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Quando perdere è uno status da provare ad invertire

Senza alcun dubbio quella rimediata al “Mari” ( un campo in condizioni disastrose, specchio dei tempi) con il Legnano (gol del 2 a 1 finale subito in pieno recupero e su rigore “politico”) oltre che una terribile mazzata suona come una vera e propria beffa. La squadra ha lottato (seppur con una formazione inedita ed in condizioni molto rimaneggiate), non si è arresa e ha mandato qualche segnale di essere nonostante tutto ancora viva. Le belle manovre e la facilità con cui i lilla avevano trovato il primo vantaggio potevano far pensare al rischio goleada, ma mano a mano le azioni in borsa dei rossoblù guidati dalla “strana coppia” Francomacaro ed il renegate Iovine sono solite con tanto di pari e buone possibilità di finalmente portare a casa un punto che sarebbe stato importante se non per la classifica senz’altro per il morale.Così non è stato e a gioire a fine gara sono stati i nobili decaduti lombardi (team destinato a fine recuperi a gravitare nelle zone alte) che hanno festeggiato la doppietta dell’ex biancoblù Cocuzza.Unica piccola soddisfazione il battesimo con gol seppur dal dischetto del neo acquisto Andrea Vignali. Detto questo andiamo ad analizzare meglio, entriamo nei dettagli, di questa ennesima amarissima pagina che ha continuato a far precipitare il Vado negli abissi dell’ultimo posto in concomitanza con il Città di Varese che però vanta una partita in meno. Dicevamo della gestione.Intanto non mi capacito del fatto che si sia deciso di concludere il rapporto con Gallotti e Corsini (due “fedelissimi” sonettiani della prima ora) il 31 di gennaio costringendo così vista la concomitante squalifica di Tissoni a far arretrare Taddei nel ruolo di centrale (onesta gara la sua) e ad immettere fin dall’inizio il giovanissimo Risso classe 2003 che pur dando battaglia come nelle sue caratteristiche (anche nel minutaggio con il Casale era piaciuto) non poteva certo dare garanzie sotto il profilo del peso specifico considerata l’importanza del match. Secondariamente il continuo ricorso al modulo 4-3-3 pare francamente non adeguato specie in trasferta e specie se interpretato da giocatori poco o per niente propensi alla fase difensiva. Prosegue inoltre la success story delle seconde frazioni che coincidono con altrettante disfatte a riprova che oltre all’atteggiamento mentale vi sono vistosi gap in termini di resistenza e forza muscolare, sintomatici di una preparazione atletiche non adeguata (per non dire degli infortuni su scala industriale che hanno colpito fra i recenti D’Agostino, Pedalino, D’Antoni, Dagnino.Se poi entriamo nella componente tattiche la fascia destra dei rossoblù presidiata dalla catena laterale Catapano, Bernardini e Boiga è stata completamente ad appannaggio dei locali che vi hanno letteralmente fatto il bello e cattivo tempo.Con questa etichetta di “perdenti” ( un tiro in porta di Bacigalupo in 90 minuti) la truppa si appresta mercoledì 3 febbraio ad ospitare la Lavagnese che sino alla grandinata subita dalla Folgore (5 saette a zero in una giornata da dimenticare alla svelta) veleggiava sicura a ridosso della zona play off.Come sempre nella premiata ditta Tarabotto ci sono novità di rilievo. Sul fronte del mercato piace il difensore Lipani (2002) in uscita dal Sestri L e si parla di nuovi arrivi che ufficializzerò al momento opportuno. Sul fronte societario invece dopo la scellerata era Sonetti parrebbe che il mister Luca Tarabotto abbia assunto pieni poteri anche dietro la scrivania oltre che sul green assumendo la carica prestigiosa di Vice Presidente e che Carlo Costa sia entrato nel Consiglio. Una buona notizia vista l’affidabilità e la forza economica di una famiglia specchiata e rispettabile, che darà sicuramente nuovo slancio e nuova linfa ad un ambiente giunto al capolinea.Non posso che attendermi una grandissima prova da parte dei ragazzi e della Società tutta al fine di onorare la memoria dell’indimenticabile “custode/magazziniere” Renzo Porotto mancato domenica dopo un lungo calvario e a soli tre mesi dalla dolorosa perdita della sua amata moglie Clotilde. Piango l’amico e mi stringo ai figli Angelo e Fabrizio ex giocatori delle giovanili rossoblù. Riposa in pace Renzo e grazie per quanto hai fatto per tutti noi. Non ti dimenticheremo mai!

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