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Savona, inaugurata la sala rossa del comune e presentato il progetto per la nuova Piazza Diaz

Si è tenuta, alla presenza del sindaco Ilaria Caprioglio e delle persone coinvolte, l’inaugurazione della sala rossa del comune in seguito ai lavori di restauro e la presentazione del progetto per i lavori di Piazza Diaz.

“Saluto tutti dicendo che mi piace molto il parquet della sala rossa messo al posto della moquette”, ha dichiarato il primo cittadino savonese, “e voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato. Il restauro è stato possibile grazie al Fondo Strategico Regionale così come i lavori per Piazza Diaz e per il ridotto del Teatro Chiabrera; ringrazio Marco Segni per il suo lavoro e l’architetto Andrea Canziani della Sovrintendenza. La nostra preoccupazione più grande era quella che non riuscissimo ad arrivare dove siamo ora”.

Stessa soddisfazione da parte di Marco Segni, direttore divisione amministrazione IRE Liguria :”Ringrazio il sindaco Caprioglio e voglio dire che questi interventi fanno parte della programmazione del Fondo Strategico che hanno come finalità il miglioramento del centro di Savona e della sua fruibilità; tra i lavori troviamo la riqualificazione tecnologica della sala rossa, la sistemazione della Torre del Brandale, il ripristino della Fontana del Pesce, gli interventi su Piazza Marconi, il progetto per Piazza Diaz e la messa a norma del ridotto del Chiabrera. Il progetto di riqualificazione è importante e coinvolge gli immobili presenti nelle aree di interesse storico-culturale della città; ringrazio la Sovrintendenza e l’architetto Canziani per la collaborazione senza dimenticare l’architetto Buzzanca e l’architetto Mangini che hanno lavorato per il restauro della sala rossa”.

“Durante l’avvio del progetto abbiamo compilato alcune schede tecniche riprendendo le linee guida della Sovrintendenza”, afferma Valeria Mangini, “e questo è stato un vantaggio per l’approvazione dello stesso e della sua qualità. La sala rossa non è stata stravolta ed abbiamo effettuato interventi di riqualificazione del pavimento e dei serramenti cambiando anche le tende; un intervento importante è stato l’efficientamento tecnologico per il sistema dell’audio. Tutto è andato bene e ne siamo contenti”.

“Parlo a nome dei miei colleghi dicendo che i progetti di Piazza Diaz e del ridotto del Chiabrera sono nati in un contesto delicato”, sottolinea l’architetto Miselli, “ed entrambi si uniscono per trasformare la città. Il contesto degli edifici vicini è fondamentale poichè occorre continuità territoriale e spero che i due spazi possano lavorare in sinergia con un contesto più ampio per la riqualificazione; per quanto riguarda il ridotto del teatro sarà inserito un bagno ed un accesso per i diversamente abili senza dimenticare un intervento al piano superiore che darà una continuità visiva. Verranno inoltre adeguati i sistemi di accesso togliendo una vetrata ma lasciando dove si trova l’ufficio del direttore; saranno valorizzate le qualità spaziali e ci sarà una continuità del pavimento in Piazza Diaz. Si effettuerà una sequenza degli spazi a cielo aperto con una revisione più ampia dilatando i marciapiedi e aumentando gli spazi pedonali; nella via retrostante ci sarà una continuità con gli spazi ed i temi chiave saranno rivolti agli spazi verdi e alla fontana. La piazza riprenderà i cromatismi della facciata e l’edicola verrà riposizionata per liberare la visuale; la topografia è affrontata bene e verranno realizzate sedute per favorire l’aggregazione. Lo spazio con ghiaia solida dà un aspetto più naturale e l’illuminazione con i led, che hanno un consumo ridotto, sarà assorbita dal contesto; stiamo effettuando uno studio per valorizzare il teatro con giochi di luci ed ombre. Nella via laterale sarà osservato il rispetto della condizione attuale inserendo un vano ascensore garantendo un’accessibilità ed una via di fuga importante; il cambiamento sarà nel complesso radicale ed avrà in sè un’importante aspetto naturale ma lo scopo principale è quello di valorizzare il ridotto del teatro e la piazza”.

“La sala rossa del comune è una parte di un edificio importante e la scelta di investire nel settore dei beni culturali non è da sottovalutare”, evidenzia l’architetto Canziani, “ma la progettazione è stata molto difficile a causa della burocrazia. L’apertura del Chiabrera alla città è molto importante soprattutto per la socialità ed è uno spazio in più a disposizione della città; questa parte del teatro potrà essere utilizzata per presentazioni letterarie facendolo diventare il caffè letterario più bello di Savona. La scelta è coraggiosa ed ha in sè un valore aggiunto; Palazzo Della Rovere sarà la sede della biblioteca poichè la città ne ha bisogno e nonostante questo sia un obiettivo ambizioso e costoso è fattibile. Stiamo lavorando per aprire anche il Priamar con la nuova casa dello studente presso il bastione e la progettazione avverrà in collaborazione con Aliseo; queste zone hanno bisogno di essere rivitalizzate ed aperte alla città”.

“Ringrazio l’architetto Canziani dicendo che funziona bene il lavoro di squadra”, riprende Ilaria Caprioglio, “e ci piace molto aprire alla cittadinanza alcune zone di Savona. Piazza Diaz è in fase di progettazione ma voglio ricordare che abbiamo ottenuto 5 milioni dal Fondo Strategico Regionale per tutti questi lavori affiancati da un cofinanziamento del comune; per la sala rossa comunale abbiamo speso 80.000 euro riqualificando tessuti e infissi ed effettuando un efficientamento tecnologico”.

“I lavori di Piazza Diaz saranno un progetto preliminare entro la primavera”, ricorda l’architetto Teodora Buzzanca, “al quale seguirà la progettazione definitiva per avere poi l’affidamento dell’esecuzione dei lavori”.

“Il Fondo Strategico Regionale finanzia gli interventi ed il comune ha investito 1.250.000 euro”, dichiara il dirigente Marco Delfino, “e per i lavori di Piazza Diaz e del Chiabrera sono stati impiegati 1,5 milioni. 700.000 euro sono stati dedicati alle aree verdi, 80.000 per la Torre del Brandale ed altri fondi sono stati stanziati per i varchi della zona mercato; l’80% degli interventi è stato coperto dal fondo strategico e queste risorse sono a fondo perduto”.

“Sono molto contento di vedere la sala rossa restaurata”, afferma il presidente della regione Giovanni Toti, “e questo intervento è avvenuto grazie ad un cofinanziamento regione-comune ma spero che possa essere il primo di molti. Le riqualificazioni sono difficili anche perchè vengono toccati simboli delle città come, in questo caso, la sala rossa che è un simbolo del palazzo comunale; ridargli splendore ne celebra sia la storia che l’attività politico-amministrativa. La riqualificazione energetica e tecnologica è importante per la pubblica amministrazione e spero che il nuovo governo abbia una visione più ampia del futuro; mi piace vedere interventi importanti come quello su Villa Zanelli che ha in sè uno spirito di conservazione importante e spero che possa tornare fruibile al più presto”.

“Siamo orgogliosi della nuova sala rossa e voglio ricordare che siamo riusciti ad avviare, grazie al bando riqualificazione periferie urbane, i lavori sul fronte mare di ponente; ringrazio l’architetto Canziani, tutti gli uffici comunali e mi sento di dire che questa inaugurazione ha dimostrato che la burocrazia è necessaria per lavorare bene”, conclude il primo cittadino savonese.

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