Presentato il progetto Stelle e storie – Teatro al Parco dell’Acquasola

Due spettacoli che parlano di Genova in modi diversi ed epoche diverse. Due compagnie giovani e di talento, forti di artisti legati al nostro territorio e alla Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”. Un parco di gloriosa tradizione in centro città. Sono questi gli ingredienti del progetto Stelle e storie – Teatro al Parco dell’Acquasola, che il Teatro Nazionale di Genova presenta dal 2 al 19 giugno 2022: una nuova proposta per vivere la città, ideata in sinergia con il Comune di Genova, grazie al cui sostegno, unitamente alla preziosa partecipazione di Iren come main sponsor, è possibile offrire gratuitamente gli spettacoli alla comunità. Stelle e storie nasce sulla scia del successo ottenuto dagli eventi open air promossi nel 2020 e nel 2021; la rassegna TIR – Teatro In Rivoluzione, con cui il Teatro Nazionale di Genova si era mosso dal centro verso Cornigliano e Prà, oltre che sul territorio ligure da Savona a Busalla a Santo Stefano Magra, grazie alla collaborazione della Regione Liguria, e La congiura del Fiesco a Genova, presentato in quel centro storico in cui si svolgono i fatti narrati da Friedrich Schiller. Per Stelle e storie si è scelto un altro dei luoghi simbolo di Genova : progettato dall’architetto Carlo Barabino nel 1821, il Parco dell’Acquasola, che congiunge lo storico quartiere di Portoria con Carignano, è stato il primo giardino pubblico di Genova, fino ai primi del Novecento meta prediletta per le passeggiate (come ricordato anche da Stendhal nel suo Viaggio italiano). Stelle e storie si apre il 2 giugno con La congiura del Fiesco a Genova, accolto con eccezionale successo la scorsa estate in Piazza San Lorenzo e adesso interamente ripensato per la nuova location dal regista Carlo Sciaccaluga e dalla scenografa e costumista Anna Varaldo. La fama della Repubblica genovese, ricca e potente, capace di restare indipendente dal Medioevo sino alla fine del Settecento – epoca in cui è stata scritta l’opera di Schiller – risplendeva in tutta Europa. La congiura del Fiesco a Genova immortala gli avvenimenti che nel 1547 portarono il giovane Gianluigi Fieschi, Conte di Lavagna, a ordire una congiura contro Andrea Doria, sino a quel momento dominatore incontrastato della città. Vestiti con splendidi costumi d’epoca, realizzati dalla sartoria del Teatro Nazionale di Genova, gli attori, Simone Toni, Andrea Nicolini, Roberto Serpi, Aldo Ottobrino, Irene Villa, Barbara Giordano, Francesco Sferrazza Papa, Rabii Brahim, Silvia Biancalana, Davide Mancini, Melania Genna, Chiara Vitiello, danno vita a personaggi incisi nella storia, oltre che nella toponomastica genovese. Repliche sino al 14 giugno. Una Genova più vicina a noi, resa universale nella sua umanità da Fabrizio De André, è invece protagonista di Via della Maddalena, testo di Marco Taddei, regia di Aleph Viola, scene e costumi di Ruben Esposito. Interpretato da Elsa Bossi, Sebastiano Bronzato, Federico Gatti, Paolo Li Volsi, Aldo Ottobrino, Deniz Ozdogan, Carolina Rapillo, Roberto Serpi, Marco Taddei, Irene Villa, lo spettacolo, che sarà presentato al Parco dell’Acquasola dal 16 al 19 giugno, ha avuto una lunga genesi. L’autore ha sviluppato il testo tra il 2013 e il 2015 all’interno del laboratorio “Crisi” condotto da Fausto Paravidino al Teatro Valle Occupato; poi, nel dicembre 2020, insieme ad Aleph Viola e altri artisti coinvolti nella produzione, ha partecipato a Il senso del sogno, una serie di giornate in cui la direzione del Teatro Nazionale di Genova ha dialogato con le realtà creative del territorio (da quegli incontri sono nati il progetto Factory e le residenze artistiche a esso legate). Realizzato con un particolare gioco scenico che sfrutta due videocamere e una parete trasparente per mostrare i personaggi da diverse angolazioni, Via della Maddalena racconta la storia di un farmacista rimasto vedovo che torna a vivere nei luoghi della sua infanzia insieme alla figlia adolescente; i loro destini si incrociano con quelli degli abitanti dell’antica strada, un microcosmo eterogeneo in cui il genovese si mescola a voci di terre lontane, così come cumbia, trallallero e trap si fondono nella colonna sonora creata da Francesco Bacci e Raffaele Rebaudengo con la collaborazione artistica di Patrizio Simonini. Una breve anticipazione di Via della Maddalena sarà mostrata in anteprima dal 7 al 14 giugno a precedere le repliche de La congiura del Fiesco.

“L’evento è molto importante anche per la location che è molto bella e ringrazio Barbara Grosso, Ilaria Cavo, la Fondazione della Compagnia San Paolo ed Iren che ha pagato i biglietti”, dichiara Alessandro Giglio, presidente del Teatro Nazionale, “ricordando che quella del 9 giugno sarà una serata per i dipendenti Iren”.

Stessa soddisfazione da parte del direttore del Teatro Nazionale Davide Livermore :”Siamo tutti contenti di essere qui dicendo che è molto importante valorizzare gli spazi della città; bisogna far rivivere un parco come questo. Siamo legati all’agenda 2030 dell’ONU per quanto riguarda la sostenibilità e lo spettacolo Via della Maddalena è legato alle compagnie del territorio, un’ottima possibilità per far emergere i talenti locali; la stagione è ricca ed ha proposte culturali importanti poichè è cambiato il mondo ed il tipo di pubblico. Genova ha una popolazione anziana e la paura della pandemia ha ridotto il pubblico ma il calo più alto lo abbiamo avuto quando è stato possibile riempire i teatri al 100%; sono inoltre cambiate le abitudini degli spettatori che decidono all’ultimo momento di venire a teatro. I due testi raccontano Genova in epoche diverse e La Congiura del Fiesco è un classico con l’introspezione dei personaggi che fa riflettere sulla nostra vita e sarebbe bello fare uno spettacolo permanente; sono orgoglioso di Via della Maddalena perchè permette di spiegare ai giovani artisti il rapporto con il Teatro Nazionale che deve tirare fuori il loro valore. Per noi è fondamentale spiegare che bisogna convincere i teatri e la politica della bellezza della gioventù e dei loro sogni; oggi fare teatro è rivoluzionario”.

“Ringrazio il teatro per l’impegno”, afferma l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo, “dicendo che questa è una bella location ed uno spazio importante per la cultura. La storia della città rivive in un luogo fantastico ma bisogna ricordare il progetto TIR che ha portato il teatro fuori dal teatro; la porta della drammaturgia contemporanea è importante e permette di legare a tutto ciò figure come quella di De Andrè. Il Teatro Nazionale ha in sè un grande coraggio per la riscoperta del suo ruolo”.

“Lo spettacolo è bello ed ha in sè un doppio binario che rappresenta un’utopia realizzata”, commenta il critico Andrea Borghetto, “e la rappresentazione dedicata soprattutto ai bambini intitolata Lettere da molto lontano mette insieme codici diversi come la danza, la narrazione ed il racconto”.

“Lo spettacolo e la location sono molto belli e ci piace molto che da qui si possa vedere Corte Lambruschini”, commenta Carlo Sciaccalunga, regista di La congiura del Fiesco a Genova, “ricordando che l’autore dell’opera ha scritto lavori dedicati ai grandi personaggi della storia. Mi piace molto l’idea di portare il teatro fuori perchè, così facendo, si denuda verso la comunità”.

Via della Maddalena è uno spettacolo importante che è un bel sogno e la comunità deve sognare”, sottolinea l’attore Aleph Viola, “e sui tetti di Genova traghetteremo tutti i sogni sul palco. Lo spettacolo parla a tutti e non dobbiamo avere paura a percorrere nuove strade ma voglio ringraziare i soggetti privati che hanno reso possibile tutto ciò”.

“In questo luogo ci mettiamo a disposizione per far vivere il senso di comunità”, riprende Livermore, “e sarà bello vedere tante persone qui, in una sorta di sogno di mezza estate. Essere tutti insieme con le bellezze del teatro è fondamentale e spero in un grande successo”.

“Questa è la seconda edizione di La congiura del Fiesco a Genova ed il Parco dell’Acquasola è reso alla città grazie alla cultura; è un momento importante per tutti ed è bellissimo fare cultura qui rievocando importanti momenti della storia genovese. Avere eventi per tutta la città come il Festival di Nervi ed il cinema all’aperto è molto bello perchè fa rivivere ogni zona di Genova”, conclude l’assessore alla cultura del comune di Genova Barbara Grosso.

Gli spettacoli di Stelle e Storie – Teatro al Parco dell’Acquasola iniziano alle ore 21, ingresso spettatori lato Ponte Monumentale; il bar del parco resterà aperto sino all’inizio degli spettacoli. Gli spettacoli sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su biglietti.teatronazionalegenova.it

INFO 010 5342 300 | teatronazionalegenova.it 

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