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POLITICA

Sconfitti che non mollano

Un’epopea tra sognatori e caparbi

Il sogno infranto di Renzi e Bonino: dall’utopia degli Stati Uniti d’Europa alla tenace resistenza in +Europa


Atto I: Il Patto con il Diavolo

Nell’epico giugno del 2024, una strana alleanza si era formata nel mondo politico italiano. Matteo Renzi e Emma Bonino, una coppia di ferro con il paraocchi, avevano stretto un patto che sembrava uscito da una commedia buffa, pur di salvare il loro partituncolo. Ma la sorte, con il suo ineluttabile senso dell’umorismo, aveva altri piani per loro.

Renzi, il maestro del 40%, e Bonino, l’invincibile radicale, avevano lanciato gli Stati Uniti d’Europa, una lista che avrebbe dovuto rappresentare il baluardo dell’europeismo. Tuttavia, i risultati elettorali furono un bagno di realtà: un misero 3,6%, ben al di sotto della soglia di sbarramento. Il sogno europeo si era infranto all’alba, lasciando Renzi e Bonino fuori dal Parlamento Ue.

Renzi, con l’amaro in bocca, postava su “X” un commento che tentava di dipingere la sconfitta come una lezione di vita: “Niente, è andata male, ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. Continueremo a lottare.”

Intanto, nel quartier generale di +Europa, il silenzio era assordante. Emma Bonino, con la sua mente rapida, aveva già identificato il colpevole: Carlo Calenda, l’alleato mancato. La rottura del Terzo Polo aveva reso vani tutti gli sforzi di Magi e Della Vedova per unire le forze riformiste.


Atto II: L’Inossidabile Resilienza

Dopo la batosta elettorale, chiunque avrebbe pensato che Renzi e Bonino si sarebbero ritirati a vita privata, a leccarsi le ferite. Ma no, signori e signore, i nostri protagonisti dimostrano una caparbietà degna dei migliori commedianti.

Il 21 luglio 2024, Emma Bonino viene acclamata presidente di +Europa, come se niente fosse accaduto. L’Assemblea nazionale, in un atto di cieca fiducia, affida a Riccardo Magi il compito di coordinare le opposizioni contro il Governo Meloni. Il partito, come un’araba fenice, si rialza dalle sue ceneri per combattere contro il giustizialismo, l’autonomia differenziata e una gestione disumana dell’immigrazione.


Atto III: La Fattucchiera e il Ragazzino

E così, il 23 luglio 2024, Emma Bonino, con il suo inseparabile turbante che le conferisce un’aria da fattucchiera orientale, continua a sognare un futuro radioso per il suo figlioccio politico, Riccardo Magi. Ma la realtà è impietosa: un sondaggio Swg per il TgLa7 colloca +Europa all’1,8%.

Nonostante tutto, Emma e Riccardo non mollano. Magi, con la sua faccia da eterno ragazzino, e Bonino, la sognatrice instancabile, continuano a credere in un futuro che sembra sempre più un miraggio. La loro determinazione è ammirevole, ma ricorda quella dei personaggi di una commedia dell’arte: sconfitti, derisi, ma mai realmente arresi.


Conclusione: La Caparbietà dell’Ineluttabile

“Sconfitti che non mollano” potrebbe sembrare il titolo di una tragicommedia, ma è la realtà di una politica che non conosce resa. Renzi e Bonino, con la loro incrollabile fede nell’utopia degli Stati Uniti d’Europa e nella resilienza di +Europa, ci offrono uno spettacolo di caparbietà e tenacia. La loro storia è un monito e un’ispirazione: anche di fronte alla sconfitta, non si abbandona il campo di battaglia.

E così, come in ogni commedia buffa che si rispetti, si ride, si piange e si spera. Fino al prossimo atto.

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