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ATTUALITÀCULTURA

Settimana Santa in musica

Scriviamo mentre è in corso la celebrazione della “Via Crucis” officiata dal Santo Padre; quest’anno la scena, come si sa, non è il Colosseo, ma una deserta Piazza San Pietro, dove il Papa è coadiuvato, nella rievocazione del Doloroso Cammino di Cristo, da un piccolo corteo formato da carcerati della casa di reclusione di Padova ‘Due Palazzi’, che hanno scritto le meditazioni, con la supervisione del cappellano don Marco Pozza e della volontaria Tatiana Mario; completano il piccolo gruppo due medici in camice e due guardie carcerarie. Una significativa presenza , questa di stasera, a ricordare la Passione e la Morte di Gesù Cristo…in questi giorni di angustie e di solitudine, un evento eccezionale si svolge in Piazza San Pietro, una partecipazione che evoca l’essenza del messaggio cristiano: l’espiazione, il perdono, la speranza, la riconciliazione…questo momento di tristezza e di sofferenza non offusca il lume ed il conforto della parola di Cristo e Piazza San Pietro deserta è aperta a tutta l’umanità perchè la possa ascoltare con ancor maggiore raccoglimento e sentimento di Fede…

E proprio ora, per questa rubrica che si propone di contrastare il male che ci affligge rimandando al bello della nostra vita, vogliamo invitare all’ascolto, alla musica che è stata dedicata alla Settimana Santa. I giorni della Passione sono stati celebrati da moltissime composizioni,  da fare del periodo uno tra i protagonisti della Musica… dall’antica età del Canto Gregoriano a Krzysztof Penderecki, scomparso due settimane fa! Solo per ricordare alcuni titoli od alcuni apporti dei compositosi più noti,  l’elenco non può iniziare che con le Passioni di Johann Sebastian Bach (1685-1750) , a cominciare dalla più celebre, Secondo San Matteo, ricordando che il grande maestro di Eisenach, il più illustre di una dinastia di musicisti, sono ben cinquanta a partire dal XVI secolo, ne scrisse sicuramente altre due, di cui la Secondo San Giovanni è, in notorietà, seguente a quella di San Matteo, e gliene sono attribuite altre due ancora; pure l’altro gigante della musica barocca tedesca, Georg Philipp Thelemann, compose, nella sua sterminata produzione, una serie di musiche per la Settimana Santa, tra cui spicca una Passione secondo San Marco. Il XVIII secolo musicale italiano, tra le numerosissime composizioni per il periodo, lascia il celeberrimo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, che venne scritto su commissione della laica Confraternita dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per sostituire un precedente componimento di Alessandro Scarlatti; ritornarono sullo  Stabat Mater, nelle epoche successive, tra gli altri, Haydn, Boccherini, Paisiello, Rossini, Mercadante ,Verdi, Dvorak, Don Lorenzo Perosi, il sacerdote musicista di Tortona, che dedicò molte altre composizioni alla Settimana Santa. Da ricordare ancora “Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce” di Franz Joseph Haydn, scritta per orchestra ma divenuta famosa soprattutto nella versione per quartetto d’archi, senza dimenticare la Sinfonia al Santo Sepolcro di Vivaldi o l’Oratorio “Christus am Ölberge” – Cristo sul Monte degli Ulivi – di Beethoven.

Nel Novecento, oltre a Perosi, musicarono lo Stabat Mater, sequenza, ricordiamo, attribuita a Jacopone da Todi,  fra altri, Szymanowski, Penderecki, Poulenc, nel 2008, il gallese Karl Jenkins. Non si può tralasciare, per finire, lo strordinario  musical o meglio “opera rock” ,  Jesus Christ Superstar (1970) di Andrew Lloyd Webber, su testi di di Tim Rice.

 

 

 

 

 

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