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ATTUALITÀ

Spiagge libere: patata bollente per la prossima estate

Se, da una parte, parecchi Sindaci della Liguria chiedono al Presidente della Regione, Toti, di non frapporre ordinanze di troppo tra i decreti del Governo ed i Comuni o meglio, di coordinare con il Governo le norme regionali, dall’altra diciotto Sindaci gli chiedono di intervenire per uno spinoso problema che si affaccia per l’estate imminente, ovvero la gestione delle spiagge libere. I diciotto Sindaci, di vario orientamento politico, Roberto Arboscello (Bergeggi), Ilaria Caprioglio (Savona), Valentina Ghio (Sestri Levante), Luigi Gambino (Arenzano), Ugo Frascherelli (Finale Ligure), Maurizio Garbarini (Albisola Superiore), Gianluca Nasuti (Albissola Marina), Lucio Fossati (Noli) e Renato Dacquino (Borgio Verezzi), Francesco Olivari (Camogli), Claudio Magro (Moneglia), Alessandra Avegno (Deiva Marina),Andrea De Passano(Framura), Giorgio Bernardin (Bonassola), Ilario Agata (Levanto), Emanuele Moggia (Monterosso al Mare), Gian Alberto Mangiante (Lavagna), Marco Di Capua (Chiavari) hanno inviato a Toti una lettera dettagliata nella quale , tra l’altro, mettono in rilievo “l’impossibilità di gestione delle spiagge libere ma soprattutto la possibilità di assicurare l’ordine pubblico e la salute sulle stesse“,  e  rimarcando “ l’impegno delle Polizie Municipali, Capitanerie di Porto e di tutte le forze dell’ordine”  sottolineano le difficoltà procedurali e finanziarie per poter adeguare, già negli anni precedenti, gli organici alle esigenze della stagione, consigliano e chiedono una serie di misure da adottare,  che necessitano di un determinante contributo regionale; i diciotto sindaci si appellano pertanto alla Regione per ottenere un concreto sostegno in una situazione che non lascerebbe alternative. “Facciamo anche presente che molti tra noi valuteranno se adottare specifiche ordinanze di divieto di fruizione delle spiagge libere non potendo garantire la sicurezza sulle stesse . Le responsabilità di ciò che avviene sulle spiagge libere non possono ricadere unicamente sulle spalle del sindaco“. Così scrivono  i Sindaci

Il problema era stato già sollevato, lo scorso mese, dal sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano, che così si era espresso riguardo alle spiagge libere: “Bisogna capire come si riparte, noi non ce la facciamo di certo a presidiarle solo con la Polizia locale. Cercheremo di confrontarci con i rappresentanti dei balneari su come cercare di gestire la questione“. Da Finale era stato detto, da parte dell’Assessore Guzzi: “Visto l’afflusso che riteniamo potrà essere minore rispetto agli anni scorsi , non dovrebbe essere effettuato alcun servizio di vigilanza privata. Anche per questioni di bilancio”. E da Alassio il Vicesindaco Galtieri aveva preannunciato: “In questo momento se il Comune di Alassio deve pensare di investire per pagare il personale di sorveglianza per ogni tratto di spiaggia libera, allora preferiamo chiuderle in via prudenziale e investire quegli stessi soldi in altre tipologie di emergenza, visto che la situazione ne sta generando tante. Lasciarle aperte e incontrollate è semplicemente impensabile, si creerebbe una vera bomba biologica”.

Sono di ieri le affermazioni del Presidente Toti: “Servono regole precise per la sicurezza di tutti, ma non possiamo cercare soluzioni per far ripartire gli stabilimenti balneari e poi impedire alle persone di andare al mare gratuitamente”.

Toti esclude comunque  che a maggio le coste liguri possano essere riaperte ai loro fruitori – a parte che a maggio il tempo può riservare sorprese e sembra che non lo si capisca mai! n.d.r.-  indipendentemente  dalle decisioni del Governo sulla possibilità di spostarsi da Regione a Regione. Tutto è rimandato a giugno. “Le spiagge – ha ancora aggiunto Toti a “Un giorno da pecora” su Radio 1 – le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono sempre ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti; sono luoghi soleggiati, i raggi del sole sono un disinfettante virus-killer”.

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