizio Masella, “e la maggior parte degli interventi è dovuto alla sovravalutazione delle proprie capacità e della sottovalutazione di cosa si fa tra cui gli abiti sbagliati e la lunghezza dei sentieri; i nostri sentieri partono dall’alto verso il basso e tutto ciò crea difficoltà. Ogni volta che si esce si sottrae personale ad interventi più seri e grazie alla regione abbiamo un tecnico di elisoccorso sull’elicottero della regione 7 giorni la settimana per 24 ore; tutto questo permette un intervento più tecnico anche se le persone si muovono poco preparate”.
“Ringrazio il Soccorso Alpino ricordando che gli interventi, nel tempo, si sono modificati”, sottolinea il consigliere regionale della Fie (Federazione Italiana Escursionismo) Emanuele Roccatagliata, “ma la cosa importante è che c’è tanto da fare per la conoscenza, la consapevolezza e l’informazione di coloro che vanno per sentieri quindi certe cose non dovrebbero succedere. Il calcolo delle ore di luce e di buio è fondamentale e la sicurezza ha diversi aspetti; occorre conoscere sè stessi ed i luoghi visto che certi posti vanno affrontati correttamente. Serve una conoscenza della cartografia e la sicurezza diventa consapevolezza; tutto ciò fidelizza le persone e va insegnata la bellezza dei luoghi affinchè la gita possa essere una bella esperienza. Siamo presenti da sempre per la segnaletica e le manutenzioni dei sentieri ma un intervento comunale sulla Rete dei Forti potrebbe creare un importante precedente”.
“L’analisi dei dati è importante e questo ambiente montano naturale ha attrattiva poichè ha in sè la libertà e la maggiore presenza di persone fa aumentare i problemi; i dati relativi ai soccorsi sono riferiti fino al 30 settembre ed il 25% delle chiamate è dovuta alla perdita dell’orientamento ricordando che per le chiamate immotivate è previsto il pagamento di un ticket. Gli interventi a livello regionale da giugno a settembre sono stati circa 44 al giorno ed i dati liguri sono in linea con quelli nazionali; più del 50% degli interventi sono destinati agli escursionisti mentre vi è una media più alta per i bikers poichè la media italiana è dell’11% e noi siamo al 14% senza dimenticare il 9% per i cercatori di funghi. Sensibilizzare l’utenza è fondamentale ma voglio ricordare che uno dei filoni più importanti è quello dell’informazione; ringrazio chi ha partecipato ai gazebi senza dimenticare Manfredi. I cartelli riportano banalità che devono essere scritte e voglio ricordare che il 25 aprile ci sono stati importanti presidi al Parco delle Mura, alle Batterie di Portofino, a Montemarcello Magra e presso l’Adelasia nella provincia di Savona; abbiamo distribuito un decalogo con le norme del buonsenso e somministrato un questionario per comparare l’autovalutazione con il test. Oltre ai liguri abbiamo notato la presenza di toscani, piemontesi e molti francesi; abbiamo constatato che le persone si sopravvalutano ed una delle cose più importanti è lavorare sulla scomparsa dei pericoli eliminabili. Il 93% delle persone si dicono preparate mentre la metà non conosce i segnavia e sono convinto che il comune dovrebbe conoscere lo stato dei sentieri; tra le cose fondamentali troviamo quella di informarsi sul meteo ed andare a fare le escursioni in compagnia. I dati fino al 30 settembre sono in linea con quelli del 2021 e del 2022, anni in cui i visitatori sono aumentati a causa della pandemia; voglio ricordare che ben il 60% delle persone si sopravvaluta”, conclude Maurizio Robello in rappresentanza della regione.
