Da trenta anni la politica vuol chiudere le Province e col 1 gennaio 2015 sembrava che circa 50.000 persone dovessero perdere il proprio posto di lavoro da un giorno all’altro. I dipendenti delle Province in agitazione al (suono)grido di “Togliamo le Regioni invece delle Province” L’Italia è in sofferenza, trova difficoltà a svincolarsi dalla crisi e come diceva Cacciari ricollegandosi anche al pensiero di Miglio, si dovrebbe guardare alla Germania che ha attuato una vera riforma territoriale importante “i Lander” e realizzare la riforma delle riforme (le Macroregioni), considerato che quella delle Regioni è stata una riforma incompleta. Una proposta di legge ad opera di alcuni parlamentari prevedeva l’accorpamento di vari enti territoriali. Le Regioni ad esempio dovrebbero essere ridotte da 20 a 12 In questa nuova ipotesi. il Nord Ovest ad esempio vedrebbe unite Piemonte, Val d’Aosta e Liguria e cosi via per le altre piccole realtà. Solo Roma Capitale potrebbe essere entità a se stante come avviene per Berlino. Le Regioni, anche se non in possesso di piene funzioni, sono ovviamente privilegiate perché si fanno le leggi. Alcune Regioni funzionano, a scoppio ritardato, spesso dilapidano malamente in spese a volte contestate anche dalla Corte dei Conti o Ragioneria dello Stato, se non dai Giudici, per illeciti. Le Regioni a statuto speciale oggi poi sembrano anacronistiche. Se circa 50.000 dipendenti di Province (a Savona pare fossero 178), sentendo che avrebbero potuto essere in esubero, non sapendo che fare; avevano iniziate azioni di protesta (occupazioni notturne dormendo al posto di lavoro). I dipendenti ridottisi man mano con i pensionamenti, ora i rimanenti potrebbero essere utilizzati a coprire carenze di organico nei Comuni o altri Enti. Un buon esempio, quindi da imitare, è stato dato da alcuni piccoli comuni che autonomamente, per ridurre le spese, hanno deciso di unirsi almeno per la gestione di alcuni servizi e competenze. Ora il Governo sembra voler riprendere il discorso, speriamo, certamente le Province non possono continuare così, senza essere né carne né pesce, mentre mancano risorse per inderogabili servizi: sgombro neve, lavori scuole o strade, già ridotti gli orari di riscaldamento in scuole e uffici.
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