Il 23 marzo 2019, l’area polifunzionale “Falcone e Borsellino” vivrà, all’insegna dello sport, la grande giornata inaugurale del campionato di calcio a cinque su erba sintetica “Libertas Soccer Revolution”. Il torneo organizzato dalla Asd Pippo Vagabondo, inizierà il 26 marzo 2019, ed è rivolto a giocatori che abbiano compiuto 16 anni , FIGC- UISP-LIBERTAS- ENDAS-CSI-ACSI-LIBERI-OVER 35. Iscrizione gratuita entro il 18 marzo 2019. Nella giornata inaugurale si terrà un quadrangolare formato dall’ Asd Filadelfia Team For disabled”, associazione presente in Piemonte e Lombardia, che fa della disabilità una virtù, dalla “Nazionale Italiana dell’Amicizia”, onlus piemontese (che ultimamente ha ricevuto in affidamento dal comune di Torino la riqualificazione e il rilancio di una zona periferica degradata di 40.000 metri quadrati per strutture e campi da gioco vari) e dalla locale “Team Cengiadi.it”. “Se sei in panchina , giocherai poco…Se non giochi non ti diverti….se non ti diverti, probabilmente smetterai di giocare “, ci confidano gli organizzatori della Asd Pippo Vagabondo che da anni collaborano con altre associazioni sportive come la Team Cengiadi it: “questo è lo slogan che scandirà i vari momenti del torneo, creato con scopo inclusivo, per dare la possibilità a tutti coloro che non trovano spazio per il gioco, di fare attività , divertendosi e contribuendo così ad una propria crescita emotiva personale. “Chi segue il settore calcistico”… proseguono “è consapevole che i bambini, fin dai primi calci, trovano “sfogo” attraverso lo sport, ed è una continua scoperta correre, ridere, scherzare con i propri coetanei, correndo tutti dietro ad un pallone. Divertirsi è l’ imperativo, ma senza dimenticare il rispetto per gli altri. Nell’età evolutiva, è importante che la società moderna offra possibilità di crescita collettiva ai ragazzi in tutti i campi: sportivo, ricreativo, sociale, scolastico, per aiutarli a rincorrere i propri sogni fin da piccoli. Siamo felici e orgogliosi di partecipare a questo torneo che contribuisce in modo fattivo a frenare il fenomeno del ”drop-out” o abbandono sportivo: nel calcio, terminato il settore giovanile con la categoria allievi, a circa 17 anni parecchi ragazzi smettono di giocare. La fascia di età più a rischio è quella tra i 14 e 15 anni , anche meno e sono soprattutto gli impegni scolastici che spingono i ragazzi all’abbandono. A volte riescono a riprendere attività fisica non appena lo studio lo permette. Lo sport deve essere necessariamente scelto dai ragazzi secondo i loro gusti e le loro reali possibilità di svolgerlo con gioia e senza costrizioni. E’ importante sostenere e incoraggiare evitando pressioni e aspettative a volte irraggiungibili, sviluppare insieme, obiettivi sportivi reali e condividere con loro costruttivamente anche le sconfitte come motivo di crescita. Il Team Cengiadi. It, che attualmente sta partecipando per il terzo anno consecutivo, al campionato a cinque giocatori indoor di Pallare in Valbormida , è una compagine mista tra giovani e meno giovani che ha l’ obiettivo di fare giocare ragazzi che per svariati motivi, impegni scolastici, lavoro, stages, non farebbero sport. E’ l’associazione “Un sorriso per tutti” onlus di Cengio il vero motore dell’iniziativa, che da anni promuove le creatività, la socializzazione e l’ aggregazione per i giovani e non solo”. A proposito di socializzazione, … “La generazione “Z” ovvero i giovani nati dal 1995 al 2010, sono una generazione di iperconnessi: internet e social network sono un terreno che loro conoscono benissimo fin dall’infanzia ; un tablet o uno smartphone non hanno segreti per loro fin da piccoli. La pratica dello sport, in questo caso il calcio, è in simbiosi al mondo virtuale, ma per loro reale, dove condividere stato, immagini, aforismi e faccine. Noi formatori abbiamo imparato da loro a comprenderne le dinamiche e a scendere nel loro terreno virtuale. E’ così le convocazioni, le scelte tattiche, le formazioni che scenderanno in campo, le strategie, i moduli di gioco e quant’ altro, quali le emozioni per aver vinto una partita , per aver fatto goal, o una splendida parata, vengono discusse in una chat. Lo spogliatoio virtuale si trasforma in quello reale che porta poi alla partita vera, con emozioni vere. Lo sport viene praticato coinvolgendo i ragazzi giocando un campionato invernale, in base alle loro disponibilità tenendo conto degli impegni, tutti giocano anche se sono veramente tanti. Tutti noi più che mai crediamo che la socializzazione sia uno strumento potentissimo ma nello stesso tempo delicatissimo. Oggi, i ragazzi che corrono dietro a un pallone, domani si scopriranno adulti e qualcuno guardandosi indietro riprenderà a correre felice”.
Lascia un commento
