Salvatore Montalbano nasce a Firenze nel 1883 e si trasferisce a Palermo nel 1890. Dopo la laurea in Giurisprudenza, inizia a collaborare con diversi giornali e si appassiona al cinema muto, allora agli albori.
Tra il 1910 e il 1915 scrive tre sceneggiature, che però non vengono mai realizzate: “Il bacio rosso”, “Il tatuato” e “In viaggio di nozze”. Queste storie, ambientate in un’Italia ancora profondamente patriarcale, raccontano di passioni travolgenti, drammi familiari e intrecci avventurosi.
L’attività di sceneggiatore porta Montalbano a conoscere Gabriellino D’Annunzio, figlio del celebre poeta. I due diventano amici e condividono l’ideale interventista che li porta a arruolarsi volontario nell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale.
Montalbano viene inviato sul fronte del Medio Isonzo, dove rimane ferito in seguito all’inalazione di gas asfissianti. Dopo la guerra, si trasferisce a Firenze e poi a Milano, dove muore nel 1928, a soli 45 anni.
Alla figlia Lina, Montalbano lascia una preziosa testimonianza della sua vita e della sua passione per il cinema: una scatola di fotografie, scritti, lettere, pagine del diario e relazioni ufficiali. Lina, con amore e cura, ricopia tutto questo materiale per renderlo leggibile alla sua famiglia e per preservare la memoria del padre.
Nel 1976, Lina decide di depositare gli scritti presso la Cineteca Italiana di Milano, affinché la storia di Salvatore Montalbano possa essere conosciuta e valorizzata.
Fonti:
Come un cavaliere antico: Salvatore Montalbano e il suo archivio (archiui.com)
